A livello cellulare esistono delle proteine BRD (Bromodomain proteins) coinvolte sia nella regolazione della trascrizione genica sia nell’allungamento delle catene proteiche. Di queste ne esistono diverse famiglie, nello specifico la famiglia V include le proteine BRD2, BRD3, BRD4 e BRDT che formano a loro volta la famiglia di proteine BET. La presenza delle BET proteins nelle linee cellulari di linfoma canino consente di utilizzare le BRD2 e le BRD4 come target terapeutici. Tra i geni su cui queste proteine agiscono esiste c-MYC, un proto-oncogene che codifica per una proteina che funge da fattore di regolazione della proliferazione cellulare. La proteina c-MYC è quindi coinvolta attivamente nella crescita tumorale. La funzione trascrizionale di c-MYC può essere modulata mediante dei farmaci selettivi per le cellule tumorali, i BET inhibitors, che agiscono inibendo le proteine BET. Tra questi farmaci si annoverano i PROTACs, di cui si identificano due forme, quella ciclica, definita “macroPROTAC-1” e quella non ciclica, definita “MZ1”. Questi farmaci possono essere utilizzati in campo terapeutico su varie tipologie tumorali, tra cui il linfoma canino, una neoplasia linfo-ematopoietica che coinvolge i linfociti maturi. Tra i linfomi di tipo B (62% dei linfomi nel cane) il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) è il più frequente, di cui è stata caratterizzata la linea cellulare CLBL-1. Lo scopo di questo lavoro è quello di studiare gli effetti, in vitro, del farmaco MZ1 sulla linea cellulare CLBL-1 di DLBCL. L’obiettivo è valutare se vi sia un’effettiva diminuzione della crescita cellulare per mezzo di concentrazioni farmacologiche differenti e a diversi tempi di trattamento. Si vuole, inoltre, valutare l’effetto di questa molecola sulla sintesi della proteina c-MYC. Per l’esecuzione dell’esperimento, la linea CLBL-1 di linfoma canino è stata trattata con il farmaco MZ1 alle concentrazioni di 10 nM, 15 nM, 25 nM, 50 nM, 75 nM e 100 nM per 24, 48 e 72 ore. Successivamente, è stata indagata l’espressione della proteina c-MYC tramite Western Blot, trattando le cellule con il farmaco alle concentrazioni di 10 nM e 50 nM per 24 e 48 ore. Dall’esecuzione del presente studio, i risultati ottenuti hanno evidenziato una significativa diminuzione della crescita cellulare, in particolare alle concentrazioni di 50 nM, 75 nM e 100 nM, alle 48 e 72 ore dal trattamento (p<0.05). La vitalità cellulare è risultata minore alla concentrazione di 50 nM. L’analisi statistica, eseguita mediante l’ANOVA e il Tukey test, ha dimostrato significativamente che le concentrazioni di 50nM, 75nM e 100 nM per quanto riguarda le 72 ore e tutte le concentrazioni per quanto riguarda le 48 ore di trattamento sono associate alla riduzione della vitalità cellulare. Questi risultati sono stati ulteriormente confermati da quanto ottenuto con il Western Blot. La quantità di proteina c-MYC è risultata, infatti, ridursi a partire da una concentrazione di 10 nM a 24 ore dal trattamento. Gli effetti sono risultati più marcati alla concentrazione di 50 nM a 24 ore dal trattamento. Questo dato dimostra che il farmaco MZ1 agisce sulla linea CLBL-1 modificando questa proteina che è il principale effettore della crescita cellulare. Ulteriori studi in vitro con l’associazione di più molecole potrebbero mettere in evidenza un’efficacia migliore di questi farmaci da trasferire in modelli in vivo.
Effetto biologico in vitro del composto MZ1 nella linea CLBL-1 di linfoma canino
PRIMI, RACHELE
2022/2023
Abstract
A livello cellulare esistono delle proteine BRD (Bromodomain proteins) coinvolte sia nella regolazione della trascrizione genica sia nell’allungamento delle catene proteiche. Di queste ne esistono diverse famiglie, nello specifico la famiglia V include le proteine BRD2, BRD3, BRD4 e BRDT che formano a loro volta la famiglia di proteine BET. La presenza delle BET proteins nelle linee cellulari di linfoma canino consente di utilizzare le BRD2 e le BRD4 come target terapeutici. Tra i geni su cui queste proteine agiscono esiste c-MYC, un proto-oncogene che codifica per una proteina che funge da fattore di regolazione della proliferazione cellulare. La proteina c-MYC è quindi coinvolta attivamente nella crescita tumorale. La funzione trascrizionale di c-MYC può essere modulata mediante dei farmaci selettivi per le cellule tumorali, i BET inhibitors, che agiscono inibendo le proteine BET. Tra questi farmaci si annoverano i PROTACs, di cui si identificano due forme, quella ciclica, definita “macroPROTAC-1” e quella non ciclica, definita “MZ1”. Questi farmaci possono essere utilizzati in campo terapeutico su varie tipologie tumorali, tra cui il linfoma canino, una neoplasia linfo-ematopoietica che coinvolge i linfociti maturi. Tra i linfomi di tipo B (62% dei linfomi nel cane) il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) è il più frequente, di cui è stata caratterizzata la linea cellulare CLBL-1. Lo scopo di questo lavoro è quello di studiare gli effetti, in vitro, del farmaco MZ1 sulla linea cellulare CLBL-1 di DLBCL. L’obiettivo è valutare se vi sia un’effettiva diminuzione della crescita cellulare per mezzo di concentrazioni farmacologiche differenti e a diversi tempi di trattamento. Si vuole, inoltre, valutare l’effetto di questa molecola sulla sintesi della proteina c-MYC. Per l’esecuzione dell’esperimento, la linea CLBL-1 di linfoma canino è stata trattata con il farmaco MZ1 alle concentrazioni di 10 nM, 15 nM, 25 nM, 50 nM, 75 nM e 100 nM per 24, 48 e 72 ore. Successivamente, è stata indagata l’espressione della proteina c-MYC tramite Western Blot, trattando le cellule con il farmaco alle concentrazioni di 10 nM e 50 nM per 24 e 48 ore. Dall’esecuzione del presente studio, i risultati ottenuti hanno evidenziato una significativa diminuzione della crescita cellulare, in particolare alle concentrazioni di 50 nM, 75 nM e 100 nM, alle 48 e 72 ore dal trattamento (p<0.05). La vitalità cellulare è risultata minore alla concentrazione di 50 nM. L’analisi statistica, eseguita mediante l’ANOVA e il Tukey test, ha dimostrato significativamente che le concentrazioni di 50nM, 75nM e 100 nM per quanto riguarda le 72 ore e tutte le concentrazioni per quanto riguarda le 48 ore di trattamento sono associate alla riduzione della vitalità cellulare. Questi risultati sono stati ulteriormente confermati da quanto ottenuto con il Western Blot. La quantità di proteina c-MYC è risultata, infatti, ridursi a partire da una concentrazione di 10 nM a 24 ore dal trattamento. Gli effetti sono risultati più marcati alla concentrazione di 50 nM a 24 ore dal trattamento. Questo dato dimostra che il farmaco MZ1 agisce sulla linea CLBL-1 modificando questa proteina che è il principale effettore della crescita cellulare. Ulteriori studi in vitro con l’associazione di più molecole potrebbero mettere in evidenza un’efficacia migliore di questi farmaci da trasferire in modelli in vivo.File | Dimensione | Formato | |
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