Il presente lavoro di tesi si propone di affrontare la tematica pedagogico-didattica relativa all'insegnamento della storia in una didattica inclusiva. Dai dibattici in corso da decenni sull'insegnamento della disciplina storica, è emerso che la storia è percepita come “noiosa” dalla maggior parte degli studenti. Una di queste cause è dovuta all'utilizzo di una didattica trasmissiva nel suddetto insegnamento della disciplina, insegnata senza attrattive o coinvolgimento e comunicando fatti storici solamente in maniera astratta. Oggi, una delle grandi sfide della scuola è insegnare ad apprendere attiva-mente. Il fine della scuola è permettere agli alunni di apprendere non in modo mnemonico bensì applicando strategie cognitive consapevoli, dando un significato e un valore a ciò che si apprende. Il seguente elaborato si compone di due parti. La prima parte si propone di indagare le modalità di insegnamento/apprendimento approfondendo la metodologia laboratoriale e la didattica con il supporto delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione in un'ottica inclusiva. La seconda parte riguarda la descrizione e discussione critica del progetto di ricerca sperimentale, avente come finalità principali la promozione dell'apprendimento in maniera costruttiva e significativa, puntando su una didattica inclusiva a favore di tutti gli alunni ed, in particolare, degli allievi con bisogni educativi speciali. Il lavoro di ricerca sperimentale nasce dall'idea di verificare la metodologia laboratoriale e l'utilizzo delle TIC nell'insegnamento, in particolare nella disciplina storica. Lo scopo principale è il ri-orientamento della metodologia tradizionale e trasmissiva, che conduce ad una memorizzazione meccanica ed effimera dei contenuti, a favore di una didattica attiva in cui l'alunno diventa il reale protagonista della costruzione del sapere. Infatti, in una scuola che diventa ogni giorno più complessa, tali metodologie innovative aiutano a far apprendere tutti gli allievi secondo i propri tempi e le proprie modalità, supportando l'autostima e la fiducia in se stessi. In questa prospettiva, si pone un'attenzione particolare alla ricerca di strategie educativo-didattiche più adeguate per garantire il ben-essere psicologico, emotivo, ed affettivo-relazionale degli allievi. La finalità peculiare della scuola inclusiva è quella di offrire pari opportunità, nel processo di apprendimento, all'allievo con bisogni educativi speciali, favorendone un'adeguata ed armoniosa crescita personale e cognitiva, come ribadito dalla pedagogista Marisa Pavone. Pertanto, è necessario realizzare una progettualità per curricula tematici, con l'ausilio di strumenti didattici multimediali, che promuova strategie di problem solving, attivando una strutturazione collettiva del processo conoscitivo. Il concetto di inclusione pone al centro l'idea di una scuola “di tutti, nessuno escluso”, con maggiore attenzione nei confronti delle differenze e delle domande poste dai bisogni educativi speciali degli alunni. L'obiettivo della didattica inclusiva è valorizzare le differenze, utilizzarle come risorsa consentendo a tutti di apprendere, collaborare, partecipare, esprimere le proprie potenzialità nel confronto con gli altri, attraverso proposte didattiche rivolte all'intera classe e per garantire l'apprendimento per tutti. C'è bisogno di una scuola più aperta, cooperativa e interattiva, dove ognuno possa sentirsi a proprio agio e divertirsi, imparando facendo e apprendendo per compiti reali.
ATTIVA-MENTE. Didattica laboratoriale e tecnologie digitali: nuove prospettive nell'insegnamento della storia
VARIO, VALERIA
2018/2019
Abstract
Il presente lavoro di tesi si propone di affrontare la tematica pedagogico-didattica relativa all'insegnamento della storia in una didattica inclusiva. Dai dibattici in corso da decenni sull'insegnamento della disciplina storica, è emerso che la storia è percepita come “noiosa” dalla maggior parte degli studenti. Una di queste cause è dovuta all'utilizzo di una didattica trasmissiva nel suddetto insegnamento della disciplina, insegnata senza attrattive o coinvolgimento e comunicando fatti storici solamente in maniera astratta. Oggi, una delle grandi sfide della scuola è insegnare ad apprendere attiva-mente. Il fine della scuola è permettere agli alunni di apprendere non in modo mnemonico bensì applicando strategie cognitive consapevoli, dando un significato e un valore a ciò che si apprende. Il seguente elaborato si compone di due parti. La prima parte si propone di indagare le modalità di insegnamento/apprendimento approfondendo la metodologia laboratoriale e la didattica con il supporto delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione in un'ottica inclusiva. La seconda parte riguarda la descrizione e discussione critica del progetto di ricerca sperimentale, avente come finalità principali la promozione dell'apprendimento in maniera costruttiva e significativa, puntando su una didattica inclusiva a favore di tutti gli alunni ed, in particolare, degli allievi con bisogni educativi speciali. Il lavoro di ricerca sperimentale nasce dall'idea di verificare la metodologia laboratoriale e l'utilizzo delle TIC nell'insegnamento, in particolare nella disciplina storica. Lo scopo principale è il ri-orientamento della metodologia tradizionale e trasmissiva, che conduce ad una memorizzazione meccanica ed effimera dei contenuti, a favore di una didattica attiva in cui l'alunno diventa il reale protagonista della costruzione del sapere. Infatti, in una scuola che diventa ogni giorno più complessa, tali metodologie innovative aiutano a far apprendere tutti gli allievi secondo i propri tempi e le proprie modalità, supportando l'autostima e la fiducia in se stessi. In questa prospettiva, si pone un'attenzione particolare alla ricerca di strategie educativo-didattiche più adeguate per garantire il ben-essere psicologico, emotivo, ed affettivo-relazionale degli allievi. La finalità peculiare della scuola inclusiva è quella di offrire pari opportunità, nel processo di apprendimento, all'allievo con bisogni educativi speciali, favorendone un'adeguata ed armoniosa crescita personale e cognitiva, come ribadito dalla pedagogista Marisa Pavone. Pertanto, è necessario realizzare una progettualità per curricula tematici, con l'ausilio di strumenti didattici multimediali, che promuova strategie di problem solving, attivando una strutturazione collettiva del processo conoscitivo. Il concetto di inclusione pone al centro l'idea di una scuola “di tutti, nessuno escluso”, con maggiore attenzione nei confronti delle differenze e delle domande poste dai bisogni educativi speciali degli alunni. L'obiettivo della didattica inclusiva è valorizzare le differenze, utilizzarle come risorsa consentendo a tutti di apprendere, collaborare, partecipare, esprimere le proprie potenzialità nel confronto con gli altri, attraverso proposte didattiche rivolte all'intera classe e per garantire l'apprendimento per tutti. C'è bisogno di una scuola più aperta, cooperativa e interattiva, dove ognuno possa sentirsi a proprio agio e divertirsi, imparando facendo e apprendendo per compiti reali.File | Dimensione | Formato | |
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