The subject discussed in the thesis is the linguistic question from the point of view of education; the first chapter deals with linguistic rights and their relevance, the second chapter presents Cataluña in its legislative battle for the Catalanization, the third chapter examines the Québécois radicalism, while in the last chapter there are the affinities and the divergences of the two realities. The linguistic question is relevant under many aspects in a country: language is the means of communication and through which one expresses itself; but, especially since the first years of life, it is thanks to the native/s language/s that everyone learns notions. In Cataluña and Québec, the «proper» languages are respectively Catalan and French; they are proclaimed as the only languages of education, with consequent violations of constitutionals dispositions. In both cases the Constitutional Court declares the unconstitutionality of some disposition and saves others with a guided interpretation. The Catalan and Québécois attitude is explained by the nationalist sentiment and the desire of independence they both have, in both regions extremist political figures took obtain consensus and during referendum of independence, despite the negative results, the percentage of favorable is not insignificant. The causes of discontent are due to the lack of dialogue or to the impossibility to reach political compromises; dialogue and compromises that must be researched with all the forces by the actors, considering that secession, in both cases, is not an option in the table, both because of constitutional limits and because of the boundaries set by international community.
L'argomento trattato nella tesi è la questione linguistica dal punto di vista dell'istruzione; nel primo capitolo sono presentati i diritti linguistici e la loro rilevanza, nel secondo capitolo la protagonista è la Catalogna nel suo percorso legislativo di catalanizzazione, nel terzo capitolo viene esaminato il radicalismo québecois ed infine, nell'ultimo capitolo sono messe in luce le affinità e le divergenze delle due realtà. La questione linguistica ha rilevanza sotto tantissimi aspetti all'interno di un Paese: la lingua è il mezzo attraverso il quale si comunica e ci si esprime; ma soprattutto, sin dai primi anni di vita, è grazie alla/e lingua/e madre/i che si imparano nozioni. In Catalogna e in Québec le lingue «proprie» sono rispettivamente il catalano e il francese e vengono proclamate uniche lingue dell'istruzione, con conseguente violazione di norme costituzionali. In entrambi i casi la Corte costituzionale interviene per dichiarare la palese incostituzionalità di alcune norme ovvero salvandone altre attraverso un'interpretazione guidata. L'atteggiamento della Comunità catalana e della regione canadese è spiegato dal sentimento nazionalista e dal desiderio di indipendenza che entrambe nutrono; in entrambe le regioni emergono delle figure politiche estremiste che riescono ad ottenere consensi e in occasione dei referendum di indipendenza, nonostante gli esiti negativi, la percentuale di favorevoli è comunque non trascurabile. Le cause del malcontento sono ricollegabili alla mancanza di dialogo o all'impossibilità di raggiungere determinati compromessi a livello politico; dialogo e compromessi che devono essere ricercati con tutte le forze dai protagonisti, considerando che una secessione, in entrambi i casi, non risulta tra le opzioni al momento attuabili, sia a causa dei limiti costituzionali, sia a causa di quelli posti dalla Comunità internazionale.
Diritti linguistici e istruzione: la Catalogna e il Québec
PORRELLO, CAROLA
2016/2017
Abstract
L'argomento trattato nella tesi è la questione linguistica dal punto di vista dell'istruzione; nel primo capitolo sono presentati i diritti linguistici e la loro rilevanza, nel secondo capitolo la protagonista è la Catalogna nel suo percorso legislativo di catalanizzazione, nel terzo capitolo viene esaminato il radicalismo québecois ed infine, nell'ultimo capitolo sono messe in luce le affinità e le divergenze delle due realtà. La questione linguistica ha rilevanza sotto tantissimi aspetti all'interno di un Paese: la lingua è il mezzo attraverso il quale si comunica e ci si esprime; ma soprattutto, sin dai primi anni di vita, è grazie alla/e lingua/e madre/i che si imparano nozioni. In Catalogna e in Québec le lingue «proprie» sono rispettivamente il catalano e il francese e vengono proclamate uniche lingue dell'istruzione, con conseguente violazione di norme costituzionali. In entrambi i casi la Corte costituzionale interviene per dichiarare la palese incostituzionalità di alcune norme ovvero salvandone altre attraverso un'interpretazione guidata. L'atteggiamento della Comunità catalana e della regione canadese è spiegato dal sentimento nazionalista e dal desiderio di indipendenza che entrambe nutrono; in entrambe le regioni emergono delle figure politiche estremiste che riescono ad ottenere consensi e in occasione dei referendum di indipendenza, nonostante gli esiti negativi, la percentuale di favorevoli è comunque non trascurabile. Le cause del malcontento sono ricollegabili alla mancanza di dialogo o all'impossibilità di raggiungere determinati compromessi a livello politico; dialogo e compromessi che devono essere ricercati con tutte le forze dai protagonisti, considerando che una secessione, in entrambi i casi, non risulta tra le opzioni al momento attuabili, sia a causa dei limiti costituzionali, sia a causa di quelli posti dalla Comunità internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37638