Ai sensi della Legge n. 104 del 1992, in Italia è prevista la redazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli studenti e le studentesse con disabilità intellettiva, sensoriale e motoria. La normativa italiana indica che la funzione del documento è quella di trovare un punto di contatto tra la progettazione curricolare prevista per la classe e i bisogni dell’alunno/a con disabilità. La pianificazione individualizzata non caratterizza soltanto il contesto italiano: si tratta di un fenomeno molto diffuso a livello internazionale, tanto che gli Individual Education Plans (IEPs) sono considerati “onnipresenti”. Nonostante le potenzialità di questo strumento, sono diverse le sfide e le difficoltà che sorgono intorno al documento. Questa Tesi propone una riflessione sul tema dal punto di vista teorico ed empirico. Nella prima sezione, dopo aver descritto il cammino internazionale e italiano verso l’inclusione, si presenta una revisione della letteratura nazionale e internazionale volta a descrivere i principali problemi e dilemmi posti dal PEI che chiedono di essere esaminati. La seconda sezione – quella empirica – descrive un progetto di ricerca effettuato sul territorio piemontese e condotto da quattro studentesse dell’Università di Torino in collaborazione con il Centro di Competenza per l’Inclusione Scolastica della Libera Università di Bolzano. Si tratta di uno studio di caso multiplo che ha coinvolto 6 classi di scuola primaria, volto a comprendere come viene predisposto e implementato il PEI e se esso si configura effettivamente come documento di “cerniera” tra la progettazione per l’alunno/a con disabilità e la progettazione di classe, così come è stato concepito. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso la somministrazione di interviste semi – strutturate a insegnanti curricolari, di sostegno e genitori di studenti con disabilità; nonché attraverso la document analysis dei PEI di questi ultimi. Le interviste sono caratterizzate da tre blocchi principali di domande, corrispondenti ai tre quesiti di ricerca (1 – preparazione del PEI, 2 – implementazione del PEI; 3 – raccordo tra il PEI e la progettazione di classe) e sono state analizzate attraverso la Qualitative Content Analysis. Nello specifico, questa Tesi descrive i risultati ottenuti dalle interviste a 6 genitori con un figlio con disabilità che frequenta la scuola primaria, per il quale è stato predisposto un PEI. Per approfondire la prospettiva degli altri stakeholders e per la triangolazione dei dati si rimanda alla lettura delle Tesi delle colleghe Arcella Jessica, Chiesa Giulia, Ghione Federica. Parole chiave: inclusione, Piano Educativo Individualizzato (PEI), problemi, dilemmi, genitori, insegnanti di sostegno, insegnanti curricolari.

Il PEI come “cerniera” tra la progettazione individualizzata e quella di classe. Uno studio di caso multiplo

BUSIN, SIMONA
2021/2022

Abstract

Ai sensi della Legge n. 104 del 1992, in Italia è prevista la redazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli studenti e le studentesse con disabilità intellettiva, sensoriale e motoria. La normativa italiana indica che la funzione del documento è quella di trovare un punto di contatto tra la progettazione curricolare prevista per la classe e i bisogni dell’alunno/a con disabilità. La pianificazione individualizzata non caratterizza soltanto il contesto italiano: si tratta di un fenomeno molto diffuso a livello internazionale, tanto che gli Individual Education Plans (IEPs) sono considerati “onnipresenti”. Nonostante le potenzialità di questo strumento, sono diverse le sfide e le difficoltà che sorgono intorno al documento. Questa Tesi propone una riflessione sul tema dal punto di vista teorico ed empirico. Nella prima sezione, dopo aver descritto il cammino internazionale e italiano verso l’inclusione, si presenta una revisione della letteratura nazionale e internazionale volta a descrivere i principali problemi e dilemmi posti dal PEI che chiedono di essere esaminati. La seconda sezione – quella empirica – descrive un progetto di ricerca effettuato sul territorio piemontese e condotto da quattro studentesse dell’Università di Torino in collaborazione con il Centro di Competenza per l’Inclusione Scolastica della Libera Università di Bolzano. Si tratta di uno studio di caso multiplo che ha coinvolto 6 classi di scuola primaria, volto a comprendere come viene predisposto e implementato il PEI e se esso si configura effettivamente come documento di “cerniera” tra la progettazione per l’alunno/a con disabilità e la progettazione di classe, così come è stato concepito. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso la somministrazione di interviste semi – strutturate a insegnanti curricolari, di sostegno e genitori di studenti con disabilità; nonché attraverso la document analysis dei PEI di questi ultimi. Le interviste sono caratterizzate da tre blocchi principali di domande, corrispondenti ai tre quesiti di ricerca (1 – preparazione del PEI, 2 – implementazione del PEI; 3 – raccordo tra il PEI e la progettazione di classe) e sono state analizzate attraverso la Qualitative Content Analysis. Nello specifico, questa Tesi descrive i risultati ottenuti dalle interviste a 6 genitori con un figlio con disabilità che frequenta la scuola primaria, per il quale è stato predisposto un PEI. Per approfondire la prospettiva degli altri stakeholders e per la triangolazione dei dati si rimanda alla lettura delle Tesi delle colleghe Arcella Jessica, Chiesa Giulia, Ghione Federica. Parole chiave: inclusione, Piano Educativo Individualizzato (PEI), problemi, dilemmi, genitori, insegnanti di sostegno, insegnanti curricolari.
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