L’allevamento dei vitelli rappresenta il futuro produttivo per una stalla di vacche da latte: la corretta gestione della rimonta è fondamentale per delle bovine performanti durante le fasi produttive. Mentre l’attività produttiva e riproduttiva delle vacche da latte è controllata costantemente, la crescita e lo sviluppo dei vitelli viene monitorato raramente. Questa tesi si propone di comparare due tecniche di monitoraggio clinico sistematico dei vitelli da latte dal periodo neonatale fino allo svezzamento: il Wisconsin Scoring System (WSS), effettuato dal Medico Veterinario (VET), e il monitoraggio mediante criteri di valutazione interni all’azienda di riferimento, effettuato dal personale tecnico aziendale (TEC). Lo studio è stato condotto in un’azienda di vacche latte su vitelli di razza Frisona e relativi incroci. Sono stati inclusi nello studio i vitelli clinicamente sani nati tra il primo ed il 31 marzo 2022. Il personale veterinario ha effettuato due valutazioni per settimana mediante l’utilizzo del WSS, dai 3 giorni di vita allo svezzamento del vitello. Il WSS permetteva di considerare il vitello come sano, affetto da patologia respiratoria (p.resp) o gastroenterica (p.gastro). In caso il personale tecnico identificasse, mediante il proprio sistema di valutazione, un soggetto malato, quest’ultimo veniva sottoposto a trattamento farmacologico secondo i protocolli aziendali. I due monitoraggi hanno mostrato differenze significative in termini di morbilità per p.gastro (VET: 40,84%; TEC: 23,94% - p ≤0,001) e p.resp (VET: 33,80%; TEC: 59,15% - p ≤0,01). In entrambi i monitoraggi le affezioni maggiormente riscontrate erano di tipo respiratorio (VET: 49; TEC: 27) ed è stata registrata un’incidenza rilevante di p.gastro (VET: 38; vs. TEC: 17), con una differenza statisticamente significativa tra i due monitoraggi (p ≤0,001). L’età media dei vitelli alla prima diagnosi di p.gastro è risultata significativamente maggiore con monitoraggio WSS (VET: 18,20; TEC: 15,20; p ≤0,05); invece, nel caso delle p.resp è risultata significativamente minore nel caso di monitoraggio WSS (VET: 30,25; TEC: 41,96; p ≤0,001). Per quanto concerne il K di Cohen, nel caso delle p.gastro la concordanza tra i due metodi di monitoraggio era bassa mentre nel caso delle p.resp era media. Per entrambe le categorie di patologie, non si è riscontrata nessuna differenza statisticamente significativa tra il quantitativo di farmaco somministrato in azienda a seguito di monitoraggio TEC, calcolando il peso dell’animale in base alle fasce d’età comparato con la simulazione con calcolo della dose in base all’IPG. Simili dati si sono riscontrati nella simulazione del consumo di farmaco con monitoraggio VET. Tale variabile introdotta nel nostro studio non sembra quindi rivestire un ruolo cruciale nel consumo di farmaco. Le UDD e UDD/dose raccomandata per i principi attivi utilizzati non presentano alcuna differenza statisticamente significativa nelle due simulazioni, anche rispetto alla variabile nella determinazione del peso. Pur essendo necessari ulteriori studi su una popolazione campionaria più ampia, questo studio restituisce che l’utilizzo di un sistema di monitoraggio univoco sia fondamentale per la corretta gestione della vitellaia. Un sistema già validato, con cutoff ben stabiliti e quantificabili, può ridurre ulteriormente i bias interoperatore e permettere di diagnosticare precocemente patologie dei vitelli da latte, riducendo potenzialmente il consumo del farmaco.
Introduzione di uno score clinico per il monitoraggio della vitellaia in un’azienda da latte: studio di campo.
BOSSO, EMANUELE DARIO
2022/2023
Abstract
L’allevamento dei vitelli rappresenta il futuro produttivo per una stalla di vacche da latte: la corretta gestione della rimonta è fondamentale per delle bovine performanti durante le fasi produttive. Mentre l’attività produttiva e riproduttiva delle vacche da latte è controllata costantemente, la crescita e lo sviluppo dei vitelli viene monitorato raramente. Questa tesi si propone di comparare due tecniche di monitoraggio clinico sistematico dei vitelli da latte dal periodo neonatale fino allo svezzamento: il Wisconsin Scoring System (WSS), effettuato dal Medico Veterinario (VET), e il monitoraggio mediante criteri di valutazione interni all’azienda di riferimento, effettuato dal personale tecnico aziendale (TEC). Lo studio è stato condotto in un’azienda di vacche latte su vitelli di razza Frisona e relativi incroci. Sono stati inclusi nello studio i vitelli clinicamente sani nati tra il primo ed il 31 marzo 2022. Il personale veterinario ha effettuato due valutazioni per settimana mediante l’utilizzo del WSS, dai 3 giorni di vita allo svezzamento del vitello. Il WSS permetteva di considerare il vitello come sano, affetto da patologia respiratoria (p.resp) o gastroenterica (p.gastro). In caso il personale tecnico identificasse, mediante il proprio sistema di valutazione, un soggetto malato, quest’ultimo veniva sottoposto a trattamento farmacologico secondo i protocolli aziendali. I due monitoraggi hanno mostrato differenze significative in termini di morbilità per p.gastro (VET: 40,84%; TEC: 23,94% - p ≤0,001) e p.resp (VET: 33,80%; TEC: 59,15% - p ≤0,01). In entrambi i monitoraggi le affezioni maggiormente riscontrate erano di tipo respiratorio (VET: 49; TEC: 27) ed è stata registrata un’incidenza rilevante di p.gastro (VET: 38; vs. TEC: 17), con una differenza statisticamente significativa tra i due monitoraggi (p ≤0,001). L’età media dei vitelli alla prima diagnosi di p.gastro è risultata significativamente maggiore con monitoraggio WSS (VET: 18,20; TEC: 15,20; p ≤0,05); invece, nel caso delle p.resp è risultata significativamente minore nel caso di monitoraggio WSS (VET: 30,25; TEC: 41,96; p ≤0,001). Per quanto concerne il K di Cohen, nel caso delle p.gastro la concordanza tra i due metodi di monitoraggio era bassa mentre nel caso delle p.resp era media. Per entrambe le categorie di patologie, non si è riscontrata nessuna differenza statisticamente significativa tra il quantitativo di farmaco somministrato in azienda a seguito di monitoraggio TEC, calcolando il peso dell’animale in base alle fasce d’età comparato con la simulazione con calcolo della dose in base all’IPG. Simili dati si sono riscontrati nella simulazione del consumo di farmaco con monitoraggio VET. Tale variabile introdotta nel nostro studio non sembra quindi rivestire un ruolo cruciale nel consumo di farmaco. Le UDD e UDD/dose raccomandata per i principi attivi utilizzati non presentano alcuna differenza statisticamente significativa nelle due simulazioni, anche rispetto alla variabile nella determinazione del peso. Pur essendo necessari ulteriori studi su una popolazione campionaria più ampia, questo studio restituisce che l’utilizzo di un sistema di monitoraggio univoco sia fondamentale per la corretta gestione della vitellaia. Un sistema già validato, con cutoff ben stabiliti e quantificabili, può ridurre ulteriormente i bias interoperatore e permettere di diagnosticare precocemente patologie dei vitelli da latte, riducendo potenzialmente il consumo del farmaco.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37894