The dissertation proposes to examine the socio-cultural and scholastic change in the period that goes from the second post-war period until the mid 1980s and the effects produced in the scholastic world, in particular in the teaching of history as a discipline. The thesis traces the pedagogical principles of the active school, the revolutionary thought brought by J. Dewey in 1900, to then expose the European pedagogical renewal undertaken by C. Freinet. The educational innovations of the French pedagogist gradually came to Italy in the process of reconstruction from the Second World War, grappling with the protests of the students and workers of the Sixtyeight, and in favor of a change in the educational institution that would revolutionize traditional teaching. Thus was born the "Cooperative of typography at school" (CTS) and subsequently the Educational Cooperation Movement (MCE). Through these innovations a new way of doing school was proposed, which had as its purpose practicality that contrasted "the school of notions". The experiences lived in class, of two of the most authoritative exponents of MCE, M. Lodi and B. Ciari, are later divulgated and one of the main techniques used is analyzed in dentail, the environmental research, and reported as teaching of History has changed over the course of school planning. In conclusion, the thesis reports a practical experience experimented in two classes of a primary school linked to the teaching of history, the usefulness of group work and how these positively influence the learning of the discipline.
La dissertazione propone di esaminare il cambiamento socio-culturale e scolastico nel periodo compreso dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Ottanta e i conseguenti effetti prodotti nel mondo della scuola, in particolare nell'insegnamento della Storia come disciplina. Il lavoro di tesi ripercorre i principi pedagogici della scuola attiva, il pensiero rivoluzionario apportato da J. Dewey nel 1900, per poi esporre il rinnovamento pedagogico europeo intrapreso da C. Freinet. Le innovazioni educative del pedagogista francese giunsero progressivamente in un'Italia in via di ricostruzione dal secondo conflitto mondiale, alle prese con le contestazioni sessantottine studentesche ed operaie, e favorevole ad un cambiamento nell'istituzione scolastica che rivoluzionasse l'insegnamento tradizionale. Nacque così la “Cooperativa della tipografia a scuola” (CTS) e successivamente il Movimento di Cooperazione Educativa (MCE). Tramite queste innovazioni venne proposto un nuovo modo di fare scuola, che ebbe come fine una praticità che contrastava “la scuola delle nozioni”. Vengono esposte le esperienze, vissute in classe, di due maestri fra i più autorevoli esponenti dell'MCE, M. Lodi e B. Ciari. È analizzata nel dettaglio una delle tecniche principali utilizzate, la ricerca d'ambiente, attraverso principi teorici e un esempio didattico. Successivamente è riportato come l'insegnamento della Storia è cambiato nel corso della programmazione scolastica e in che modo la ricerca d'ambiente ha influito nell'apprendimento storico. In conclusione, si è voluto riportare un'esperienza pratica sperimentata in due classi di una scuola primaria legata all'insegnamento della Storia, all'utilità dei lavori di gruppo e di come questi influiscono positivamente sull'apprendimento della disciplina.
Dall'esplorazione d'ambiente alla ricerca storica. La realtà dell'educazione nuova in Italia e a Torino tra gli anni '60 e '70.
CHIARENZA, SIMONA
2018/2019
Abstract
La dissertazione propone di esaminare il cambiamento socio-culturale e scolastico nel periodo compreso dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Ottanta e i conseguenti effetti prodotti nel mondo della scuola, in particolare nell'insegnamento della Storia come disciplina. Il lavoro di tesi ripercorre i principi pedagogici della scuola attiva, il pensiero rivoluzionario apportato da J. Dewey nel 1900, per poi esporre il rinnovamento pedagogico europeo intrapreso da C. Freinet. Le innovazioni educative del pedagogista francese giunsero progressivamente in un'Italia in via di ricostruzione dal secondo conflitto mondiale, alle prese con le contestazioni sessantottine studentesche ed operaie, e favorevole ad un cambiamento nell'istituzione scolastica che rivoluzionasse l'insegnamento tradizionale. Nacque così la “Cooperativa della tipografia a scuola” (CTS) e successivamente il Movimento di Cooperazione Educativa (MCE). Tramite queste innovazioni venne proposto un nuovo modo di fare scuola, che ebbe come fine una praticità che contrastava “la scuola delle nozioni”. Vengono esposte le esperienze, vissute in classe, di due maestri fra i più autorevoli esponenti dell'MCE, M. Lodi e B. Ciari. È analizzata nel dettaglio una delle tecniche principali utilizzate, la ricerca d'ambiente, attraverso principi teorici e un esempio didattico. Successivamente è riportato come l'insegnamento della Storia è cambiato nel corso della programmazione scolastica e in che modo la ricerca d'ambiente ha influito nell'apprendimento storico. In conclusione, si è voluto riportare un'esperienza pratica sperimentata in due classi di una scuola primaria legata all'insegnamento della Storia, all'utilità dei lavori di gruppo e di come questi influiscono positivamente sull'apprendimento della disciplina.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37871