Study design: systematic review of the literature. Aims of the study: evaluation of the effectiveness of conservative exercise-based physiotherapy treatment in subjects with patellar tendinopathy and its effects on pain and function. Identifying the most effective exercise type, contraction mode, load intensity, time under tension and speed, providing guidance for clinical practice. Background: patellar tendinopathy is a chronic injury caused by functional overload characterized by the presence of load-related pain at the patellar tendon and loss of function. This condition is often found in high-impact sports for the extensor compartment of the knee, such as volleyball, basketball, track and field and soccer. Therapeutic exercise is the most scientifically proven treatment and is recommended as a first-line intervention. Recent studies have examined the effectiveness of different contraction modalities, but there is still no high-level evidence to indicate a protocol and the most appropriate type of contraction. In addition, the optimal dose (repetitions, sets, frequency and amount of loading) is still debated. Methods: bibliographic research was conducted between 04/22/2021 and 06/30/2021 on the following databases: PubMed, PEDro, CENTRAL, Scopus, and EMBASE. Randomized controlled trials (RCTs) and crossover RCTs that included participants diagnosed with patellar tendinopathy were selected. The intervention investigated was based on therapeutic exercise directed at pain management, recovery of function and strengthening of lower extremity muscles and included all types of muscle contraction. The comparison group was defined as any form of conservative treatment (standard rehabilitation or any form of exercise). The outcome measures analyzed were pain, function and muscle strength. For each study, methodological quality was assessed using the PEDro scale. Finally, a descriptive analysis of the data collected from the articles was performed. Results: of the 7 articles submitted for full-text reading, 5 were of sufficient methodological quality and therefore included in the systematic review. Regarding pain, all studies reported a significant reduction in its intensity. There appears to be no difference between isometric and isotonic exercise and it is unclear whether the effects are maintained even at 45 minutes distance. In addition, no differences were found between either long or short duration isometric contractions or between high and low-load training. Regarding function, significant improvements were noted following a load-based program and a progressive load-based program but no differences with the comparison group. Finally, significant improvements in muscle strength were observed following an isometric exercise program. Conclusion: qualitative analysis of the results concludes that therapeutic exercise is a valid option for subjects with patellar tendinopathy. In addition, the results suggest that it is not necessary to use excessively high loads or prolonged isometric contractions to improve clinical conditions and that the type of contraction is not the most important factor to consider. Finally, it should be specified that a progressive loading program induces significant effects in subjects not responding to previous treatment with qualitatively better satisfaction than an eccentric exercise-based program.
Disegno dello studio: revisione sistematica della letteratura. Obiettivi: valutazione dell’efficacia del trattamento conservativo fisioterapico basato sull’esercizio terapeutico nei soggetti affetti da tendinopatia rotulea e dei suoi effetti sul dolore e sulla funzionalità. Identificare tipologia di esercizio, modalità di contrazione, intensità del carico, tempo sotto tensione e velocità più efficaci fornendo indicazioni per la pratica clinica. Background: la tendinopatia rotulea, anche chiamata ginocchio del saltatore, è un infortunio a carattere cronico causato da sovraccarico funzionale caratterizzato da presenza di dolore carico-correlato a livello del tendine rotuleo e da perdita di funzionalità. Questa condizione si ritrova spesso negli sport ad alto impatto per il comparto estensore del ginocchio, come pallavolo, basket, atletica e calcio. L’esercizio terapeutico è il trattamento che gode di maggior evidenza scientifica ed è consigliato come intervento di prima linea. Recenti studi hanno vagliato l’efficacia di diverse modalità di contrazione, ma non sono ancora presenti evidenze di alto livello che indichino un protocollo e il tipo di contrazione più appropriato. Inoltre, la dose ottimale (ripetizioni, serie, frequenza e quantità di carico) è ancora dibattuta. Metodi di ricerca: tra il 22/04/2021 e il 30/06/2021 è stata condotta una ricerca bibliografica sulle seguenti banche dati: PubMed, PEDro, CENTRAL, Scopus ed EMBASE. Sono stati selezionati studi randomizzati controllati (RCT) e RCT con crossover che includessero partecipanti con diagnosi di tendinopatia rotulea. L’intervento indagato si basa sull’esercizio terapeutico diretto alla gestione del dolore, recupero della funzionalità e rinforzo dei muscoli dell’arto inferiore e comprende tutte le tipologie di contrazione muscolare. Il gruppo di confronto è stato inteso come qualsiasi forma di trattamento conservativo (riabilitazione standard o qualsiasi forma di esercizio). Le misure di outcome analizzate sono: dolore, funzionalità e forza muscolare. Per ogni studio è stata valutata la qualità metodologica utilizzando la PEDro scale. Infine, è stata effettuata un’analisi descrittiva dei dati raccolti dagli articoli. Risultati: dei 7 articoli sottoposti alla lettura del testo completo, 5 erano di sufficiente qualità metodologica e pertanto inclusi nella revisione sistematica. Per quanto riguarda il dolore tutti gli studi hanno riportato una riduzione significativa della sua intensità. Non sembrano esserci differenze tra l’esercizio isometrico e quello isotonico e non è chiaro se gli effetti siano mantenuti anche a 45 minuti di distanza. Inoltre, non sono state rilevate differenze né tra contrazioni isometriche di lunga e breve durata né tra un allenamento ad alto ed uno a basso carico. Riguardo la funzionalità, sono stati registrati miglioramenti significativi a seguito di un programma basato sul carico e uno sul carico progressivo ma nessuna differenza con il gruppo di confronto. Infine, si sono osservati miglioramenti significativi della forza muscolare a seguito di un programma di esercizio isometrico. Conclusioni: dall’analisi qualitativa dei risultati si conclude che l’esercizio terapeutico risulta una valida opzione per i soggetti affetti da tendinopatia rotulea. Inoltre, dai risultati si deduce che per migliorare le condizioni cliniche non sia necessario utilizzare carichi eccessivamente elevati o contrazioni isometriche prolungate e che la modalità di contrazione non è il fattore più importante da considerare. Infine, è bene specificare che un programma di carico progressivo induce effetti significativi nei soggetti non rispondenti a precedenti trattamenti con soddisfazione qualitativamente migliore rispetto ad un programma basato sull'esercizio eccentrico.
L'efficacia dell'esercizio terapeutico nella tendinopatia rotulea: una revisione sistematica della letteratura
BENECH, NICOLÒ
2020/2021
Abstract
Disegno dello studio: revisione sistematica della letteratura. Obiettivi: valutazione dell’efficacia del trattamento conservativo fisioterapico basato sull’esercizio terapeutico nei soggetti affetti da tendinopatia rotulea e dei suoi effetti sul dolore e sulla funzionalità. Identificare tipologia di esercizio, modalità di contrazione, intensità del carico, tempo sotto tensione e velocità più efficaci fornendo indicazioni per la pratica clinica. Background: la tendinopatia rotulea, anche chiamata ginocchio del saltatore, è un infortunio a carattere cronico causato da sovraccarico funzionale caratterizzato da presenza di dolore carico-correlato a livello del tendine rotuleo e da perdita di funzionalità. Questa condizione si ritrova spesso negli sport ad alto impatto per il comparto estensore del ginocchio, come pallavolo, basket, atletica e calcio. L’esercizio terapeutico è il trattamento che gode di maggior evidenza scientifica ed è consigliato come intervento di prima linea. Recenti studi hanno vagliato l’efficacia di diverse modalità di contrazione, ma non sono ancora presenti evidenze di alto livello che indichino un protocollo e il tipo di contrazione più appropriato. Inoltre, la dose ottimale (ripetizioni, serie, frequenza e quantità di carico) è ancora dibattuta. Metodi di ricerca: tra il 22/04/2021 e il 30/06/2021 è stata condotta una ricerca bibliografica sulle seguenti banche dati: PubMed, PEDro, CENTRAL, Scopus ed EMBASE. Sono stati selezionati studi randomizzati controllati (RCT) e RCT con crossover che includessero partecipanti con diagnosi di tendinopatia rotulea. L’intervento indagato si basa sull’esercizio terapeutico diretto alla gestione del dolore, recupero della funzionalità e rinforzo dei muscoli dell’arto inferiore e comprende tutte le tipologie di contrazione muscolare. Il gruppo di confronto è stato inteso come qualsiasi forma di trattamento conservativo (riabilitazione standard o qualsiasi forma di esercizio). Le misure di outcome analizzate sono: dolore, funzionalità e forza muscolare. Per ogni studio è stata valutata la qualità metodologica utilizzando la PEDro scale. Infine, è stata effettuata un’analisi descrittiva dei dati raccolti dagli articoli. Risultati: dei 7 articoli sottoposti alla lettura del testo completo, 5 erano di sufficiente qualità metodologica e pertanto inclusi nella revisione sistematica. Per quanto riguarda il dolore tutti gli studi hanno riportato una riduzione significativa della sua intensità. Non sembrano esserci differenze tra l’esercizio isometrico e quello isotonico e non è chiaro se gli effetti siano mantenuti anche a 45 minuti di distanza. Inoltre, non sono state rilevate differenze né tra contrazioni isometriche di lunga e breve durata né tra un allenamento ad alto ed uno a basso carico. Riguardo la funzionalità, sono stati registrati miglioramenti significativi a seguito di un programma basato sul carico e uno sul carico progressivo ma nessuna differenza con il gruppo di confronto. Infine, si sono osservati miglioramenti significativi della forza muscolare a seguito di un programma di esercizio isometrico. Conclusioni: dall’analisi qualitativa dei risultati si conclude che l’esercizio terapeutico risulta una valida opzione per i soggetti affetti da tendinopatia rotulea. Inoltre, dai risultati si deduce che per migliorare le condizioni cliniche non sia necessario utilizzare carichi eccessivamente elevati o contrazioni isometriche prolungate e che la modalità di contrazione non è il fattore più importante da considerare. Infine, è bene specificare che un programma di carico progressivo induce effetti significativi nei soggetti non rispondenti a precedenti trattamenti con soddisfazione qualitativamente migliore rispetto ad un programma basato sull'esercizio eccentrico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3742