Punica granatum è il nome botanico del melograno, una pianta il cui succo è da tempo studiato ed utilizzato per le sue numerose proprietà biologiche antiipertensive, antiinfiammatorie, antibatteriche ed antivirali. La maggior parte dei metaboliti secondari presenti nella pianta sono polifenoli, tra cui l'acido ellagico, flavonoidi e tannini, sia idrolizzabili (in particolare gallotannini ed ellagitannini come punicaline e punicalagine) che condensati. Le informazioni presenti in letteratura su altre parti di pianta, come ad esempio le foglie, sono poche, questo il motivo per il quale è stato scelto di rivolgere gli studi in tale direzione. Il punto di partenza è stato la dimostrazione dell'attività antivirale dell'estratto etanolico di foglie. Gli obiettivi dell'elaborato sono: ¿ caratterizzazione quali-quantitativa dei principali composti presenti negli estratti di melograno ottenuti da foglie raccolte nel mese di ottobre nel giardino botanico di Cagliari; ¿ frazionamento, per ottenere frazioni arricchite in flavonoidi; ¿ valutazione dell'attività antivirale contro l'immunodeficienza umana Virus-1 (HIV-1) del melograno, sia nell'estratto etanolico, che nelle frazioni arricchite, tramite saggi biologici. Al fine di comprenderne la composizione fitochimica, gli estratti sono stati analizzati in un sistema HPLC-PDA-ESI-MS / MS. Le analisi sono state eseguite con un sistema Shimadzu Nexera X2 LC-MS dotato di un rilevatore di fotodiodi in serie a un sistema a triplo quadrupolo dotato di sorgente di ionizzazione elettrospray. Gli spettri di massa sono stati acquisiti sia in modalità di scansione completa positiva che negativa. Le analisi quantitative sono state eseguite sia da PDA che da MS System. Per l'analisi quantitativa della MS, la modalità di scansione MRM è stata utilizzata per monitorare la transizione tra lo ione totale e i suoi frammenti. Dall'attenta analisi dei risultati ottenuti ed il confronto con quanto presente in letteratura, è stato evidenziato come l'acido ellagico risulti essere il composto più abbondante nelle foglie di melograno, mentre non sono stati rilevati tannini idrolizzabili come punicalagine e punicaline, marcatori invece di altre parti della pianta come frutti, cortecce e scorze. E' stata anche identificata un'interessante frazione flavonoidica composta da luteolina, apigenina e glicosidi di quercetina. Le frazioni arricchite sono state poi testate in vitro per valutare l'attività dell'RNasi H associata alla trascrittasi inversa dell'HIV-1 e le inibizioni del trasferimento del filamento di integrasi (IN). Tutte le frazioni hanno fortemente inibito entrambi gli enzimi, mentre l'acido ellagico, composto noto per avere attività anti-HIV-1, ha mostrato una più debole inibizione della RT.
IDENTIFICAZIONE ED ATTIVITA' BIOLOGICA DI METABOLITI SECONDARI DA FOGLIE DI MELOGRANO
CRUSIGLIA CABODI, CHIARA
2017/2018
Abstract
Punica granatum è il nome botanico del melograno, una pianta il cui succo è da tempo studiato ed utilizzato per le sue numerose proprietà biologiche antiipertensive, antiinfiammatorie, antibatteriche ed antivirali. La maggior parte dei metaboliti secondari presenti nella pianta sono polifenoli, tra cui l'acido ellagico, flavonoidi e tannini, sia idrolizzabili (in particolare gallotannini ed ellagitannini come punicaline e punicalagine) che condensati. Le informazioni presenti in letteratura su altre parti di pianta, come ad esempio le foglie, sono poche, questo il motivo per il quale è stato scelto di rivolgere gli studi in tale direzione. Il punto di partenza è stato la dimostrazione dell'attività antivirale dell'estratto etanolico di foglie. Gli obiettivi dell'elaborato sono: ¿ caratterizzazione quali-quantitativa dei principali composti presenti negli estratti di melograno ottenuti da foglie raccolte nel mese di ottobre nel giardino botanico di Cagliari; ¿ frazionamento, per ottenere frazioni arricchite in flavonoidi; ¿ valutazione dell'attività antivirale contro l'immunodeficienza umana Virus-1 (HIV-1) del melograno, sia nell'estratto etanolico, che nelle frazioni arricchite, tramite saggi biologici. Al fine di comprenderne la composizione fitochimica, gli estratti sono stati analizzati in un sistema HPLC-PDA-ESI-MS / MS. Le analisi sono state eseguite con un sistema Shimadzu Nexera X2 LC-MS dotato di un rilevatore di fotodiodi in serie a un sistema a triplo quadrupolo dotato di sorgente di ionizzazione elettrospray. Gli spettri di massa sono stati acquisiti sia in modalità di scansione completa positiva che negativa. Le analisi quantitative sono state eseguite sia da PDA che da MS System. Per l'analisi quantitativa della MS, la modalità di scansione MRM è stata utilizzata per monitorare la transizione tra lo ione totale e i suoi frammenti. Dall'attenta analisi dei risultati ottenuti ed il confronto con quanto presente in letteratura, è stato evidenziato come l'acido ellagico risulti essere il composto più abbondante nelle foglie di melograno, mentre non sono stati rilevati tannini idrolizzabili come punicalagine e punicaline, marcatori invece di altre parti della pianta come frutti, cortecce e scorze. E' stata anche identificata un'interessante frazione flavonoidica composta da luteolina, apigenina e glicosidi di quercetina. Le frazioni arricchite sono state poi testate in vitro per valutare l'attività dell'RNasi H associata alla trascrittasi inversa dell'HIV-1 e le inibizioni del trasferimento del filamento di integrasi (IN). Tutte le frazioni hanno fortemente inibito entrambi gli enzimi, mentre l'acido ellagico, composto noto per avere attività anti-HIV-1, ha mostrato una più debole inibizione della RT.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
751849_crusiglia.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.29 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.29 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/37842