In Italia la mitilicoltura ricopre un ruolo fondamentale nella produzione di specie acquatiche. Il regolamento (UE) n. 1379/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 11 dicembre 2013 stabilisce che i molluschi presentino nell’etichetta il luogo di produzione e provenienza in cui sono state eseguite le ultime fasi di allevamento o coltura per almeno sei mesi. In quest’ambito la tracciabilità del prodotto è una colonna fondamentale in un’era di sicurezza alimentare. Nell’ambito del progetto Mitilla®29 i mitili che arrivano dagli allevamenti situati in Galizia vengono stabulati nelle acque della laguna veneta per 29 giorni. Il microbiota ricopre un ruolo importante nell’ecologia della cozza, relativamente alla sua salute e alle sue caratteristiche commerciali. In collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie si è voluto indagare se il microbiota dei mitili importati, dopo 29 giorni, 3 mesi e 6 mesi acquisisse caratteristiche di similarità con i mitili allevati durante il periodo estivo dall’allevamento Mitilla. Mediante applicazione del 16S metabarcoding sono state indagate le variazioni del microbiota su una popolazione di cozze allevata localmente (estate) in acque di categoria A e sulla popolazione di cozze importata dalla Spagna (autunno-inverno), all’arrivo, dopo 29 giorni, dopo 3 mesi e dopo 6 mesi. Lo scopo del presente lavoro è quello di valutare i tempi di naturalizzazione del microbiota dei mitili d’importazione durante il periodo di stabulazione richiesto dal regolamento UE 1379/2013 per definire lo stato membro di produzione. I campionamenti si sono svolti nel periodo compreso fra giugno 2021 e giugno 2022. Ho effettuato 3 campionamenti su mitili autoctoni nel periodo estivo (giugno, luglio e settembre 2021) e 4 (all’arrivo, dopo 29gg, 3 mesi e 6 mesi) di mitili provenienti dalla Spagna nel periodo invernale. Ho estratto la ghiandola digestiva, ho effettuato l’estrazione del DNA e in collaborazione con IZS è stato eseguito il 16s metabarcoding. Le seguenti analisi bioinformatiche hanno permesso di valutare l’abbondanza relativa delle diverse unità tassonomiche, la loro abbondanza differenziale nei diversi gruppi di campionamento, oltre alla valutazione degli indici di diversità (alpha e beta diversity). Lo studio ha permesso di identificare, in relazione ai livelli tassonomici superiori, quali gruppi tassonomici sono condivisi da tutti i campioni, confermando l’esistenza di un core microbiota nei molluschi bivalvi marini. Tuttavia è emerso come il Phylum Bacteroidota, più abbondante nelle acque più fredde, caratterizzi i mitili di origine atlantica e come, all’interno di Phyla condivisi, come quello dei Planctomycetota, i due gruppi di campioni si differenzino a livelli tassonomici inferiori. E’stata rilevata una differenza negli indici di alpha diversity tra i mitili autoctoni e quelli provenienti dalla Spagna. L’analisi della beta diversity e delle abbondanze differenziali ha permesso di evidenziare il cambiamento del microbiota dei mitili durante il periodo di stabulazione, in cui si osservano modificazioni statisticamente significative a partire dai tre mesi di stabulazione, ma in cui avviene una riduzione delle differenze con il microbiota dei mitili autoctoni in tempi molto più rapidi. Ulteriori studi, che includano il campionamento delle acque di stabulazione, potranno chiarire ruolo funzione del microbiota di questi organismi, fornendo ulteriori strumenti per la loro tracciabilità.
Studio del microbiota per la tracciabilità di mitili allevati a Pellestrina (VE) mediante metabarcoding.
SAMBO, RICCARDO
2021/2022
Abstract
In Italia la mitilicoltura ricopre un ruolo fondamentale nella produzione di specie acquatiche. Il regolamento (UE) n. 1379/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 11 dicembre 2013 stabilisce che i molluschi presentino nell’etichetta il luogo di produzione e provenienza in cui sono state eseguite le ultime fasi di allevamento o coltura per almeno sei mesi. In quest’ambito la tracciabilità del prodotto è una colonna fondamentale in un’era di sicurezza alimentare. Nell’ambito del progetto Mitilla®29 i mitili che arrivano dagli allevamenti situati in Galizia vengono stabulati nelle acque della laguna veneta per 29 giorni. Il microbiota ricopre un ruolo importante nell’ecologia della cozza, relativamente alla sua salute e alle sue caratteristiche commerciali. In collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie si è voluto indagare se il microbiota dei mitili importati, dopo 29 giorni, 3 mesi e 6 mesi acquisisse caratteristiche di similarità con i mitili allevati durante il periodo estivo dall’allevamento Mitilla. Mediante applicazione del 16S metabarcoding sono state indagate le variazioni del microbiota su una popolazione di cozze allevata localmente (estate) in acque di categoria A e sulla popolazione di cozze importata dalla Spagna (autunno-inverno), all’arrivo, dopo 29 giorni, dopo 3 mesi e dopo 6 mesi. Lo scopo del presente lavoro è quello di valutare i tempi di naturalizzazione del microbiota dei mitili d’importazione durante il periodo di stabulazione richiesto dal regolamento UE 1379/2013 per definire lo stato membro di produzione. I campionamenti si sono svolti nel periodo compreso fra giugno 2021 e giugno 2022. Ho effettuato 3 campionamenti su mitili autoctoni nel periodo estivo (giugno, luglio e settembre 2021) e 4 (all’arrivo, dopo 29gg, 3 mesi e 6 mesi) di mitili provenienti dalla Spagna nel periodo invernale. Ho estratto la ghiandola digestiva, ho effettuato l’estrazione del DNA e in collaborazione con IZS è stato eseguito il 16s metabarcoding. Le seguenti analisi bioinformatiche hanno permesso di valutare l’abbondanza relativa delle diverse unità tassonomiche, la loro abbondanza differenziale nei diversi gruppi di campionamento, oltre alla valutazione degli indici di diversità (alpha e beta diversity). Lo studio ha permesso di identificare, in relazione ai livelli tassonomici superiori, quali gruppi tassonomici sono condivisi da tutti i campioni, confermando l’esistenza di un core microbiota nei molluschi bivalvi marini. Tuttavia è emerso come il Phylum Bacteroidota, più abbondante nelle acque più fredde, caratterizzi i mitili di origine atlantica e come, all’interno di Phyla condivisi, come quello dei Planctomycetota, i due gruppi di campioni si differenzino a livelli tassonomici inferiori. E’stata rilevata una differenza negli indici di alpha diversity tra i mitili autoctoni e quelli provenienti dalla Spagna. L’analisi della beta diversity e delle abbondanze differenziali ha permesso di evidenziare il cambiamento del microbiota dei mitili durante il periodo di stabulazione, in cui si osservano modificazioni statisticamente significative a partire dai tre mesi di stabulazione, ma in cui avviene una riduzione delle differenze con il microbiota dei mitili autoctoni in tempi molto più rapidi. Ulteriori studi, che includano il campionamento delle acque di stabulazione, potranno chiarire ruolo funzione del microbiota di questi organismi, fornendo ulteriori strumenti per la loro tracciabilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37911