Nel presente lavoro vengono esaminati gli istituti, di diritto italiano, delle azioni a voto plurimo e delle azioni con diritto di voto maggiorato, così come introdotti nel 2014 e riformati nel 2024 dal recente intervento legislativo (L. 5 marzo 2024, n. 21, c.d. “Legge Capitali”). In una prima analisi, di carattere storico, si è voluto risalire alle origini del principio di proporzionalità tra rischio e potere nella società per azioni, quale “appendice” del maggior principio capitalistico, al fine di poter segnalare, successivamente, le conseguenze che l’introduzione del voto multiplo ha avuto su tale regola. In seguito, si è dedicata attenzione alla disciplina degli istituti delle azioni a voto plurimo, regolate dal Codice civile al comma 4 dell’art. 2351 e delle azioni con diritto di voto maggiorato, regolate dal T.U.F. (D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58) all’articolo 127-quinquies. Infine, considerati gli effetti del voto multiplo sull’ordinamento “speciale” dei Mercati finanziari, si è voluto offrire un’analisi delle nuove discipline delle “partecipazioni rilevanti” e della “offerta pubblica di acquisto obbligatoria”. In conclusione e diversamente dall’indirizzo (maggioritario) assunto dalla dottrina, si è sostenuto il non definitivo tramonto, nell’ordinamento della moderna società per azioni e per effetto della sola introduzione del voto multiplo, del principio di proporzionalità tra rischio e potere (c.d. one share – one vote principle).
Il tramonto del principio un'azione - un voto: azioni a voto plurimo e azioni a voto maggiorato
BIANCO, STEFANO
2023/2024
Abstract
Nel presente lavoro vengono esaminati gli istituti, di diritto italiano, delle azioni a voto plurimo e delle azioni con diritto di voto maggiorato, così come introdotti nel 2014 e riformati nel 2024 dal recente intervento legislativo (L. 5 marzo 2024, n. 21, c.d. “Legge Capitali”). In una prima analisi, di carattere storico, si è voluto risalire alle origini del principio di proporzionalità tra rischio e potere nella società per azioni, quale “appendice” del maggior principio capitalistico, al fine di poter segnalare, successivamente, le conseguenze che l’introduzione del voto multiplo ha avuto su tale regola. In seguito, si è dedicata attenzione alla disciplina degli istituti delle azioni a voto plurimo, regolate dal Codice civile al comma 4 dell’art. 2351 e delle azioni con diritto di voto maggiorato, regolate dal T.U.F. (D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58) all’articolo 127-quinquies. Infine, considerati gli effetti del voto multiplo sull’ordinamento “speciale” dei Mercati finanziari, si è voluto offrire un’analisi delle nuove discipline delle “partecipazioni rilevanti” e della “offerta pubblica di acquisto obbligatoria”. In conclusione e diversamente dall’indirizzo (maggioritario) assunto dalla dottrina, si è sostenuto il non definitivo tramonto, nell’ordinamento della moderna società per azioni e per effetto della sola introduzione del voto multiplo, del principio di proporzionalità tra rischio e potere (c.d. one share – one vote principle).File | Dimensione | Formato | |
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