La legalizzazione delle droghe leggere è, ora più che mai, argomento scottante: sono sempre più numerose le manifestazioni popolari invocanti la fine del proibizionismo, così come si moltiplicano di anno in anno le proposte legislative dirette alla creazione di un mercato regolamentato della marijuana per uso ¿ricreativo¿. Per meglio comprendere quale sia l'attuale stato delle cose ci si è concentrati su due Paesi tradizionalmente proibizionisti, che tuttavia appaiono ora in procinto di sperimentare ¿vie¿ alternative, almeno per quanto riguarda le droghe leggere. La prima parte della tesi sarà concentrata sulla legislazione italiana in materia di stupefacenti, che sarà analizzata attraverso gli interventi normativi, numerosi e ripetuti, di cui è stata oggetto dalla seconda metà del Novecento sino ai giorni nostri, mettendo così in luce un fulgido esempio di legislazione di stampo proibizionista. Si approfondirà altresì la proposta di legge n. 3235 del 2015 che, seppur fallita, ha avuto il merito di aver smosso le acque del panorama giuridico italiano, aprendo un'interessante ciclo di dibattiti sulla legalizzazione della marijuana nel nostro Paese. La seconda parte verterà invece sulla legislazione statunitense: il lettore sarà accompagnato nella metamorfosi del paese nordamericano che, in meno di mezzo secolo, è passato dalla proibizione assoluta della canapa indiana ad esempi di vera e propria legalizzazione in diversi Stati della Federazione. Verranno approfonditi gli aspetti fondamentali della normativa promulgata per la regolamentazione del neonato mercato della cannabis legale in Colorado, il primo Stato ad aver legalizzato, nel 2012, la marijuana per uso ricreativo. Nel medesimo capitolo sarà dato ampio spazio allo studio del conflitto federale tra le leggi federali e quelle statali in materia di stupefacenti, ossia tra il Controlled Substances Act, che a livello federale vieta tuttora la cannabis, e alcune leggi statali che invece hanno legalizzato la marijuana all'interno dei propri confini. Nell'ultimo capitolo verranno classificati e messi a confronto il modello italiano e quello statunitense, evidenziando i punti di comunanza e di discordanza tra le due normative. Saranno poi esposte le ragioni più comunemente addotte per supportare o contestare la legalizzazione. Infine, saranno analizzate le Convenzioni delle Nazioni Unite in materia di stupefacenti, le quali impongono, per quanto riguarda la cannabis, il modello proibizionista: anche in questo caso sarà quindi approfondito il conflitto tra i trattati internazionali e le legislazioni nazionali che hanno legalizzato la marijuana; da ultimo concluderemo il lavoro interrogandoci sulle possibili modifiche delle convenzioni internazionali in materia di stupefacenti oggi in vigore.
Il proibizionismo e la legalizzazione: un'indagine comparatistica tra la legislazione italiana e quella statunitense in materia di cannabis.
CROSA, TOMMASO
2016/2017
Abstract
La legalizzazione delle droghe leggere è, ora più che mai, argomento scottante: sono sempre più numerose le manifestazioni popolari invocanti la fine del proibizionismo, così come si moltiplicano di anno in anno le proposte legislative dirette alla creazione di un mercato regolamentato della marijuana per uso ¿ricreativo¿. Per meglio comprendere quale sia l'attuale stato delle cose ci si è concentrati su due Paesi tradizionalmente proibizionisti, che tuttavia appaiono ora in procinto di sperimentare ¿vie¿ alternative, almeno per quanto riguarda le droghe leggere. La prima parte della tesi sarà concentrata sulla legislazione italiana in materia di stupefacenti, che sarà analizzata attraverso gli interventi normativi, numerosi e ripetuti, di cui è stata oggetto dalla seconda metà del Novecento sino ai giorni nostri, mettendo così in luce un fulgido esempio di legislazione di stampo proibizionista. Si approfondirà altresì la proposta di legge n. 3235 del 2015 che, seppur fallita, ha avuto il merito di aver smosso le acque del panorama giuridico italiano, aprendo un'interessante ciclo di dibattiti sulla legalizzazione della marijuana nel nostro Paese. La seconda parte verterà invece sulla legislazione statunitense: il lettore sarà accompagnato nella metamorfosi del paese nordamericano che, in meno di mezzo secolo, è passato dalla proibizione assoluta della canapa indiana ad esempi di vera e propria legalizzazione in diversi Stati della Federazione. Verranno approfonditi gli aspetti fondamentali della normativa promulgata per la regolamentazione del neonato mercato della cannabis legale in Colorado, il primo Stato ad aver legalizzato, nel 2012, la marijuana per uso ricreativo. Nel medesimo capitolo sarà dato ampio spazio allo studio del conflitto federale tra le leggi federali e quelle statali in materia di stupefacenti, ossia tra il Controlled Substances Act, che a livello federale vieta tuttora la cannabis, e alcune leggi statali che invece hanno legalizzato la marijuana all'interno dei propri confini. Nell'ultimo capitolo verranno classificati e messi a confronto il modello italiano e quello statunitense, evidenziando i punti di comunanza e di discordanza tra le due normative. Saranno poi esposte le ragioni più comunemente addotte per supportare o contestare la legalizzazione. Infine, saranno analizzate le Convenzioni delle Nazioni Unite in materia di stupefacenti, le quali impongono, per quanto riguarda la cannabis, il modello proibizionista: anche in questo caso sarà quindi approfondito il conflitto tra i trattati internazionali e le legislazioni nazionali che hanno legalizzato la marijuana; da ultimo concluderemo il lavoro interrogandoci sulle possibili modifiche delle convenzioni internazionali in materia di stupefacenti oggi in vigore.File | Dimensione | Formato | |
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