Il rischio è un aspetto intrinseco alla vita dell'essere umano in quanto in essa non c'è nulla di garantito a priori. Negli ultimi anni, si sta assistendo ad un eccesso di cure, che spesso confluiscono nell'iperprotezione, da parte nei genitori nei confronti dei figli. Questi ultimi sono spesso tenuti sotto una campana di vetro poiché il rischio è considerato come un qualcosa di negativo, da eliminare. Il fatto di dare la possibilità al bambino di vivere alcune esperienze rischiose non trascura la sua sicurezza, ma al contrario la accresce, perché egli impara a padroneggiare il proprio corpo e a gestire le proprie emozioni in determinate situazioni. La natura è un luogo privilegiato in cui effettuare questo tipo di esperienze, in quanto è viva e dinamica, offre suoli e materiali variegati, presenta condizioni atmosferiche differenti. La scuola nel bosco si presta come un contesto educativo che valorizza l'incontro con la dimensione del rischio già a partire dall'infanzia, sia nei momenti di gioco del bambino sia in alcune esperienze proposte dall'insegnante. Il presupposto su cui si basa la mia tesi di laurea è il seguente: il rischio è una dimensione ineliminabile nella vita di ogni uomo e la natura ci ha fornito gli strumenti utili per poterlo gestire; non resta altro che affrontare tale sfida sapendo cogliere anche gli aspetti che la rendono così interessante. Quindi, perché non iniziare già da bambino ad affrontare alcune situazioni un po' rischiose adeguate all'età? L'esperienza presso l'Asilo nel Bosco di Pianfei mi ha permesso di vivere il contesto educativo a 360 gradi, di osservare l'organizzazione della giornata, la relazione tra insegnante e bambino, il ruolo dell'insegnante, porgendo particolare attenzione all'incontro con il rischio.
L'Asilo nel bosco di Pianfei:la natura come spazio di apprendimento e come palestra di educazione al e con il rischio
GARNERO, STEFANIA
2016/2017
Abstract
Il rischio è un aspetto intrinseco alla vita dell'essere umano in quanto in essa non c'è nulla di garantito a priori. Negli ultimi anni, si sta assistendo ad un eccesso di cure, che spesso confluiscono nell'iperprotezione, da parte nei genitori nei confronti dei figli. Questi ultimi sono spesso tenuti sotto una campana di vetro poiché il rischio è considerato come un qualcosa di negativo, da eliminare. Il fatto di dare la possibilità al bambino di vivere alcune esperienze rischiose non trascura la sua sicurezza, ma al contrario la accresce, perché egli impara a padroneggiare il proprio corpo e a gestire le proprie emozioni in determinate situazioni. La natura è un luogo privilegiato in cui effettuare questo tipo di esperienze, in quanto è viva e dinamica, offre suoli e materiali variegati, presenta condizioni atmosferiche differenti. La scuola nel bosco si presta come un contesto educativo che valorizza l'incontro con la dimensione del rischio già a partire dall'infanzia, sia nei momenti di gioco del bambino sia in alcune esperienze proposte dall'insegnante. Il presupposto su cui si basa la mia tesi di laurea è il seguente: il rischio è una dimensione ineliminabile nella vita di ogni uomo e la natura ci ha fornito gli strumenti utili per poterlo gestire; non resta altro che affrontare tale sfida sapendo cogliere anche gli aspetti che la rendono così interessante. Quindi, perché non iniziare già da bambino ad affrontare alcune situazioni un po' rischiose adeguate all'età? L'esperienza presso l'Asilo nel Bosco di Pianfei mi ha permesso di vivere il contesto educativo a 360 gradi, di osservare l'organizzazione della giornata, la relazione tra insegnante e bambino, il ruolo dell'insegnante, porgendo particolare attenzione all'incontro con il rischio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38118