Vivere il contesto scolastico come un qualcosa di estraneo e privo di storicità, significa, inevitabilmente, avere uno scarso senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti della realtà scolastica e del suo vissuto. Al contrario, entrare in relazione con mondi, visioni e valori passati della scuola, molto spesso distanti dai propri, è un’occasione preziosa per apprezzare, rispettare e sentirsi in connessione con altre identità che ci hanno preceduti, utili a comprendere, con occhi diversi e più consapevoli, dinamiche scolastiche presenti. In linea con il quadro teorico e la letteratura critica inerenti alla tematica scelta, la presente sperimentazione propone, a una classe quinta primaria, un laboratorio di didattica della storia della propria scuola (inserito all’interno di una progettazione per competenze), attraverso un lavoro su fonti diversificate, reperite presso l’Archivio Storico e Museo di Storia della scuola di riferimento. Il lavoro sulle fonti storiche richiede analisi e interpretazione, con la possibilità di legare i fatti passati alla vita presente, cogliendo, inoltre, lo sforzo che c’è dietro per recuperarli e ricostruirli. I bambini vengono messi nella condizione di percepire, concretamente, la problematicità della conoscenza e della costruzione del fatto storico, attraverso un’azione simulata e la messa in pratica di metodologie della ricerca storica, il tutto attraverso l’elemento centrale del piccolo gruppo e dell’approccio cooperativo. In particolare, la presente tesi si focalizza su due macro-temi: biografie di vita nella scuola e condizioni della vita quotidiana e materiale della scuola. Nello specifico, lo scopo di questa ricerca sperimentale è stato quello di indagare come il lavoro su fonti diversificate, focalizzate sui due macro-temi in questione, potrebbe favorire nei bambini lo sviluppo di metodologie legate alla ricerca storica (tra le quali le fasi implicate nel lavoro di interpretazione delle fonti), favorendo, inoltre, sentimenti di appartenenza al contesto scolastico, attraverso la definizione di una nuova idea di storia in quanto costruzione rigorosa di un sapere condiviso, una storia che, in questo caso, va a definire la loro identità. Per la raccolta e l'organizzazione dei risultati della ricerca, sono stati utilizzati due questionari, all’inizio e alla fine del percorso, per raccogliere le concezioni degli alunni e, in coerenza con la didattica per competenze, sono state utilizzate griglie osservative, rubriche valutative, con l’obiettivo di collocare le prestazioni degli allievi all’interno dei livelli previsti.
Bambini artigiani della storia. Sviluppare un senso di appartenenza verso la scuola e apprendere metodologie attraverso le attività laboratoriali.
MANCUSO, LUDOVICA
2021/2022
Abstract
Vivere il contesto scolastico come un qualcosa di estraneo e privo di storicità, significa, inevitabilmente, avere uno scarso senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti della realtà scolastica e del suo vissuto. Al contrario, entrare in relazione con mondi, visioni e valori passati della scuola, molto spesso distanti dai propri, è un’occasione preziosa per apprezzare, rispettare e sentirsi in connessione con altre identità che ci hanno preceduti, utili a comprendere, con occhi diversi e più consapevoli, dinamiche scolastiche presenti. In linea con il quadro teorico e la letteratura critica inerenti alla tematica scelta, la presente sperimentazione propone, a una classe quinta primaria, un laboratorio di didattica della storia della propria scuola (inserito all’interno di una progettazione per competenze), attraverso un lavoro su fonti diversificate, reperite presso l’Archivio Storico e Museo di Storia della scuola di riferimento. Il lavoro sulle fonti storiche richiede analisi e interpretazione, con la possibilità di legare i fatti passati alla vita presente, cogliendo, inoltre, lo sforzo che c’è dietro per recuperarli e ricostruirli. I bambini vengono messi nella condizione di percepire, concretamente, la problematicità della conoscenza e della costruzione del fatto storico, attraverso un’azione simulata e la messa in pratica di metodologie della ricerca storica, il tutto attraverso l’elemento centrale del piccolo gruppo e dell’approccio cooperativo. In particolare, la presente tesi si focalizza su due macro-temi: biografie di vita nella scuola e condizioni della vita quotidiana e materiale della scuola. Nello specifico, lo scopo di questa ricerca sperimentale è stato quello di indagare come il lavoro su fonti diversificate, focalizzate sui due macro-temi in questione, potrebbe favorire nei bambini lo sviluppo di metodologie legate alla ricerca storica (tra le quali le fasi implicate nel lavoro di interpretazione delle fonti), favorendo, inoltre, sentimenti di appartenenza al contesto scolastico, attraverso la definizione di una nuova idea di storia in quanto costruzione rigorosa di un sapere condiviso, una storia che, in questo caso, va a definire la loro identità. Per la raccolta e l'organizzazione dei risultati della ricerca, sono stati utilizzati due questionari, all’inizio e alla fine del percorso, per raccogliere le concezioni degli alunni e, in coerenza con la didattica per competenze, sono state utilizzate griglie osservative, rubriche valutative, con l’obiettivo di collocare le prestazioni degli allievi all’interno dei livelli previsti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37574