The ageing of population entails an increased prevalence of chronic diseases and comorbidity that enlarges the burden of health care. This epidemiologic trend is at the basis of the growing incidence of patients on polytherapy (multiple treatments prescribed for the same individual). The elevated number of drugs and their variable pharmacokinetic and pharmacodynamic predispose to the development of adverse effects. The older the patient is the larger is the number of drugs used and the more elevated is this risk. The elderly population is, indeed, the most exposed to the onset of adverse reactions because of its greater frailty and greater exposure to physiological alterations , : the possibility of drugs side effects grows three times more after the age of 65 and grows four times more after the age of 75 (AIFA data 2016). In the general picture, more than a half of the Italian population, aged 65 and above, suffers from severe chronic diseases , among which cancer represents the second greatest cause of death. The subject of this study is to analyse the polytherapy on oncological patients of age 65 and above affected by comorbidity and, consequently, under treatment with several drugs. Examination of: the most frequent combination of drugs in oncological poly-treated patients; interactions within chemotherapy drugs and others daily taken; influence (if any) of chemotherapy drugs on patients' state of health. To answer to these observations, a pool of 110 people has been analysed, aged 65 and above (50 men with prostate cancer and 60 women with breast cancer), who have been receiving oncological treatment during 2017 at the Cuneo hospital. The most frequent diseases observed in association with prostate cancer and breast cancer are arterial hypertension (38%) and diabetes mellitus (10%). To treat these morbidities, the patients have to undergo polytreatment. As for the men, the 14% take less than 5 drugs per day, the 46% between 5 and 10, whereas the 40% more than 10; on the other hand, as for the women, the 30% take less than 5 drugs per day, the 46,67% between 5 and 10 and lastly the 23,33% more than 10. Evaluation via Micromedex® was done. The number of patients taking different drugs and the chemotherapy concomitantly were exposed to the risk of interactions and of alterations in drug pharmacokinetic and pharmacodynamic pathways. The need to take into consideration not only the adverse effects and the dosages of the single therapies, but also to have a global view of the clinical condition of the poly-treated patient to highlight the risks related to the either improper or excessive combination of drugs, is already known.
L'invecchiamento della popolazione comporta un aumento della prevalenza di malattie croniche e di comorbidità che incrementa il carico assistenziale. Questo trend epidemiologico è alla base della crescente incidenza di pazienti in politerapia (multipli trattamenti prescritti allo stesso individuo). L'elevato numero di farmaci e le alterazioni della farmacocinetica e farmacodinamica di questi ultimi predispongono allo sviluppo di effetti avversi. Questo rischio è tanto più elevato quanto maggiore è il numero dei farmaci coinvolti e quanto più è avanzata l'età del paziente. La popolazione anziana è, infatti, quella più esposta all'insorgenza di reazioni avverse in quanto risulta più fragile ed esposta ad alterazioni fisiologiche , : il pericolo di effetti collaterali da farmaci triplica dopo i 65 anni e quadruplica dopo i 75 (dati AIFA 2016). Nel quadro generale della popolazione italiana, oltre la metà degli over 65enni soffre di patologie croniche gravi di cui il cancro costituisce la seconda causa di morte. L'obiettivo di questo studio è quello di analizzare la politerapia di pazienti oncologici con età maggiore o uguale a 65 anni affetti da comorbidità e, di conseguenza, in trattamento con numerosi farmaci. Si vanno a esaminare quali siano le associazioni più frequenti di farmaci in pazienti oncologici politrattati, quali le interazioni che causano i farmaci chemioterapici con altri assunti quotidianamente dai pazienti e come questi ultimi influenzino il loro stato di salute. Per rispondere a queste osservazioni è stato analizzato un pool di 110 persone over 65enni (50 uomini con carcinoma prostatico e 60 donne con carcinoma mammario) in trattamento oncologico nel corso del 2017 all'ospedale di Cuneo. Le patologie più frequenti che si riscontrano in associazione ai carcinomi prostatico e mammario sono l'ipertensione arteriosa (38%) e il diabete mellito (10%). Per trattare queste morbilità i pazienti devono seguire una politerapia. Per quanto riguarda gli uomini il 14% assume meno di 5 farmaci al giorno, il 46% tra 5 e 10 mentre il 40 % più di 10; tra le donne invece il 30% assume meno di 5 farmaci die, il 46,67% tra 5 e 10 e infine il 23,33% oltre 10. Mediante Micromedex®, è stato visto come numerosi pazienti, assumendo diversi farmaci in concomitanza alla chemioterapia, siano stati esposti al rischio di interazioni che possono provocare alterazioni nella farmacocinetica e farmacodinamica degli stessi proprio in considerazione del fatto che presentano numerose comorbilità. È ormai nota la necessità di considerare non soltanto gli effetti avversi e i dosaggi delle singole terapie, ma avere uno sguardo globale sulla condizione clinica del paziente politrattato per evidenziare i rischi connessi dall'associazione inappropriata e/o eccessiva di farmaci.
Analisi delle interazioni tra farmaci in un campione di pazienti oncologici politerapici anziani presso l'Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo
DUTTO, ILARIA
2017/2018
Abstract
L'invecchiamento della popolazione comporta un aumento della prevalenza di malattie croniche e di comorbidità che incrementa il carico assistenziale. Questo trend epidemiologico è alla base della crescente incidenza di pazienti in politerapia (multipli trattamenti prescritti allo stesso individuo). L'elevato numero di farmaci e le alterazioni della farmacocinetica e farmacodinamica di questi ultimi predispongono allo sviluppo di effetti avversi. Questo rischio è tanto più elevato quanto maggiore è il numero dei farmaci coinvolti e quanto più è avanzata l'età del paziente. La popolazione anziana è, infatti, quella più esposta all'insorgenza di reazioni avverse in quanto risulta più fragile ed esposta ad alterazioni fisiologiche , : il pericolo di effetti collaterali da farmaci triplica dopo i 65 anni e quadruplica dopo i 75 (dati AIFA 2016). Nel quadro generale della popolazione italiana, oltre la metà degli over 65enni soffre di patologie croniche gravi di cui il cancro costituisce la seconda causa di morte. L'obiettivo di questo studio è quello di analizzare la politerapia di pazienti oncologici con età maggiore o uguale a 65 anni affetti da comorbidità e, di conseguenza, in trattamento con numerosi farmaci. Si vanno a esaminare quali siano le associazioni più frequenti di farmaci in pazienti oncologici politrattati, quali le interazioni che causano i farmaci chemioterapici con altri assunti quotidianamente dai pazienti e come questi ultimi influenzino il loro stato di salute. Per rispondere a queste osservazioni è stato analizzato un pool di 110 persone over 65enni (50 uomini con carcinoma prostatico e 60 donne con carcinoma mammario) in trattamento oncologico nel corso del 2017 all'ospedale di Cuneo. Le patologie più frequenti che si riscontrano in associazione ai carcinomi prostatico e mammario sono l'ipertensione arteriosa (38%) e il diabete mellito (10%). Per trattare queste morbilità i pazienti devono seguire una politerapia. Per quanto riguarda gli uomini il 14% assume meno di 5 farmaci al giorno, il 46% tra 5 e 10 mentre il 40 % più di 10; tra le donne invece il 30% assume meno di 5 farmaci die, il 46,67% tra 5 e 10 e infine il 23,33% oltre 10. Mediante Micromedex®, è stato visto come numerosi pazienti, assumendo diversi farmaci in concomitanza alla chemioterapia, siano stati esposti al rischio di interazioni che possono provocare alterazioni nella farmacocinetica e farmacodinamica degli stessi proprio in considerazione del fatto che presentano numerose comorbilità. È ormai nota la necessità di considerare non soltanto gli effetti avversi e i dosaggi delle singole terapie, ma avere uno sguardo globale sulla condizione clinica del paziente politrattato per evidenziare i rischi connessi dall'associazione inappropriata e/o eccessiva di farmaci.File | Dimensione | Formato | |
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