Con l'aumento dell'aspettativa di vita, malattie ossee come tumori, osteoporosi e artrosi colpiscono un numero sempre maggiore di persone. La mancanza di trattamenti efficaci per la cura di tali patologie ha recentemente portato l'attenzione su sistemi in grado di aumentare l'accumulo di farmaci a livello osseo. Tra i biomateriali considerati fino ad oggi, i fosfati di calcio, come l'idrossiapatite (HA), sono stati ampiamente studiati per la loro somiglianza con la fase minerale del tessuto osseo, che conferisce loro un'eccellente biocompatibilità [1]. L'obiettivo di questo progetto di tesi è quello di rivestire con calcio fosfato nanoparticelle lipidiche solide (SLN) allo scopo di incrementare l'uptake osseo di farmaci in esse inglobati. In particolare, in questa tesi viene continuato ed ottimizzato il lavoro di rivestimento delle SLN con calcio fosfato, iniziato in una tesi precedente [2]. Si è partiti da una formulazione messa a punto precedentemente caratterizzata dalla presenza di stearilammina come agente di carica positiva, necessaria per la deposizione alternata di sali di calcio e di fosfato (CaP) mediante interazioni elettrostatiche. I sistemi sono stati preparati con la tecnica della diluizione a freddo di microemulsioni, che prevede la formazione di una microemulsione, formulata utilizzando un lipide solido solubilizzato in un solvente organico parzialmente solubile in acqua, una fase tensioattiva/co-tensioattiva ed una fase acquosa, e la sua successiva diluizione che determina la precipitazione del lipide in forma nanoparticellare. La caratterizzazione di tali sistemi, oltre a determinare le dimensioni, il potenziale zeta e la verifica dell'avvenuto rivestimento con FT-IR, ha anche valutato la stabilità nel tempo, la citotossicità e l'uptake di tali sistemi all'interno di cellule di osteosarcoma U2OS. Tali sistemi sono risultati molto promettenti per quanto riguarda la citotossicità e l'uptake all'interno delle cellule, ma non sono risultati stabili nel tempo in sospensione; si è deciso quindi di modificare la formulazione sfruttando la lecitina come agente di carica negativa eliminando così la stearilamina che poteva essere motivo di instabilità. La nuova formulazione sottoposta alla procedura di rivestimento con i sali di calcio e fosfato e caratterizzata come la precedente, è risultata più stabile nel tempo. Ulteriori studi in vitro sono ancora in corso. Obiettivi futuri punteranno all'inglobamento di farmaci all'interno delle SLN rivestite per testare la loro efficacia su linee cellulari ossee tumorali.
Bone targeting: formulazione di nanoparticelle lipidiche rivestite con fosfato di calcio
CARUSO, ELENA
2018/2019
Abstract
Con l'aumento dell'aspettativa di vita, malattie ossee come tumori, osteoporosi e artrosi colpiscono un numero sempre maggiore di persone. La mancanza di trattamenti efficaci per la cura di tali patologie ha recentemente portato l'attenzione su sistemi in grado di aumentare l'accumulo di farmaci a livello osseo. Tra i biomateriali considerati fino ad oggi, i fosfati di calcio, come l'idrossiapatite (HA), sono stati ampiamente studiati per la loro somiglianza con la fase minerale del tessuto osseo, che conferisce loro un'eccellente biocompatibilità [1]. L'obiettivo di questo progetto di tesi è quello di rivestire con calcio fosfato nanoparticelle lipidiche solide (SLN) allo scopo di incrementare l'uptake osseo di farmaci in esse inglobati. In particolare, in questa tesi viene continuato ed ottimizzato il lavoro di rivestimento delle SLN con calcio fosfato, iniziato in una tesi precedente [2]. Si è partiti da una formulazione messa a punto precedentemente caratterizzata dalla presenza di stearilammina come agente di carica positiva, necessaria per la deposizione alternata di sali di calcio e di fosfato (CaP) mediante interazioni elettrostatiche. I sistemi sono stati preparati con la tecnica della diluizione a freddo di microemulsioni, che prevede la formazione di una microemulsione, formulata utilizzando un lipide solido solubilizzato in un solvente organico parzialmente solubile in acqua, una fase tensioattiva/co-tensioattiva ed una fase acquosa, e la sua successiva diluizione che determina la precipitazione del lipide in forma nanoparticellare. La caratterizzazione di tali sistemi, oltre a determinare le dimensioni, il potenziale zeta e la verifica dell'avvenuto rivestimento con FT-IR, ha anche valutato la stabilità nel tempo, la citotossicità e l'uptake di tali sistemi all'interno di cellule di osteosarcoma U2OS. Tali sistemi sono risultati molto promettenti per quanto riguarda la citotossicità e l'uptake all'interno delle cellule, ma non sono risultati stabili nel tempo in sospensione; si è deciso quindi di modificare la formulazione sfruttando la lecitina come agente di carica negativa eliminando così la stearilamina che poteva essere motivo di instabilità. La nuova formulazione sottoposta alla procedura di rivestimento con i sali di calcio e fosfato e caratterizzata come la precedente, è risultata più stabile nel tempo. Ulteriori studi in vitro sono ancora in corso. Obiettivi futuri punteranno all'inglobamento di farmaci all'interno delle SLN rivestite per testare la loro efficacia su linee cellulari ossee tumorali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37872