This paper aims to examine what the school institution teaches outside the classroom in an inclusive perspective that seeks to combine the implicit and the explicit. It begins with the definition of the curriculum as a set of learning paths organized by a school, with roots in America in the early twentieth century. In Italy, the curriculum emerged in the 1960s as part of a renewal of post-World War II scholastic culture, evolving through models such as the goal model, the procedural model, and the research-centered model. Subsequently, the changes in the Italian school system are examined, from the Gentile and Gelmini reforms to the National Indications 2012, New Scenarios 2018 and Agenda 2030, which serve as guidelines for a modern curriculum. It then discusses inclusion in primary school, stressing the importance of promoting equality and social cohesion for all individuals, regardless of their characteristics. Concepts such as the Personalized Educational Plan (PDP) and the Individualized Educational Plan (PEI) are explored, along with theories and methodologies for an inclusive curriculum design such as Universal Design for Learning. Educational strategies such as cooperative learning and learning by discovery are also examined to foster inclusive learning for all students. The main focus is on the curriculum hidden in an inclusive perspective, dealing with values, behaviors and norms implicitly transmitted to students. It highlights the crucial role of the teacher in influencing the hidden curriculum with their own behavior in the classroom and the importance of the learning environment in the design of activities. It stresses the need to integrate the implicit and explicit curriculum in the design of teaching activities, taking into account not only educational objectives but also social and behavioural ones. Finally, diversity, gender differences, affectivity education, racism, bullying, and cyberbullying are discussed, along with suggestions on how to tackle and prevent these phenomena at school. Finally, two interviews conducted on teachers and students of a primary school are presented, which reveal an awareness of the existence of the hidden curriculum, but also a lack of integration with the explicit curriculum and teaching. Students recognize the transmission of this information by teachers and are able to process critical thoughts about it.

Questo elaborato si propone di esaminare cosa l'istituzione scolastica insegni al di fuori delle aule scolastiche in un'ottica inclusiva che cerca di unire l'implicito e l'esplicito. Si inizia con la definizione del curricolo come insieme di percorsi di apprendimento organizzati da una scuola, con radici in America nei primi del Novecento. In Italia, il curricolo è emerso negli anni '60 come parte di un rinnovamento della cultura scolastica post-seconda guerra mondiale, evolvendo attraverso modelli come il modello per obiettivi, il modello procedurale e il modello centrato sulla ricerca. Successivamente, vengono esaminati i cambiamenti nel sistema scolastico italiano dalle riforme Gentile e Gelmini alle Indicazioni Nazionali 2012, Nuovi Scenari 2018 e Agenda 2030, che fungono da linee guida per un curricolo moderno. Si discute poi dell'inclusione nella scuola primaria, sottolineando l'importanza di promuovere l'uguaglianza e la coesione sociale per tutti gli individui, indipendentemente dalle loro caratteristiche. Si esplorano concetti come il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI), insieme a teorie e metodologie per una progettazione inclusiva del curricolo come l'Universal Design for Learning. Vengono anche esaminate strategie didattiche come il cooperative learning e l'apprendimento per scoperta per favorire un apprendimento inclusivo per tutti gli studenti. Il focus principale è sul curricolo nascosto in una prospettiva inclusiva, che tratta di valori, comportamenti e norme trasmesse implicitamente agli studenti. Si evidenzia il ruolo cruciale del docente nell'influenzare il curricolo nascosto con il proprio comportamento in classe e l'importanza dell'ambiente di apprendimento nella progettazione delle attività. Si sottolinea la necessità di integrare il curricolo implicito ed esplicito nella progettazione delle attività didattiche, prendendo in considerazione non solo gli obiettivi didattici ma anche quelli sociali e comportamentali. Infine, vengono discusse diversità, differenze di genere, educazione all'affettività, razzismo, bullismo e cyberbullismo, insieme a suggerimenti su come affrontare e prevenire questi fenomeni a scuola. Infine, vengono presentate due interviste condotte su insegnanti e studenti di una scuola primaria, che rivelano una consapevolezza dell'esistenza del curricolo nascosto, ma anche una mancanza di integrazione con il curricolo esplicito e la didattica. Gli studenti riconoscono la trasmissione di queste informazioni da parte degli insegnanti e sono in grado di elaborare pensieri critici al riguardo.

La scuola nascosta. Tra l'implicito e l'esplicito nella scuola primaria.

FIORE, GIORGIA
2023/2024

Abstract

Questo elaborato si propone di esaminare cosa l'istituzione scolastica insegni al di fuori delle aule scolastiche in un'ottica inclusiva che cerca di unire l'implicito e l'esplicito. Si inizia con la definizione del curricolo come insieme di percorsi di apprendimento organizzati da una scuola, con radici in America nei primi del Novecento. In Italia, il curricolo è emerso negli anni '60 come parte di un rinnovamento della cultura scolastica post-seconda guerra mondiale, evolvendo attraverso modelli come il modello per obiettivi, il modello procedurale e il modello centrato sulla ricerca. Successivamente, vengono esaminati i cambiamenti nel sistema scolastico italiano dalle riforme Gentile e Gelmini alle Indicazioni Nazionali 2012, Nuovi Scenari 2018 e Agenda 2030, che fungono da linee guida per un curricolo moderno. Si discute poi dell'inclusione nella scuola primaria, sottolineando l'importanza di promuovere l'uguaglianza e la coesione sociale per tutti gli individui, indipendentemente dalle loro caratteristiche. Si esplorano concetti come il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI), insieme a teorie e metodologie per una progettazione inclusiva del curricolo come l'Universal Design for Learning. Vengono anche esaminate strategie didattiche come il cooperative learning e l'apprendimento per scoperta per favorire un apprendimento inclusivo per tutti gli studenti. Il focus principale è sul curricolo nascosto in una prospettiva inclusiva, che tratta di valori, comportamenti e norme trasmesse implicitamente agli studenti. Si evidenzia il ruolo cruciale del docente nell'influenzare il curricolo nascosto con il proprio comportamento in classe e l'importanza dell'ambiente di apprendimento nella progettazione delle attività. Si sottolinea la necessità di integrare il curricolo implicito ed esplicito nella progettazione delle attività didattiche, prendendo in considerazione non solo gli obiettivi didattici ma anche quelli sociali e comportamentali. Infine, vengono discusse diversità, differenze di genere, educazione all'affettività, razzismo, bullismo e cyberbullismo, insieme a suggerimenti su come affrontare e prevenire questi fenomeni a scuola. Infine, vengono presentate due interviste condotte su insegnanti e studenti di una scuola primaria, che rivelano una consapevolezza dell'esistenza del curricolo nascosto, ma anche una mancanza di integrazione con il curricolo esplicito e la didattica. Gli studenti riconoscono la trasmissione di queste informazioni da parte degli insegnanti e sono in grado di elaborare pensieri critici al riguardo.
ITA
This paper aims to examine what the school institution teaches outside the classroom in an inclusive perspective that seeks to combine the implicit and the explicit. It begins with the definition of the curriculum as a set of learning paths organized by a school, with roots in America in the early twentieth century. In Italy, the curriculum emerged in the 1960s as part of a renewal of post-World War II scholastic culture, evolving through models such as the goal model, the procedural model, and the research-centered model. Subsequently, the changes in the Italian school system are examined, from the Gentile and Gelmini reforms to the National Indications 2012, New Scenarios 2018 and Agenda 2030, which serve as guidelines for a modern curriculum. It then discusses inclusion in primary school, stressing the importance of promoting equality and social cohesion for all individuals, regardless of their characteristics. Concepts such as the Personalized Educational Plan (PDP) and the Individualized Educational Plan (PEI) are explored, along with theories and methodologies for an inclusive curriculum design such as Universal Design for Learning. Educational strategies such as cooperative learning and learning by discovery are also examined to foster inclusive learning for all students. The main focus is on the curriculum hidden in an inclusive perspective, dealing with values, behaviors and norms implicitly transmitted to students. It highlights the crucial role of the teacher in influencing the hidden curriculum with their own behavior in the classroom and the importance of the learning environment in the design of activities. It stresses the need to integrate the implicit and explicit curriculum in the design of teaching activities, taking into account not only educational objectives but also social and behavioural ones. Finally, diversity, gender differences, affectivity education, racism, bullying, and cyberbullying are discussed, along with suggestions on how to tackle and prevent these phenomena at school. Finally, two interviews conducted on teachers and students of a primary school are presented, which reveal an awareness of the existence of the hidden curriculum, but also a lack of integration with the explicit curriculum and teaching. Students recognize the transmission of this information by teachers and are able to process critical thoughts about it.
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