Involuntary admissions (TSO) in Piedmont: prevalence rate and risk factors Objectives: the target of this experimental thesis is to determinate the prevalence of the involuntary admissions on the Piedmont's territory with secondary focusing on the risk factors associated with such a condition. Materials and methods: these thesis presents partial data coming from the study named ¿Psychiatric Interventions: about involuntary admissions and restraint. A multicentric study on the SPDC of the Piedmont Region¿. The examined sample regards data picked up by the CHR (Card of Hospital Resignation) and by the clinical folders of all the subjects (N = 3919) admitted consecutively in the period included between January 1 2016 and December 31 2016 close to 11 SPDC of the Piedmont Region. The subjects could introduce themselves in regime of voluntary admission (VA) or involuntary admission (IA). These clinical information has been noticed: regime and type of admission (IA/VA), date and hour of admission, socio-demographic characteristics, diagnosis of entry, manner of access, manner of resignation and duration of the admission in days. The socio-demographic and the clinical characteristics of the subjects have been represented like media and standard deviation (DS) for the continuous variables, while in terms of frequency and percentage as far as it regards the categorical variables. In order to analyse the differences of the socio-demographic and clinical characteristics between patients admitted in voluntary regime compared to the patients admitted in IA, we used the Pearson's 2 test with the Yates correction for the comparison of the categorical variables and the ANOVA test on the continuous variables. The value of statistical significance has been fixed to p < 0,05 (two tails). Results: of 3919 hospitalized patients, we found 337 (8,6 %) pts. with IA. To be checked into specific centres increases in a significant way the probability of being subjected to such an admission (p = 0,00001). We found that some socio-demographic and clinical characteristics could be a risk factor for IA. The increase of the age (p = 0,027), the male gender (p = 0,003), the single status (p = 0,036) and the unemployment status (p = 0,021) are some of the socio-demographic risk factors; the schizophrenia and the correlated features (p = 0,00001) and the maniacal episode (p = 0,002) represent the principal clinical risk factors for IA. The month of admission does not seem to influence the trend of the involuntary admissions (p = 0,759). The instruction level does not seem to correlate with the risk of being involuntary admitted. Conclusions: it would be necessary to widen the knowledge on the prevalence of IA and to investigate deeply the factors that influence the choice of such an admission; this knowledge applied to the clinic, might lead to reduce the lack of homogeneity at present hour. Mandatory is the evaluation of the risk that lets make prevention interventions. If a patient presents socio-demographic modifiable characteristics or clinical characteristics that are correlated to the IA, it is indispensable to take it into account and, where possibly, to intervene.
I Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) in Piemonte: prevalenza e fattori di rischio Obiettivi: lo scopo di questa tesi sperimentale è volto a rilevare la prevalenza dei Trattamenti Sanitari Obbligatori sul territorio piemontese con focalizzazione secondaria sui fattori di rischio associati a tale trattamento. Materiali e metodi: la tesi presenta i dati parziali dello studio ¿Interventi Psichiatrici: sul TSO e sulla contenzione fisica. Uno studio multicentrico sugli SPDC della Regione Piemonte¿. Il campione esaminato riguarda dati raccolti dalle SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera) e dalle cartelle cliniche di tutti i soggetti ricoverati consecutivamente nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2016 ed il 31 dicembre 2016 presso 11 SPDC della Regione Piemonte. I soggetti potevano afferire alla degenza sia in TSO che in regime di ricovero volontario (TSV). Sono state rilevate le seguenti informazioni cliniche: regime (RO/DH) e tipo di ricovero (TSO/TSV), data e ora di ricovero, caratteristiche socio-demografiche, diagnosi di ingresso, modalità di accesso, modalità di dimissione e durata del ricovero in giorni. Le caratteristiche socio-demografiche e cliniche dei soggetti sono state rappresentate come media e deviazione standard (DS) per le variabili continue, mentre in termini di frequenza e percentuale per quanto riguarda le variabili categoriali. Per analizzare le differenze delle caratteristiche socio- demografiche e cliniche tra pazienti ricoverati in regime volontario rispetto ai pazienti ricoverati in TSO, è stato utilizzato il test 2 di Pearson con la correzione di Yates per il confronto delle variabili categoriali ed il test ANOVA per le variabili continue. Il valore di significatività statistica è stato fissato a p < 0,05 (due code). Risultati: nel campione sono stati inclusi 3919 Ricoveri Ordinari (RO) totali di cui 337 (8,6%) in Trattamento Sanitario Obbligatorio. Essere ricoverati in determinati SPDC aumenta in modo significativo la probabilità di essere sottoposti a tale trattamento (p = 0,00001). Il mese di ingresso non sembra influire sull'andamento dei ricoveri coatti (p = 0,759). Il livello di istruzione non sembra correlare con il rischio di essere ricoverati in regime di obbligatorietà. L'aumento dell'età (p = 0,027), il genere maschile (p = 0,003), il celibato o nubilato (p = 0,036) e la disoccupazione (p = 0,021) sono alcuni dei fattori di rischio socio-demografici; la schizofrenia ed i disturbi correlati (p = 0,00001) e lo scompenso maniacale (p = 0,002) rappresentano i principali fattori di rischio clinici. Conclusioni: sarebbe necessario sia ampliare le conoscenze sulla prevalenza del Trattamento Sanitario Obbligatorio sia approfondire i fattori che influiscono sulla scelta di tale trattamento; queste conoscenze, applicate alla clinica, potrebbero portare a ridurre la disomogeneità tutt'ora presente. Fondamentale è la valutazione del rischio che permette di effettuare interventi di prevenzione. Se un paziente presenta delle caratteristiche socio-demografiche modificabili o delle caratteristiche cliniche che sono correlate al trattamento coatto, è indispensabile tenerne conto e, dove possibile, intervenire.
I Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) in Piemonte: prevalenza e fattori di rischio
SAJEVA, FRANCESCA ANNA
2017/2018
Abstract
I Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) in Piemonte: prevalenza e fattori di rischio Obiettivi: lo scopo di questa tesi sperimentale è volto a rilevare la prevalenza dei Trattamenti Sanitari Obbligatori sul territorio piemontese con focalizzazione secondaria sui fattori di rischio associati a tale trattamento. Materiali e metodi: la tesi presenta i dati parziali dello studio ¿Interventi Psichiatrici: sul TSO e sulla contenzione fisica. Uno studio multicentrico sugli SPDC della Regione Piemonte¿. Il campione esaminato riguarda dati raccolti dalle SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera) e dalle cartelle cliniche di tutti i soggetti ricoverati consecutivamente nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2016 ed il 31 dicembre 2016 presso 11 SPDC della Regione Piemonte. I soggetti potevano afferire alla degenza sia in TSO che in regime di ricovero volontario (TSV). Sono state rilevate le seguenti informazioni cliniche: regime (RO/DH) e tipo di ricovero (TSO/TSV), data e ora di ricovero, caratteristiche socio-demografiche, diagnosi di ingresso, modalità di accesso, modalità di dimissione e durata del ricovero in giorni. Le caratteristiche socio-demografiche e cliniche dei soggetti sono state rappresentate come media e deviazione standard (DS) per le variabili continue, mentre in termini di frequenza e percentuale per quanto riguarda le variabili categoriali. Per analizzare le differenze delle caratteristiche socio- demografiche e cliniche tra pazienti ricoverati in regime volontario rispetto ai pazienti ricoverati in TSO, è stato utilizzato il test 2 di Pearson con la correzione di Yates per il confronto delle variabili categoriali ed il test ANOVA per le variabili continue. Il valore di significatività statistica è stato fissato a p < 0,05 (due code). Risultati: nel campione sono stati inclusi 3919 Ricoveri Ordinari (RO) totali di cui 337 (8,6%) in Trattamento Sanitario Obbligatorio. Essere ricoverati in determinati SPDC aumenta in modo significativo la probabilità di essere sottoposti a tale trattamento (p = 0,00001). Il mese di ingresso non sembra influire sull'andamento dei ricoveri coatti (p = 0,759). Il livello di istruzione non sembra correlare con il rischio di essere ricoverati in regime di obbligatorietà. L'aumento dell'età (p = 0,027), il genere maschile (p = 0,003), il celibato o nubilato (p = 0,036) e la disoccupazione (p = 0,021) sono alcuni dei fattori di rischio socio-demografici; la schizofrenia ed i disturbi correlati (p = 0,00001) e lo scompenso maniacale (p = 0,002) rappresentano i principali fattori di rischio clinici. Conclusioni: sarebbe necessario sia ampliare le conoscenze sulla prevalenza del Trattamento Sanitario Obbligatorio sia approfondire i fattori che influiscono sulla scelta di tale trattamento; queste conoscenze, applicate alla clinica, potrebbero portare a ridurre la disomogeneità tutt'ora presente. Fondamentale è la valutazione del rischio che permette di effettuare interventi di prevenzione. Se un paziente presenta delle caratteristiche socio-demografiche modificabili o delle caratteristiche cliniche che sono correlate al trattamento coatto, è indispensabile tenerne conto e, dove possibile, intervenire.File | Dimensione | Formato | |
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