Usseglio is a mountain town located at an altitude of 1265 m asl, the alpine soil that characterizes it is fertile ground for the growth of plants of pharmaceutical interest, which belong to the traditional-popular mountain medicine, as they were already used by our ancestors and, following the combination of popular knowledge and science, they found, in most cases, confirmation of potential activities. Among the medicinal plants of Usseglio's territory, particular interest was placed on Arnica montana, Gentiana lutea, Juniperus communis and Vaccinium myrtillus, as they are among the natural products most frequently dispensed in pharmacy. The drug of Arnica montana are the dried flowers, which must contain not less than 0.40% m/m of sesquiterpene lactones; in the European Pharmacopoeia (Ph. Eur.) the monograph on tincture is also described.1 HMCP recognizes the traditional use of arnica in the treatment for the relief of bruises, sprains and localised muscle pain.2 Recently literature data have been updated and the traditional use of this plant has been introduced for the prevention and treatment of ecchymosis.3 For the second plant, Gentiana lutea, Ph. Eur. describes the root and the mother tincture, with an index of bitterness, due to the presence of secoiridoides glycosides, such as amarogentin, of at least 1000.1 Its traditional use consists in the treatment of loss of appetite and for mild stomach and gut complaints such as indigestion.2 This plant is also present in Ministero della Salute's list concerning substances and herbal preparations allowed for the preparation of supplements with digestive function, hepatic function and elimination of flatulence.4 As regard the Juniperus communis the Ph. Eur. dedicates a monograph on berries, with a minimum titre of 10 ml/kg of essential oil, and a monograph on essential oil; the title is expressed in monoterpenic and sesquiterpenic hydrocarbons.1 This plant has a traditional use as carminative and antiseptic, against meteorism, colic and dyspepsia, diuretic and disinfectant of the urinary tract.2 Among its properties there are antifungal ones, due to the presence of oxygenated monoterpenes, and antibacterial ones for the presence of hydrocarbons characterizing the phytocomplex of essential oil.5 Finally of the Vaccinium myrtillus are described in Ph. Eur. both the fresh fruit, with a minimum anthocyanin content of 0.30%, and the dried fruit, which must contain not less than 1.0% tannins.1 HMCP recognizes its traditional use as a remedy for discomfort and heaviness of legs related to minor blood circulatory problems and to relieve symptoms of bleeding into the skin from tiny blood vessels, mild diarrhea and minor inflammation of the lining of the mounth.2 Ministero della Salute places bilberry among the plants allowed for the preparation of food supplements in order to improve the microcirculation, to have an antioxidant action, to promote the well-being of the sight or to regulate the intestinal transit.4 The use of these supplements has shown benefits in case of retinopathy in diabetic patients.6 Concluding, in nature there is a natural pharmacy in which every medicinal plant has a phytocomplex rich of molecules some of which are known and with a confirmed use and some are subject of studies to investigate potential activities. These products, although natural, are effectively medicinal products, therefore there must be appropriate channels of information, such as pharmacies, for conscious use.
Usseglio è un comune montano situato ad un'altitudine di 1265 m slm, il suolo alpino che lo caratterizza rappresenta terreno fertile per la crescita di piante di interesse farmaceutico, che appartengono alla medicina tradizionale-popolare di montagna, in quanto erano già utilizzate dai nostri antenati e, in seguito al connubio tra sapere popolare e scienza, hanno trovato conferma della loro potenziali attività. Tra le piante officinali del territorio ussegliese, particolare interesse è stato posto su Arnica montana, Gentiana lutea, Juniperus communis e Vaccinium myrtillus, in quanto sono tra i prodotti naturali più frequentemente dispensati in farmacia. La droga dell'Arnica montana sono i fiori essiccati, che devono contenere non meno dello 0,40% m/m di lattoni sesquiterpenici; in Farmacopea Europea (Ph.Eur.) viene anche riportata la monografia relativa alla tintura madre.1 L'HMCP riconosce l'utilizzo tradizionale di arnica per il trattamento di contusioni, distorsioni e lievi dolori muscolari.2 Recentemente sono stati aggiornati i dati di letteratura ed è stato introdotto l'utilizzo tradizionale di tale pianta per la prevenzione e il trattamento di ecchimosi.3 Per la seconda pianta presa in esame, Gentiana lutea, la Ph.Eur. descrive la radice e la tintura madre, con indice di amarezza, dovuto alla presenza di glicosidi secoiridoidi, come l'amarogentina, di almeno 1000. 1 Il suo uso tradizionale consiste nel trattamento di perdita di appetito e lievi disturbi gastroenterici.2 Tale pianta inoltre è anche presente nell'elenco del Ministero della Salute relativo a sostanze e preparati vegetali ammessi per la preparazione di integratori con funzione digestiva, funzione epatica ed eliminazione dei gas intestinali.4 Allo Juniperus communis la Ph.Eur. dedica una monografia relativa alle bacche, con titolo minimo di 10 mL/Kg di olio essenziale, e una monografia relativa all'olio essenziale; il titolo è espresso in idrocarburi monoterpenici e sesquiterpenici.1 Questa pianta ha un utilizzo tradizionale come carminativo ed antisettico, contro meteorismo, coliche e dispepsia, diuretico e disinfettante delle vie urinarie.2 Tra le sue proprietà emergono quelle antifungine, per la presenza di monoterpeni ossigenati, e quelle antibatteriche per la presenza degli idrocarburi che caratterizzano il fitocomplesso dell'olio essenziale.5 Infine del Vaccinium myrtillus sono descritti in Ph.Eur. sia il frutto fresco, con titolo minimo di antocianine dello 0,30%, sia il frutto essiccato, che deve contenere non meno dello 1,0% di tannini. 1 L'HMCP ne riconosce un uso tradizionale come rimedio per pesantezza delle gambe, problemi alla microcircolazione, ecchimosi e lividi, lieve diarrea ed infiammazione della mucosa orale.2 Il Ministero della Salute inserisce il mirtillo tra le piante ammesse per la preparazione di integratori alimentari al fine di migliorare il microcircolo, di avere un'azione antiossidante, di favorire il benessere della vista oppure di regolarizzare il transito intestinale.4 L'utilizzo di tali integratori ha mostrato dei benefici in caso di retinopatia in pazienti diabetici. 6 Concludendo, in natura esiste una farmacia naturale in cui ogni pianta officinale ha un fitocomplesso ricco di molecole alcune delle quali conosciute e con un utilizzo assodato e alcune invece sono oggetto di studi per indagare su potenziali attività. Questi prodotti, pur essendo naturali, sono a tutti gli effetti dei medicinali, pertanto è necessario che ci siano canali di informazione adeguati, quali la farmacia, per un utilizzo consapevole.
Possibili utilizzi di prodotti a base di piante medicinali del territorio ussegliese
PERINO, ALICE
2018/2019
Abstract
Usseglio è un comune montano situato ad un'altitudine di 1265 m slm, il suolo alpino che lo caratterizza rappresenta terreno fertile per la crescita di piante di interesse farmaceutico, che appartengono alla medicina tradizionale-popolare di montagna, in quanto erano già utilizzate dai nostri antenati e, in seguito al connubio tra sapere popolare e scienza, hanno trovato conferma della loro potenziali attività. Tra le piante officinali del territorio ussegliese, particolare interesse è stato posto su Arnica montana, Gentiana lutea, Juniperus communis e Vaccinium myrtillus, in quanto sono tra i prodotti naturali più frequentemente dispensati in farmacia. La droga dell'Arnica montana sono i fiori essiccati, che devono contenere non meno dello 0,40% m/m di lattoni sesquiterpenici; in Farmacopea Europea (Ph.Eur.) viene anche riportata la monografia relativa alla tintura madre.1 L'HMCP riconosce l'utilizzo tradizionale di arnica per il trattamento di contusioni, distorsioni e lievi dolori muscolari.2 Recentemente sono stati aggiornati i dati di letteratura ed è stato introdotto l'utilizzo tradizionale di tale pianta per la prevenzione e il trattamento di ecchimosi.3 Per la seconda pianta presa in esame, Gentiana lutea, la Ph.Eur. descrive la radice e la tintura madre, con indice di amarezza, dovuto alla presenza di glicosidi secoiridoidi, come l'amarogentina, di almeno 1000. 1 Il suo uso tradizionale consiste nel trattamento di perdita di appetito e lievi disturbi gastroenterici.2 Tale pianta inoltre è anche presente nell'elenco del Ministero della Salute relativo a sostanze e preparati vegetali ammessi per la preparazione di integratori con funzione digestiva, funzione epatica ed eliminazione dei gas intestinali.4 Allo Juniperus communis la Ph.Eur. dedica una monografia relativa alle bacche, con titolo minimo di 10 mL/Kg di olio essenziale, e una monografia relativa all'olio essenziale; il titolo è espresso in idrocarburi monoterpenici e sesquiterpenici.1 Questa pianta ha un utilizzo tradizionale come carminativo ed antisettico, contro meteorismo, coliche e dispepsia, diuretico e disinfettante delle vie urinarie.2 Tra le sue proprietà emergono quelle antifungine, per la presenza di monoterpeni ossigenati, e quelle antibatteriche per la presenza degli idrocarburi che caratterizzano il fitocomplesso dell'olio essenziale.5 Infine del Vaccinium myrtillus sono descritti in Ph.Eur. sia il frutto fresco, con titolo minimo di antocianine dello 0,30%, sia il frutto essiccato, che deve contenere non meno dello 1,0% di tannini. 1 L'HMCP ne riconosce un uso tradizionale come rimedio per pesantezza delle gambe, problemi alla microcircolazione, ecchimosi e lividi, lieve diarrea ed infiammazione della mucosa orale.2 Il Ministero della Salute inserisce il mirtillo tra le piante ammesse per la preparazione di integratori alimentari al fine di migliorare il microcircolo, di avere un'azione antiossidante, di favorire il benessere della vista oppure di regolarizzare il transito intestinale.4 L'utilizzo di tali integratori ha mostrato dei benefici in caso di retinopatia in pazienti diabetici. 6 Concludendo, in natura esiste una farmacia naturale in cui ogni pianta officinale ha un fitocomplesso ricco di molecole alcune delle quali conosciute e con un utilizzo assodato e alcune invece sono oggetto di studi per indagare su potenziali attività. Questi prodotti, pur essendo naturali, sono a tutti gli effetti dei medicinali, pertanto è necessario che ci siano canali di informazione adeguati, quali la farmacia, per un utilizzo consapevole.File | Dimensione | Formato | |
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