ABSTRACT Purpose: To evaluate the visual and refractive outcomes of endothelial keratoplasty (DMEK) combined with cataract surgery in patients with Fuchs' corneal endothelial dystrophy (FECD) at different stages of disease. Materials and Methods: In this retrospective study, the medical records of 71 consecutive eyes (56 patients; mean age 71 ± 6.1 years) with FECD and cataracts who underwent combined phacoemulsification, intraocular lens implantation, and DMEK surgery by a single surgeon at the University of Turin Eye Clinic were reviewed. The stage of the disease was defined before surgery according to the biomicroscopic appearance of the cornea and tomographic criteria into 3 stages: clinically evident corneal edema (group1: 24 eyes), subclinical edema (group 2: 34 eyes) and no edema (group 3: 13 eyes). At 3 months after surgery, natural distance visual acuity (UDVA) and corrected distance visual acuity (CDVA) according to Snellen, spherical-equivalent refractive value and predictive error (PE) (difference between predicted and obtained refraction) were measured in the whole sample and in the 3 groups. The Wilkoxon sum rank test was used for comparison of preoperative vs postoperative UDVA and CDVA. T test and Kruskal Wallis test were used for comparison of data with continuous and nonparametric distribution, respectively, and X2 test for analysis of categorical variables. Results: Before surgery, corneal thickness was significantly greater on average (p<0.001) in eyes in group 1 (633,25), compared with eyes in groups 2 (569,35) and 3 (543,15). After surgery, UDVA and CDVA increased by an average of 4 Snellen lines in the whole sample. UDVA from 0.18±0.13 to 0.57±0.21 and CDVA from 0.37±0.14 to 0.92±0.17 (p < 0.001). The mean values of postoperative UDVA and CDVA were not significantly different in the 3 groups. The percentage of eyes with UDVA ≥ 5/10 and ≥ 8/10 was 66% and 26%, respectively, in the whole sample. In group 3, the percentage of eyes with UDVA ≥ 8/10 was lower (8%; <0.05) than in groups 1 and 2 (38% and 27%, respectively). In the whole sample, the percentage of eyes with CDVA ≥ 8/10 and ≥ 10/10 was 92% and 56%, respectively. In groups 2 and 3, the percentage of eyes with CDVA≥ 8/10 (96% and 100%, respectively) was significantly (p < 0.05) higher than in group 3 (66%). The PE was ±0.50 D and ±1.0 D in 41% and 80% of the eyes analyzed, respectively. PE was ±1.0 D in all eyes in group 3 (100%), and this percentage was significantly higher than in groups 1 and 2 (71% and 79%). Conclusions. Functional results after DMEK combined with cataract surgery are excellent. In eyes with non-advanced FECD with surgery, optimal recovery is possible in a very high proportion of cases. In eyes with clinically evident edema, visual recovery is partial in 1/3 of cases. In addition, the predictability of postoperative refractive outcome increases when surgery is performed early.
ABSTRACT Scopo: Valutare i risultati visivi e refrattivi dell’intervento di cheratoplastica endoteliale (DMEK) associata a chirurgia della cataratta in pazienti con distrofia endoteliale corneale di Fuchs (FECD) in diversi stadi di malattia. Materiali e Metodi: In questo retrospettivo erano esaminate le cartelle cliniche di 71 occhi consecutivi (56 pazienti; età media 71 ± 6.1 anni) affetti FECD e cataratta che erano sottoposti ad intervento combinato di facoemulsificazione, impianto di lente intraoculare e DMEK da un singolo chirurgo presso la Clinica Oculistica dell’Università di Torino. Lo stadio della malattia era definito prima dell’intervento in relazione all’aspetto biomicroscopico della cornea ed a criteri tomografici in 3 stadi: edema corneale clinicamente evidente (gruppo1: 24 occhi), edema subclinico (gruppo 2: 34 occhi) ed assenza di edema (gruppo 3: 13 occhi). A 3 mesi dall’intervento erano misurati l’acuità visiva a distanza naturale (UDVA) e corretta (CDVA) secondo Snellen, il valore refrattivo sfero-equivalente e l’errore predittivo (PE) (differenza tra refrazione prevista ed ottenuta) nell’intero campione e nei 3 gruppi. Per il confronto tra UDVA e CDVA preoperatoria vs postoperatoria era utilizzato il Wilkoxon sum rank test. I test T e Kruskal Wallis erano utilizzati rispettivamente per il confronto dei dati con distribuzione continua e non parametrica, mentre il test del X2 per l’analisi delle variabili categoriche. Risultati: Prima dell’intervento lo spessore della cornea era in media significativamente maggiore (p<0,001) negli occhi del gruppo 1 (633,25), rispetto agli occhi dei gruppi 2 (569,35) e 3 ( 543,15). Dopo l’intervento l'UDVA e la CDVA aumentavano in media di 4 linee di Snellen nell’intero campione. La UDVA da 0,18±0,13 a 0,57±0,21 e la CDVA da 0,37±0,14 a 0,92±0,17 (p <0.001). I valori medi di UDVA e CDVA postoperatori non erano significativamente differenti nei 3 gruppi. La percentuale di occhi con UDVA ≥ 5/10 e ≥ 8/10 era rispettivamente del 66% e 26% nell’intero campione. Nel gruppo 3 la percentuale di occhi con UDVA ≥ 8/10 era inferiore (8%; <0.05) rispetto al gruppo 1 e 2 (rispettivamente 38% e 27%). Nell’intero campione la percentuale di occhi con CDVA ≥ 8/10 e ≥ 10/10 era rispettivamente del 92% e 56%. Nei gruppi 2 e 3 la percentuale di occhi con CDVA≥ 8/10 (rispettivamente 96% e 100%) era significativamente (p <0.05) superiore rispetto al gruppo 3 (66%). Il PE era ±0.50 D e ±1.0 D rispettivamente nel 41% e nell'80% degli occhi analizzati. Il PE era ±1.0 D in tutti gli occhi del gruppo 3 (100%), e tale percentuale era significativamente superiore a quella dei gruppi 1 e 2 (71% e 79%). Conclusioni. I risultati funzionali dopo intervento di DMEK combinato a chirurgia della cataratta sono eccellenti. In occhi con FECD non in stadio avanzato con l’intervento è possibile avere un recupero ottimale in una elevatissima proporzione di casi. In occhi con edema clinicamente evidente il recupero visivo è parziale in 1/3 dei casi. Inoltre la prevedibilità del risultato refrattivo postoperatorio aumenta quando l’intervento è effettuato in fase precoce.
CHERATOPLASTICA ENDOTELIALE (DMEK) ASSOCIATA A FACOEMULSIFICAZIONE: RISULTATI FUNZIONALI E REFRATTIVI
TREMATERRA, LUIGI
2023/2024
Abstract
ABSTRACT Scopo: Valutare i risultati visivi e refrattivi dell’intervento di cheratoplastica endoteliale (DMEK) associata a chirurgia della cataratta in pazienti con distrofia endoteliale corneale di Fuchs (FECD) in diversi stadi di malattia. Materiali e Metodi: In questo retrospettivo erano esaminate le cartelle cliniche di 71 occhi consecutivi (56 pazienti; età media 71 ± 6.1 anni) affetti FECD e cataratta che erano sottoposti ad intervento combinato di facoemulsificazione, impianto di lente intraoculare e DMEK da un singolo chirurgo presso la Clinica Oculistica dell’Università di Torino. Lo stadio della malattia era definito prima dell’intervento in relazione all’aspetto biomicroscopico della cornea ed a criteri tomografici in 3 stadi: edema corneale clinicamente evidente (gruppo1: 24 occhi), edema subclinico (gruppo 2: 34 occhi) ed assenza di edema (gruppo 3: 13 occhi). A 3 mesi dall’intervento erano misurati l’acuità visiva a distanza naturale (UDVA) e corretta (CDVA) secondo Snellen, il valore refrattivo sfero-equivalente e l’errore predittivo (PE) (differenza tra refrazione prevista ed ottenuta) nell’intero campione e nei 3 gruppi. Per il confronto tra UDVA e CDVA preoperatoria vs postoperatoria era utilizzato il Wilkoxon sum rank test. I test T e Kruskal Wallis erano utilizzati rispettivamente per il confronto dei dati con distribuzione continua e non parametrica, mentre il test del X2 per l’analisi delle variabili categoriche. Risultati: Prima dell’intervento lo spessore della cornea era in media significativamente maggiore (p<0,001) negli occhi del gruppo 1 (633,25), rispetto agli occhi dei gruppi 2 (569,35) e 3 ( 543,15). Dopo l’intervento l'UDVA e la CDVA aumentavano in media di 4 linee di Snellen nell’intero campione. La UDVA da 0,18±0,13 a 0,57±0,21 e la CDVA da 0,37±0,14 a 0,92±0,17 (p <0.001). I valori medi di UDVA e CDVA postoperatori non erano significativamente differenti nei 3 gruppi. La percentuale di occhi con UDVA ≥ 5/10 e ≥ 8/10 era rispettivamente del 66% e 26% nell’intero campione. Nel gruppo 3 la percentuale di occhi con UDVA ≥ 8/10 era inferiore (8%; <0.05) rispetto al gruppo 1 e 2 (rispettivamente 38% e 27%). Nell’intero campione la percentuale di occhi con CDVA ≥ 8/10 e ≥ 10/10 era rispettivamente del 92% e 56%. Nei gruppi 2 e 3 la percentuale di occhi con CDVA≥ 8/10 (rispettivamente 96% e 100%) era significativamente (p <0.05) superiore rispetto al gruppo 3 (66%). Il PE era ±0.50 D e ±1.0 D rispettivamente nel 41% e nell'80% degli occhi analizzati. Il PE era ±1.0 D in tutti gli occhi del gruppo 3 (100%), e tale percentuale era significativamente superiore a quella dei gruppi 1 e 2 (71% e 79%). Conclusioni. I risultati funzionali dopo intervento di DMEK combinato a chirurgia della cataratta sono eccellenti. In occhi con FECD non in stadio avanzato con l’intervento è possibile avere un recupero ottimale in una elevatissima proporzione di casi. In occhi con edema clinicamente evidente il recupero visivo è parziale in 1/3 dei casi. Inoltre la prevedibilità del risultato refrattivo postoperatorio aumenta quando l’intervento è effettuato in fase precoce.| File | Dimensione | Formato | |
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