L'ignoranza deliberata nel sistema spagnolo

The discussion concerns deliberate ignorance, the formula by which we want to describe the attitude of a subject who knowingly places himself in a condition of ignorance of the real circumstances. He suspects the illicit nature of them, but he decides, more or less consciously, to not investigate. In the first chapter we analyze the figure historically: born in the common law system, it appears as the result of the English and American's jurisprudential work, at the end of 1800, already presenting many ambiguities; subsequently, it arrives in the pronouncements of the Spanish Supreme Tribunal a century later. In the central chapters we discuss how the deliberate ignorance, since its entry into the Spanish system, has found application in specific reference to certain types of offenses (drug trafficking, fraud, phishing, ...) and its compatibility with dolus eventualis, considering the various debates of the doctrine that arose in this regard. The last chapter concerns a study of the Italian system in relation to this construction: the objective is to investigate how, even without express recall, more often and in different types of crime also the internal judge is refolding on the use of presumptive schemes quite similar to those of deliberate ignorance.

La trattazione concerne l'ignoranza deliberata, formula con la quale si vuole descrivere l'atteggiamento di un soggetto che consapevolmente si pone in una condizione, per l'appunto, di ignoranza in riferimento alle circostanze reali di cui egli sospetta la natura illecita, ma sulle quali decide, più o meno consapevolmente, di non indagare. Nel primo capitolo ci si occupa di inquadrare storicamente la figura: nata nel sistema di common law, essa fa la sua comparsa come frutto dell'elaborazione giurisprudenziale, prima inglese poi americana, di fine 1800, presentando già numerose ambiguità; successivamente, essa approda nelle pronunce del Tribunal Supremo spagnolo un secolo più tardi. Nei capitoli centrali si affronta come l'ignoranza deliberata abbia, dal suo ingresso nel sistema spagnolo, trovato applicazione in riferimento specifico ad alcune fattispecie di reato (narcotraffico, truffa, truffa informatica,...) e della sua compatibilità con il dolo nella forma eventuale, considerando i diversi dibattiti della dottrina sorti a tal proposito. L'ultimo capitolo concerne uno studio del sistema italiano in rapporto a tale costruzione: l'obiettivo è di indagare come, seppur senza espresso richiamo, anche il giudice interno stia ripiegando sempre più spesso e in fattispecie di reato diverse sull'utilizzo di schemi presuntivi del tutto simili a quelli dell'ignoranza deliberata.