The paper examines micromobility as a key factor for sustainable urban mobility through the experiences of Paris, Barcelona, Amsterdam, and Turin. It investigates how micromobility policies can enhance urban quality of life, reduce emissions, and redefine public spaces. Micromobility is presented as a solution to congestion, environmental issues, and the need for resilient urban development. Paris, with its bike-sharing system and enhanced cycling infrastructure, has reduced car use and improved air quality while making public spaces safer. Barcelona integrates micromobility with public transport, focusing on tourist flow management and urban accessibility, while introducing superblocks to encourage micromobility and improve livability. Amsterdam represents a model of sustainable mobility with extensive cycling infrastructure and integration with public transport, reducing environmental impact and enhancing quality of life. Turin has followed European examples to promote sustainable mobility through cycling and electric scooters, involving public institutions, universities, and communities. Initiatives like the Green Office at the University of Turin and apps like WeTaxi and GTT Mobile aim to improve accessibility and sustainability. The paper suggests future policies for Turin inspired by European best practices, focusing on infrastructure, intermodality, and low-traffic zones to further improve urban mobility. The thesis concludes by emphasizing micromobility's role in transforming urban environments, advocating for a shift from car dependency to people-centered spaces, with strategies that promote more equitable and sustainable mobility.
L'elaborato esamina la micromobilità come fattore chiave per la mobilità urbana sostenibile attraverso le esperienze di Parigi, Barcellona, Amsterdam e Torino. Indaga come le politiche di micromobilità possano migliorare la qualità della vita urbana, ridurre le emissioni e ridefinire gli spazi pubblici. La micromobilità è presentata come una soluzione alla congestione, ai problemi ambientali e alla necessità di uno sviluppo urbano resiliente. Parigi, con il suo sistema di bike-sharing e l'incremento delle infrastrutture ciclabili, ha ridotto l'uso delle automobili e migliorato la qualità dell'aria, rendendo gli spazi pubblici più sicuri. Barcellona integra la micromobilità con il trasporto pubblico, concentrandosi sulla gestione dei flussi turistici e sull'accessibilità urbana, introducendo i superblocchi per incentivare la micromobilità e migliorare la vivibilità. Amsterdam rappresenta un modello di mobilità sostenibile con un'ampia infrastruttura ciclabile e l'integrazione con il trasporto pubblico, riducendo l'impatto ambientale e migliorando la qualità della vita. Torino ha seguito gli esempi europei per promuovere la mobilità sostenibile attraverso biciclette e monopattini elettrici, coinvolgendo istituzioni pubbliche, università e comunità. Iniziative come il Green Office dell'Università di Torino e app come WeTaxi e GTT Mobile mirano a migliorare l'accessibilità e la sostenibilità. L'elaborato suggerisce politiche future per Torino ispirate alle migliori pratiche europee, concentrandosi su infrastrutture, intermodalità e zone a traffico limitato per migliorare ulteriormente la mobilità urbana. La tesi conclude sottolineando il ruolo della micromobilità nella trasformazione degli ambienti urbani, sostenendo un passaggio dalla dipendenza dall'automobile a spazi incentrati sulle persone, con strategie che promuovono una mobilità più equa e sostenibile.
La Micromobilità Urbana: Analisi Comparativa tra le Esperienze Europee e il Caso di Torino
DI MATTEO, GABRIELE
2023/2024
Abstract
L'elaborato esamina la micromobilità come fattore chiave per la mobilità urbana sostenibile attraverso le esperienze di Parigi, Barcellona, Amsterdam e Torino. Indaga come le politiche di micromobilità possano migliorare la qualità della vita urbana, ridurre le emissioni e ridefinire gli spazi pubblici. La micromobilità è presentata come una soluzione alla congestione, ai problemi ambientali e alla necessità di uno sviluppo urbano resiliente. Parigi, con il suo sistema di bike-sharing e l'incremento delle infrastrutture ciclabili, ha ridotto l'uso delle automobili e migliorato la qualità dell'aria, rendendo gli spazi pubblici più sicuri. Barcellona integra la micromobilità con il trasporto pubblico, concentrandosi sulla gestione dei flussi turistici e sull'accessibilità urbana, introducendo i superblocchi per incentivare la micromobilità e migliorare la vivibilità. Amsterdam rappresenta un modello di mobilità sostenibile con un'ampia infrastruttura ciclabile e l'integrazione con il trasporto pubblico, riducendo l'impatto ambientale e migliorando la qualità della vita. Torino ha seguito gli esempi europei per promuovere la mobilità sostenibile attraverso biciclette e monopattini elettrici, coinvolgendo istituzioni pubbliche, università e comunità. Iniziative come il Green Office dell'Università di Torino e app come WeTaxi e GTT Mobile mirano a migliorare l'accessibilità e la sostenibilità. L'elaborato suggerisce politiche future per Torino ispirate alle migliori pratiche europee, concentrandosi su infrastrutture, intermodalità e zone a traffico limitato per migliorare ulteriormente la mobilità urbana. La tesi conclude sottolineando il ruolo della micromobilità nella trasformazione degli ambienti urbani, sostenendo un passaggio dalla dipendenza dall'automobile a spazi incentrati sulle persone, con strategie che promuovono una mobilità più equa e sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: La tesi analizza il ruolo della micromobilità per la mobilità sostenibile, con esempi delle città europee. Mostra come biciclette e monopattini possano migliorare la qualità della vita urbana e ridurre le emissioni.
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