Beta-lactams are the class of antibiotics of first use against diseases due to Gram-positive and Gram-negative pathogens. They have been used for years as first-line antibiotics against diseases due to infection with Haemophilus influenzae or other types of pathogens. After the discovery in 1928 by Dr. Fleming of penicillin, the disproportionate use of antibiotics, even the semisynthetic type, led to the emergence of a new problem worldwide: that of antibiotic resistance. The phenomenon of bacterial resistance to chemotherapeutics is an increasingly frequent and alarming situation and represents the greatest danger associated with chemotherapy to date. According to BioPharma statistics, small and medium-sized companies are now responsible for 73 percent of antibiotics in development, as large companies focus on researching other, more innovative types of drugs. However, experience over the past 20 years suggests that the market alone cannot solve the problem associated with the lack of antibiotic research and development. Among the conditions for the development and use of new antibiotics is the identification of appropriate incentive models for Industry, the promotion of nonprofit research initiatives and private investment, the involvement of public-private companies, foundations, and universities, increased support for clinical trials, and the reconsideration of endpoints for marketing authorization of a new antibiotic. The continuing evolution of resistance has led to the introduction into therapy of combinations
Le beta-lattamine sono la classe di antibiotici di primo utilizzo contro le malattie dovute da patogeni Gram positivi e Gram negativi. Sono stati utilizzati per anni come antibiotici di prima linea contro patologie dovute a infezione per Haemophilus influenzae o per altri tipi di patogeni. Dopo la scoperta nel 1928 da parte del Dr. Fleming della penicillina l’utilizzo spropositato degli antibiotici, anche di tipo semisintetico, ha fatto emergere un nuovo problema a livello mondiale: quello della la resistenza agli antibiotici. Il fenomeno della resistenza batterica ai chemioterapici è una situazione sempre più frequente ed allarmante e rappresenta ad oggi il pericolo maggiore connesso con la chemioterapia. Secondo le statistiche BioPharma, le piccole e medie imprese sono oggi responsabili del 73% degli antibiotici in fase di sviluppo, poiché le grandi aziende puntano sulla ricerca di altri tipi di farmaci, più innovativi. Tuttavia, l'esperienza acquisita negli ultimi 20 anni suggerisce che il mercato da solo non è in grado di risolvere il problema connesso alla mancanza di ricerca e sviluppo sugli antibiotici. Tra le condizioni per lo sviluppo e l'utilizzo di nuovi antibiotici c’è l’individuazione di modelli appropriati di incentivazione per l’Industria, la promozione di iniziative di ricerca no-profit e di investimenti privati, il coinvolgimento di aziende pubblico-privato, fondazioni e Università, un maggiore supporto alle sperimentazioni cliniche e la riconsiderazione degli endpoint per l’autorizzazione all’immissione in commercio di un nuovo antibiotico. Il continuo evolversi della resistenza ha portato all’introduzione in terapia di associazioni di tra un antibiotico (una cefalosporina) e un inibitore delle betalattamasi.
Antibiotici betalattamici: meccanismo d’azione e resistenza
MOLINARIO, LUCA
2022/2023
Abstract
Le beta-lattamine sono la classe di antibiotici di primo utilizzo contro le malattie dovute da patogeni Gram positivi e Gram negativi. Sono stati utilizzati per anni come antibiotici di prima linea contro patologie dovute a infezione per Haemophilus influenzae o per altri tipi di patogeni. Dopo la scoperta nel 1928 da parte del Dr. Fleming della penicillina l’utilizzo spropositato degli antibiotici, anche di tipo semisintetico, ha fatto emergere un nuovo problema a livello mondiale: quello della la resistenza agli antibiotici. Il fenomeno della resistenza batterica ai chemioterapici è una situazione sempre più frequente ed allarmante e rappresenta ad oggi il pericolo maggiore connesso con la chemioterapia. Secondo le statistiche BioPharma, le piccole e medie imprese sono oggi responsabili del 73% degli antibiotici in fase di sviluppo, poiché le grandi aziende puntano sulla ricerca di altri tipi di farmaci, più innovativi. Tuttavia, l'esperienza acquisita negli ultimi 20 anni suggerisce che il mercato da solo non è in grado di risolvere il problema connesso alla mancanza di ricerca e sviluppo sugli antibiotici. Tra le condizioni per lo sviluppo e l'utilizzo di nuovi antibiotici c’è l’individuazione di modelli appropriati di incentivazione per l’Industria, la promozione di iniziative di ricerca no-profit e di investimenti privati, il coinvolgimento di aziende pubblico-privato, fondazioni e Università, un maggiore supporto alle sperimentazioni cliniche e la riconsiderazione degli endpoint per l’autorizzazione all’immissione in commercio di un nuovo antibiotico. Il continuo evolversi della resistenza ha portato all’introduzione in terapia di associazioni di tra un antibiotico (una cefalosporina) e un inibitore delle betalattamasi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38077