«NELLA VECCHIA FATTORIA IA-IA-O…». DIDATTICA DELLE SCIENZE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E OUTDOOR EDUCATION.

ABSTRACT This thesis intends to address the theme of outdoor education - as an educational method with a long tradition behind it in northern European contexts, even if still not very rooted in Italy - capable not only of making the moment of learning live in a structured and effective way, but also to make a positive contribution to the person both in terms of skills and abilities development and in the sense of concrete benefits for the body, the cognitive, psychological, sensory and emotional area. The thesis is divided into five chapters. In the first, of a theoretical nature, I try to highlight the pedagogical and philosophical references that are the basis of outdoor learning and didactics based on experience: I start from Jean Jacques Rousseau, passing through Montessori, finally arriving at Kurt Hahn. In the second chapter I analyze which structured realities act as an ideal reservoir, to allow a teaching-learning style based on learning by doing: from urban gardens, to schools in the woods, to educational farms, to nursery schools; I also refer to the regulatory and educational suggestions provided by the 2012 National Guidelines, to highlight the harmony between the ministerial guidelines and outdoor education. In the same chapter, I also deal with the question of the teacher profile that is expected from an approach like this, reporting the experiences that have taken place in a context such as the Norwegian one and the habits and experiments of the Italian territory. The third chapter is dedicated, instead, to the analysis of the benefits that an outdoor teaching is able to give to the integral development of the person, especially in an era like the present one, in which people are disconnected from the natural environment. Later, I wanted to focus on the studies that have supported the validity of the outdoor approach for inclusion and emotional well-being, both of the individual and of the group, promoting attitudes of belonging and caring for all forms of life, making a particular contribution to the values of active and responsible citizenship. I also wanted to make a brief excursus on some fears that discourage recourse to teaching in contact with nature, outdoors and that lead families - especially children in the nursery and primary school age group - to have mistrust in the moments spent by one's children outdoors, outside the school walls, due to the possible dangers of accidents and injuries. In the fourth chapter, I illustrate the experimentation - with related methods and design format - of fifty hours that I conducted in May 2022 in an agri-asylum - Il Giardino dei Sapori, in the province of Turin, in Nichelino - which is part of a farm, which is also an agritourism and educational farm. It was a matter of seeing directly, in the 'field', the findings of the studies carried out and reported in this thesis, on the fruitful relationship between experiential learning and the natural environment in the life of the students, particularly in the school age group 'childhood. The last chapter is dedicated: to the analysis of the data collected, during the fifty hours, and exposed in the previous chapter, and to the concluding reflections on what was treated and experienced firsthand.

ABSTRACT La presente tesi intende affrontare il tema dell’outdoor education - come metodo educativo con una lunga tradizione alle spalle nei contesti nord europei, anche se ancora poco radicato in Italia – in grado non solo di far vivere il momento dell’apprendimento in modo strutturato ed efficace, ma altresì di apportare un contributo positivo alla persona sia in termini di sviluppo di competenze e abilità sia nel senso di benefici concreti per il corpo, l’area cognitiva, psicologica, sensoriale ed emotiva. La tesi si articola in cinque capitoli. Nel primo, di carattere teorico, cerco di evidenziare i riferimenti pedagogici e filosofici che stanno alla base dell’outdoor learning e della didattica fondata sull’esperienzialità: parto da Jean Jacques Rousseau, passando per la Montessori, giungendo infine a Kurt Hahn. Nel secondo capitolo, analizzo quali realtà strutturate facciano da bacino ideale, per consentire uno stile di insegnamento-apprendimento fondato sul learning by doing: dagli orti urbani, alle scuole nel bosco, alle fattorie didattiche, agli agriasili; inoltre, faccio riferimento ai suggerimenti normativi e didattici forniti dalle Indicazioni Nazionali del 2012, per mettere in luce la sintonia tra le indicazioni ministeriali e l’outdoor education. Nello stesso capitolo affronto anche la questione del profilo di docente che ci si aspetta da un approccio come questo, riportando le esperienze che hanno avuto luogo in un contesto come quello norvegese e le abitudini e le sperimentazioni del territorio italiano. Il terzo capitolo è dedicato, invece, all’analisi dei benefici che una didattica outdoor è in grado di dare allo sviluppo integrale della persona, soprattutto in un’epoca come quella attuale, nella quale le persone sono disconnesse dall’ambiente naturale. Più avanti, ho volto porre l’accento sugli studi che hanno sostenuto la validità dell’approccio outdoor ai fini dell’inclusione e del benessere emotivo, tanto del singolo quanto del gruppo, favorendo atteggiamenti di appartenenza e cura verso tutte le forme di vita, apportando un contributo particolare ai valori di cittadinanza attiva e responsabile. Ho voluto altresì fare un breve excursus su alcune paure che scoraggiano il ricorso ad un insegnamento a contatto con la natura, all’aperto e che inducono le famiglie – specie dei bambini nella fascia di età della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria - ad avere sfiducia nei momenti trascorsi dai propri figli all’aperto, fuori dalle mura scolastiche, per i possibili pericoli di incidenti e infortuni. Nel quarto capitolo, illustro la sperimentazione – con relativi metodi e format progettuale - di cinquanta ore da me condotta nel mese di maggio 2022 in un agriasilo – Il Giardino dei Sapori, della provincia di Torino, a Nichelino - il quale fa parte di una azienda agricola, la quale è pure agriturismo e fattoria didattica. Si è trattato di vedere direttamente, sul ‘campo’, i riscontri degli studi fatti e riportati nella presente tesi di laurea, sul rapporto fruttuoso che intercorre tra apprendimento esperienziale e ambiente naturale nella vita degli allievi, in particolare nella fascia di età della scuola dell’infanzia. L’ultimo capitolo è dedicato: all’analisi dei dati raccolti, durante le cinquanta ore, ed esposti nel capitolo precedente, ed alle riflessioni conclusive su quanto trattato e vissuto in prima persona.