Il presente lavoro esamina il percorso temporale e giurisprudenziale degli istituti della separazione e del divorzio, sulla base delle varie riforme introdotte. L’analisi parte da un’introduzione storica sul concetto di famiglia quale ‘società naturale’ di impostazione gerarchica, e sul suo fondamento, il matrimonio, caratterizzato da un’indissolubilità a seguito dell’avvento del Cristianesimo. Nel 1948, con l’introduzione della Costituzione venne sancito il principio di uguaglianza morale e materiale dei coniugi determinando il venir meno della concezione di indissolubilità del matrimonio e prevedendo, come unico rimedio idoneo a tale fallimento, la separazione personale. Bisognerà attendere il 1970 affinché venga approvata in Italia la legge sul divorzio, determinando la cessazione definitiva della comunione legale tra i coniugi e la conseguenza dell’affermarsi del modello familiare di stampo individualistico. Nei capitoli successivi il lavoro esamina il rapporto tra la separazione personale e il divorzio anche alla luce della nuova riforma del diritto di famiglia, nel 1975, e della riforma del divorzio, nel 1987. Tali interventi non hanno dettato parole definitive e, a circa quaranta anni di distanza, sono intervenute nuove leggi in materia di diritto di famiglia, determinando il passaggio da ‘famiglia’ a ‘famiglie’ e nelle quali, a differenza del passato, il matrimonio non è sempre il presupposto. In particolare, il lavoro si concentra sulla legge in tema di negoziazione assistita, che istituisce due nuove forme stragiudiziali di risoluzione delle controversie matrimoniali e sulla legge sul cd ‘divorzio breve’, che riduce il tempo necessario per ottenere il divorzio. Per ultimo, recentemente, è stata attuata una nuova riforma, la cd Legge Cartabia, la quale, tra i vari interventi, ha adottato misure urgenti in materia di diritti dei singoli e della famiglia.

Dall'indissolubilità del matrimonio al d.lgs. 150/2022 cd. Legge Cartabia: il percorso temporale e giurisprudenziale degli istituti della separazione e del divorzio

NANNETTI, CHIARA
2023/2024

Abstract

Il presente lavoro esamina il percorso temporale e giurisprudenziale degli istituti della separazione e del divorzio, sulla base delle varie riforme introdotte. L’analisi parte da un’introduzione storica sul concetto di famiglia quale ‘società naturale’ di impostazione gerarchica, e sul suo fondamento, il matrimonio, caratterizzato da un’indissolubilità a seguito dell’avvento del Cristianesimo. Nel 1948, con l’introduzione della Costituzione venne sancito il principio di uguaglianza morale e materiale dei coniugi determinando il venir meno della concezione di indissolubilità del matrimonio e prevedendo, come unico rimedio idoneo a tale fallimento, la separazione personale. Bisognerà attendere il 1970 affinché venga approvata in Italia la legge sul divorzio, determinando la cessazione definitiva della comunione legale tra i coniugi e la conseguenza dell’affermarsi del modello familiare di stampo individualistico. Nei capitoli successivi il lavoro esamina il rapporto tra la separazione personale e il divorzio anche alla luce della nuova riforma del diritto di famiglia, nel 1975, e della riforma del divorzio, nel 1987. Tali interventi non hanno dettato parole definitive e, a circa quaranta anni di distanza, sono intervenute nuove leggi in materia di diritto di famiglia, determinando il passaggio da ‘famiglia’ a ‘famiglie’ e nelle quali, a differenza del passato, il matrimonio non è sempre il presupposto. In particolare, il lavoro si concentra sulla legge in tema di negoziazione assistita, che istituisce due nuove forme stragiudiziali di risoluzione delle controversie matrimoniali e sulla legge sul cd ‘divorzio breve’, che riduce il tempo necessario per ottenere il divorzio. Per ultimo, recentemente, è stata attuata una nuova riforma, la cd Legge Cartabia, la quale, tra i vari interventi, ha adottato misure urgenti in materia di diritti dei singoli e della famiglia.
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