Il presente elaborato si propone di analizzare la responsabilità penale degli amministratori di società. Si è scelto di dividere lo studio della tematica in tre capitoli. Il primo capitolo, principalmente introduttivo e riportante nozioni civilistiche, si apre con un esame della riforma societaria avvenuta nel 2003, prosegue poi con l'analisi dell'organo di gestione, dei suoi principali doveri, della figura dell'amministratore di fatto, per concludersi con una riflessione sull'amministrazione all'interno dei gruppi di società. Nel secondo capitolo, invece, si tratta dei rapporti intercorrenti tra amministratori esecutivi e non esecutivi. Partendo dal concetto di ¿delega gestoria¿ e del dovere di informazione ¿transitiva¿ incombente sugli amministratori delegati, si passa ad analizzare il caso ¿Bipop-Carire¿ risolto dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 23838/2007 la quale risulta essere la prima applicazione giurisprudenziale delle novità della riforma, con particolare riferimento alla posizione di garanzia ed ai doveri impeditivi degli amministratori deleganti, nonché al tema del dolo eventuale mediante la distinzione tra ¿conoscenza¿ e ¿conoscibilità¿. L'ultimo paragrafo del suddetto capitolo è dedicato alla sentenza ThyssenKrupp, la n. 38343/2014 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la quale ha risolto il ¿nodo¿ problematico relativo all'imputazione a titolo di dolo eventuale dei fatti disastrosi ascritti all'amministratore delegato della società. Il terzo capitolo è incentrato sulla responsabilità dell'amministratore nei reati societari e fallimentari. In apertura del capitolo si tratta del reato di impedito controllo di cui all'art. 2625 c.c., proseguendo con i fatti di bancarotta impropria semplice e fraudolenta di cui agli artt. 216, 217, 223 e 244 l.f., con la fattispecie di infedeltà patrimoniale di cui all'art. 2634 c.c. con particolare riferimento alle operazioni infragruppo, terminando con una breve trattazione dell'art. 25-ter d.lgs. n. 231/2001.
LE DIVERSE DECLINAZIONI DELLA RESPONSABILITA' PENALE DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETA'
PICCA GARIN, GIULIA
2017/2018
Abstract
Il presente elaborato si propone di analizzare la responsabilità penale degli amministratori di società. Si è scelto di dividere lo studio della tematica in tre capitoli. Il primo capitolo, principalmente introduttivo e riportante nozioni civilistiche, si apre con un esame della riforma societaria avvenuta nel 2003, prosegue poi con l'analisi dell'organo di gestione, dei suoi principali doveri, della figura dell'amministratore di fatto, per concludersi con una riflessione sull'amministrazione all'interno dei gruppi di società. Nel secondo capitolo, invece, si tratta dei rapporti intercorrenti tra amministratori esecutivi e non esecutivi. Partendo dal concetto di ¿delega gestoria¿ e del dovere di informazione ¿transitiva¿ incombente sugli amministratori delegati, si passa ad analizzare il caso ¿Bipop-Carire¿ risolto dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 23838/2007 la quale risulta essere la prima applicazione giurisprudenziale delle novità della riforma, con particolare riferimento alla posizione di garanzia ed ai doveri impeditivi degli amministratori deleganti, nonché al tema del dolo eventuale mediante la distinzione tra ¿conoscenza¿ e ¿conoscibilità¿. L'ultimo paragrafo del suddetto capitolo è dedicato alla sentenza ThyssenKrupp, la n. 38343/2014 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la quale ha risolto il ¿nodo¿ problematico relativo all'imputazione a titolo di dolo eventuale dei fatti disastrosi ascritti all'amministratore delegato della società. Il terzo capitolo è incentrato sulla responsabilità dell'amministratore nei reati societari e fallimentari. In apertura del capitolo si tratta del reato di impedito controllo di cui all'art. 2625 c.c., proseguendo con i fatti di bancarotta impropria semplice e fraudolenta di cui agli artt. 216, 217, 223 e 244 l.f., con la fattispecie di infedeltà patrimoniale di cui all'art. 2634 c.c. con particolare riferimento alle operazioni infragruppo, terminando con una breve trattazione dell'art. 25-ter d.lgs. n. 231/2001.File | Dimensione | Formato | |
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