Ampliamento di un Database per il Corretto Utilizzo degli Integratori Alimentari

The dietary supplement market is constantly expanding. As reported by Federsalus, the national sector association, about 3,5 billion of EUR is the generated value by dietary supplement in Italy during twelve months before March 2019 with a growth rate of 4,3% supported by an increase in consumption of 2,5%. The data reported show that most of these products have been sold from pharmacies on the pharmacist's advice (37% of the time) or the attending physician (38%). However, a good part of consumers declares having been convinced by advertising (22%) and having consulted web sites (14%). This type of products is usually employed to make up for deficiencies due to not balanced diet or particular requirements as increased calorie needs or also to preventive purpose. Most of food supplements is safe to use by healthy patients if the instructions provided by the manufacturing company are followed. Instead, regarding mono/ poly-treated patients, appropriate precautions should be taken to avoid drugs-supplement interactions and resulting adverse effects. Being both pharmaceutical products and food supplements a great number, identifying co-administration risks is not a simple task: notified dietary supplement in Italy are more than 70000. Until now, the pharmacist and the physician are able to get informed about related concerns in this area only by consulting web databases as Micromedex®, Natural Medicine Comprehensive Database, Drugs.com which, however, provide information only on the basis of research by substances. Thus, supplements safety is difficult to assess because, usually, ingredients contained inside are numerous and evaluate the whole risk of interactions would take too long. The aim of my thesis has been to integrate the contents of a database in which the main supplements on the market have been included, so that it could provide information on the safety of use and the type of risk arising from the concomitant use of medicines and food supplements. During the internship period carried out with the collaboration of a computer company (Infologic srl), I firstly analysed the 300 supplements bestselling in pharmacy and then I expanded the database with some of the supplements in Intesa Unifarm. With the help of databases such Scopus and PubMed, I have carried out a systematic review of the articles in the scientific literature to highlight possible interactions and to assign to each of them the scale of quality of the sources and the level of risk deriving from interaction. To complete my job, it would be necessary to extend the database with more supplements available on the market and the respective ingredients. In addiction it would be important that more extensive clinical trials could be performed in healthy population to validate the interactions reported in publications such as case reports, in vitro studies, in vivo studies or known interactions only from traditional use. The data should be regularly updated so as not to exclude new medicines and new supplements. In conclusion, this project can lead to the development of a useful tool to prevent drug-supplement interactions potentially dangerous, improving the qualities of the advice of the pharmacist to the choice of the supplement especially in the poly-treated patients, which often complain side effects consequent to their therapy and hope to improve their conditions thanks to food supplements' assumption.

Il mercato degli integratori alimentari è in continua espansione. Come riporta l'associazione nazionale di settore Federsalus, il valore generato in Italia tra il 2018 e il 2019 raggiunge i 3,5 miliardi di euro con un incremento dei consumi del 2,5%. I dati riportati mostrano che la maggior parte di questi prodotti viene venduta in farmacia dietro il consiglio del farmacista (37%) o del medico curante (38%). Una buona parte dei consumatori, invece, dichiara di essere stato convinto dalla pubblicità (22%) e di aver consultato siti web (14%). Questa tipologia di prodotti è solitamente utilizzata per sopperire a carenze dovute a diete non bilanciate o a necessità particolari, come un aumentato fabbisogno calorico, oppure anche a scopo preventivo. La maggior parte degli integratori alimentari risulta sicura per i pazienti sani quando vengono seguite le indicazioni fornite dai produttori. Invece, per quanto riguarda i pazienti mono/politrattati, si devono prendere le opportune precauzioni per evitare interazioni farmaco-integratore e i conseguenti eventi avversi. Data la vastità del numero sia dei prodotti farmaceutici sia degli integratori alimentari, identificare i rischi legati alla co-assunzione non è un compito semplice: gli integratori alimentari notificati in Italia sono più di 70000. Ad oggi, il farmacista e il medico possono informarsi sulle criticità relative a questo ambito solamente grazie alla consultazione di banche dati come Micromedex®, Natural Medicine Comprehensive Database e Drugs.com, le quali, però, forniscono informazioni sulla base di una ricerca sulla sostanza. Pertanto, risulta complicato valutare la sicurezza di un integratore nel suo complesso perché, di solito, contiene numerose sostanze e accertarsi di ogni eventuale interazione richiederebbe tempi lunghi. L'obiettivo del mio lavoro è stato di integrare i contenuti di un database con i principali integratori noti, affinché fosse in grado di fornire informazioni sulla sicurezza d'uso e sul tipo di rischio derivante dall'utilizzo concomitante di farmaci e integratori alimentari. Durante il periodo di stage svolto con la collaborazione di un'azienda informatica (Infologic srl) ho analizzato prima i 300 integratori maggiormente venduti in farmacia e, successivamente, ho ampliato il database con alcuni degli integratori presenti nella banca dati Intesa Unifarm. Con l'ausilio delle banche dati Scopus e PubMed ho effettuato una ricerca sistematica degli articoli presenti in letteratura scientifica per evidenziare eventuali interazioni ed attribuire ad ognuna di esse la scala di qualità delle fonti e il livello di rischio derivante dall'interazione. Per completare il lavoro sarebbe necessario ampliare il database con il maggior numero di integratori disponibili sul mercato con i rispettivi ingredienti. Inoltre, sarebbe importante validare con studi clinici più estesi le interazioni riportate in pubblicazioni come case report, studi in vitro, studi in vivo o interazioni note solo dall'uso tradizionale. Le informazioni dovrebbero essere aggiornate periodicamente in modo da non escludere nuovi medicinali e nuovi integratori. In conclusione, questo progetto può portare allo sviluppo di uno strumento utile per prevenire interazioni farmaco-integratore potenzialmente pericolose, migliorando la qualità del consiglio del farmacista alla scelta dell'integratore soprattutto nel paziente politrattato che spesso lamenta effetti collaterali conseguenti alla terapia.