Background: The Occupational Medicine department of the Piedmontese University Hospital called CTO includes outpatient clinics that provide consultation services to external territorial users. Daily occupational medicine visits are carried out for external employees upon the request of Occupational Physicians (Level II visits), employers (visits according to Article 5 of the Italian Law 300/70), and employees themselves (ASL visits). Following these visits, a work fitness assessment (WFA), either general or specific to the job, is provided to the requester. The service does not include a follow-up activity for the visited patients, which prevents the knowledge of both the outcome of the provided consultation and the actual effectiveness of the expressed judgment. Objectives: The aim of the study is to investigate the impact of the WFA on the quality of working and generic life of a cohort of patients visiting the outpatient clinics of CTO, between July 2022 and February 2023. Additionally, it was verified whether the provided counseling effectively addressed the specific questions formulated in the consultation request and whether any limitations and/or prescriptions related to were confirmed and announced by the Occupational Physician. Materials and methods: To collect the relevant data, a telephone-based questionnaire consisting of nine closed-ended questions was administered. The questions investigate the following aspects: 1) job retention; 2) job position; 3) delivery of the WFA to the OP; 4) follow-up visit with the OP; 5) confirmation of limitations; 6) adherence to limitations; 7) improvement in work/general quality of life; 8) potential progression of the clinical condition, and 8a) its nature. The methodology employed allowed for the collection of responses from 122 out of the 252 workers visited between July 2022 and February 2023. Results: An analysis based on descriptive statistics of the respondent group and questionnaire responses was conducted. Regarding the questionnaire responses, the obtained data revealed that 85% of the respondents reported an improvement in their work/general quality of life, while 69% stated that they observed a progression in the clinical picture related to their specific health condition, with 86% experiencing an improvement. It was not possible to contribute to the preservation of the employment relationship for 15% of the respondents. In 63% of cases, it was possible to maintain the same job position, while limitations were found to be incompatible with work activities in 37% of cases. In 68% of cases, all assigned limitations were confirmed by the OP, while in 15% of cases, employers did not allow employees to comply with the established limitations. Two particularly interesting findings emerged from the analysis of the respondent group characteristics: a significant 73% of the workers belonged to the age group ≥ 50, and for over 60% of the respondents, the reason for their visit was related to a disorder of the musculoskeletal system, with the most frequently expressed limitation being "lumbar spine." Conclusions: The conducted study provided feedback on the outcomes of visits made to the outpatient clinics of CTO and demonstrated that, thanks to WFA and the implementation of limitations, it was possible to achieve an improvement in the quality of life of 85% of the interviewed workers.

Background: La struttura di Medicina del Lavoro-U del CTO dispone di ambulatori che forniscono un servizio di consulenza rivolto all’utenza esterna territoriale, in cui si effettuano quotidianamente visite di medicina del lavoro su richiesta di medici competenti (visite di II livello), datori di lavoro (visite ex art.5 L. 300/70) e dipendenti stessi (visite ASL), a conclusione delle quali viene espresso un giudizio di idoneità (GI) lavorativo, generico o specifico alla mansione. Il servizio non prevede un’attività di follow-up dei pazienti visitati, per cui l’assenza di una rivalutazione successiva non permette di conoscere né l’esito della consulenza fornita né la reale efficacia del giudizio espresso. Obiettivi: lo scopo dello studio è indagare l’impatto del GI sulla realtà di vita lavorativa/generale di una popolazione visitata negli ambulatori del CTO nel periodo luglio 2022 -febbraio 2023. In aggiunta, si è verificato se la consulenza fornita ha risposto in maniera concreta ai quesiti specifici formulati nella richiesta di consulenza e se il GI con eventuali limitazioni e/o prescrizioni è stato confermato e adottato dal Medico Competente (MC). Materiali e metodi: Per la raccolta dei dati di interesse, è stato somministrato in modalità telefonica un questionario composto da nove domande a risposta chiusa, che indagano:1) mantenimento del posto di lavoro; 2) mansione lavorativa; 3) consegna del GI al MC; 4) visita di controllo con il MC; 5) conferma delle limitazioni; 6) rispetto delle limitazioni; 7) miglioramento qualità di vita lavorativa/generale; 8) eventuale evoluzione del quadro clinico e 8a) di che tipo. La metodologia seguita ha permesso di raccogliere le risposte di 122 dei 252 lavoratori visitati tra luglio 2022 e febbraio 2023. Risultati: È stata condotta un’analisi basata sulla statistica descrittiva del gruppo rispondenti e delle risposte al questionario. In merito alle risposte al questionario, i dati ottenuti hanno evidenziato che l’85% dei rispondenti ha riscontrato un miglioramento della propria qualità di vita lavorativa/ generale e che il 69 % ha dichiarato di aver osservato un’evoluzione del quadro clinico legato alla propria condizione specifica di salute, per l’86% in senso migliorativo. Per un 15% dei rispondenti non è stato possibile contribuire alla conservazione del rapporto lavorativo. Nel 63% dei casi è stato possibile mantenere la stessa mansione, mentre le limitazioni sono risultate incompatibili con l’attività lavorativa nel 37% dei casi. Nel 68% dei casi sono state confermate, dal Medico Competente, tutte le limitazioni assegnate, mentre in un 15% dei casi i datori di lavoro non hanno permesso ai dipendenti di rispettare le limitazioni stabilite. Dall’analisi delle caratteristiche del gruppo rispondenti sono emersi due dati particolarmente interessanti: ben il 73% dei lavoratori appartiene alla fascia d’età ≥ 50 e per più del 60% dei rispondenti il motivo della visita è legato ad un disturbo dell’apparato osteoarticolare, con limitazione prevalente espressa più frequente “rachide lombare”. Conclusioni: Lo studio condotto ha permesso di ottenere un feedback circa l’esito delle visite effettuate presso gli ambulatori del CTO e di dimostrare che, grazie al GI e all’implementazione delle limitazioni, è stato possibile ottenere un miglioramento della qualità di vita dell’85% lavoratori intervistati.

Valutazione dell’idoneità lavorativa generica e alla mansione specifica in una coorte di lavoratori visitati nell’ambulatorio di medicina del lavoro di un’azienda ospedaliera universitaria piemontese: follow-up dell’implementazione delle limitazioni e prescrizioni espresse nel periodo luglio 2022-febbraio 2023.

CASTO, ELEONORA
2022/2023

Abstract

Background: La struttura di Medicina del Lavoro-U del CTO dispone di ambulatori che forniscono un servizio di consulenza rivolto all’utenza esterna territoriale, in cui si effettuano quotidianamente visite di medicina del lavoro su richiesta di medici competenti (visite di II livello), datori di lavoro (visite ex art.5 L. 300/70) e dipendenti stessi (visite ASL), a conclusione delle quali viene espresso un giudizio di idoneità (GI) lavorativo, generico o specifico alla mansione. Il servizio non prevede un’attività di follow-up dei pazienti visitati, per cui l’assenza di una rivalutazione successiva non permette di conoscere né l’esito della consulenza fornita né la reale efficacia del giudizio espresso. Obiettivi: lo scopo dello studio è indagare l’impatto del GI sulla realtà di vita lavorativa/generale di una popolazione visitata negli ambulatori del CTO nel periodo luglio 2022 -febbraio 2023. In aggiunta, si è verificato se la consulenza fornita ha risposto in maniera concreta ai quesiti specifici formulati nella richiesta di consulenza e se il GI con eventuali limitazioni e/o prescrizioni è stato confermato e adottato dal Medico Competente (MC). Materiali e metodi: Per la raccolta dei dati di interesse, è stato somministrato in modalità telefonica un questionario composto da nove domande a risposta chiusa, che indagano:1) mantenimento del posto di lavoro; 2) mansione lavorativa; 3) consegna del GI al MC; 4) visita di controllo con il MC; 5) conferma delle limitazioni; 6) rispetto delle limitazioni; 7) miglioramento qualità di vita lavorativa/generale; 8) eventuale evoluzione del quadro clinico e 8a) di che tipo. La metodologia seguita ha permesso di raccogliere le risposte di 122 dei 252 lavoratori visitati tra luglio 2022 e febbraio 2023. Risultati: È stata condotta un’analisi basata sulla statistica descrittiva del gruppo rispondenti e delle risposte al questionario. In merito alle risposte al questionario, i dati ottenuti hanno evidenziato che l’85% dei rispondenti ha riscontrato un miglioramento della propria qualità di vita lavorativa/ generale e che il 69 % ha dichiarato di aver osservato un’evoluzione del quadro clinico legato alla propria condizione specifica di salute, per l’86% in senso migliorativo. Per un 15% dei rispondenti non è stato possibile contribuire alla conservazione del rapporto lavorativo. Nel 63% dei casi è stato possibile mantenere la stessa mansione, mentre le limitazioni sono risultate incompatibili con l’attività lavorativa nel 37% dei casi. Nel 68% dei casi sono state confermate, dal Medico Competente, tutte le limitazioni assegnate, mentre in un 15% dei casi i datori di lavoro non hanno permesso ai dipendenti di rispettare le limitazioni stabilite. Dall’analisi delle caratteristiche del gruppo rispondenti sono emersi due dati particolarmente interessanti: ben il 73% dei lavoratori appartiene alla fascia d’età ≥ 50 e per più del 60% dei rispondenti il motivo della visita è legato ad un disturbo dell’apparato osteoarticolare, con limitazione prevalente espressa più frequente “rachide lombare”. Conclusioni: Lo studio condotto ha permesso di ottenere un feedback circa l’esito delle visite effettuate presso gli ambulatori del CTO e di dimostrare che, grazie al GI e all’implementazione delle limitazioni, è stato possibile ottenere un miglioramento della qualità di vita dell’85% lavoratori intervistati.
ITA
Background: The Occupational Medicine department of the Piedmontese University Hospital called CTO includes outpatient clinics that provide consultation services to external territorial users. Daily occupational medicine visits are carried out for external employees upon the request of Occupational Physicians (Level II visits), employers (visits according to Article 5 of the Italian Law 300/70), and employees themselves (ASL visits). Following these visits, a work fitness assessment (WFA), either general or specific to the job, is provided to the requester. The service does not include a follow-up activity for the visited patients, which prevents the knowledge of both the outcome of the provided consultation and the actual effectiveness of the expressed judgment. Objectives: The aim of the study is to investigate the impact of the WFA on the quality of working and generic life of a cohort of patients visiting the outpatient clinics of CTO, between July 2022 and February 2023. Additionally, it was verified whether the provided counseling effectively addressed the specific questions formulated in the consultation request and whether any limitations and/or prescriptions related to were confirmed and announced by the Occupational Physician. Materials and methods: To collect the relevant data, a telephone-based questionnaire consisting of nine closed-ended questions was administered. The questions investigate the following aspects: 1) job retention; 2) job position; 3) delivery of the WFA to the OP; 4) follow-up visit with the OP; 5) confirmation of limitations; 6) adherence to limitations; 7) improvement in work/general quality of life; 8) potential progression of the clinical condition, and 8a) its nature. The methodology employed allowed for the collection of responses from 122 out of the 252 workers visited between July 2022 and February 2023. Results: An analysis based on descriptive statistics of the respondent group and questionnaire responses was conducted. Regarding the questionnaire responses, the obtained data revealed that 85% of the respondents reported an improvement in their work/general quality of life, while 69% stated that they observed a progression in the clinical picture related to their specific health condition, with 86% experiencing an improvement. It was not possible to contribute to the preservation of the employment relationship for 15% of the respondents. In 63% of cases, it was possible to maintain the same job position, while limitations were found to be incompatible with work activities in 37% of cases. In 68% of cases, all assigned limitations were confirmed by the OP, while in 15% of cases, employers did not allow employees to comply with the established limitations. Two particularly interesting findings emerged from the analysis of the respondent group characteristics: a significant 73% of the workers belonged to the age group ≥ 50, and for over 60% of the respondents, the reason for their visit was related to a disorder of the musculoskeletal system, with the most frequently expressed limitation being "lumbar spine." Conclusions: The conducted study provided feedback on the outcomes of visits made to the outpatient clinics of CTO and demonstrated that, thanks to WFA and the implementation of limitations, it was possible to achieve an improvement in the quality of life of 85% of the interviewed workers.
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