Come i bambini percepiscono la disabilità: le idee spontanee raccolte in una scuola primaria

Il presente lavoro di tesi intende verificare se e quali pregiudizi siano presenti nelle menti dei bambini della scuola primaria rispetto alla complessa tematica della disabilità. Il quadro teorico in cui si inserisce questa ricerca fa riferimento, nel primo capitolo, alla percezione e al trattamento delle persone con disabilità nel corso dei secoli a partire dalle antiche civiltà greche e romane, per passare poi dal Medioevo, dal XVI e XVII secolo, fino ad arrivare alla svolta nel Settecento con l’Illuminismo. Il secondo capitolo invece si concentra sui cambiamenti di paradigma avvenuto più recentemente tra Ottocento e Novecento, partendo dalla nascita della Pedagogia Speciale con la centrale esperienza di Jean Marc Gaspard Itard, per poi analizzare il lavoro di altri studiosi e pedagogisti che hanno dato un forte contributo allo sviluppo degli studi di questa disciplina, in particolare, Edouard Séguin, Sante De Sanctis, Ovide Decroly e Giuseppe Ferruccio Montesano. In questo secondo capitolo si fa anche riferimento ai primi tentativi di educazione delle persone con disabilità quindi ai primi Istituti e Scuole speciali. Il terzo capitolo propone invece un excursus storico della normativa di riferimento che ha riguardato, accompagnato e tutelato le persone con disabilità, a partire dalla Riforma Gentile del 1923 fino ad arrivare alla Legge della “Buona Scuola” del 2015 per chiarire e comprendere il lento e progressivo passaggio che dall’esclusione ha portato all’integrazione e poi all’inclusione. In ultimo, il quarto capitolo fa riferimento alla sperimentazione svolta insieme a due classi di una scuola primaria di Torino, precisamente una seconda e una quinta, dove sono state proposte diverse attività, momenti di confronto e un questionario, in venti ore circa, al fine di indagare le idee spontanee e i pregiudizi dei bambini sulle persone con disabilità e arricchire il loro bagaglio culturale rispetto al mondo della disabilità.