The following paper aims to establish and identify the priority criteria for planning future supervisory activities, as well as any methodological approaches, to be applied in order to contain or reduce the number of accidents that occur each year in the Textile sector. Clothing (T / A). The work carried out first required a detailed analysis of national accident data, which was followed by further analyzes of the same data at a regional and local level. It was necessary to monitor the trend of accidents in this sector, before tracing a targeted supervisory intervention. The analysis has, in fact, made it possible to identify at the territorial level, the main priority criteria to be taken into consideration in the planning of the supervisory activities referred to the T / A sector of the area of the district in question, therefore it has made it possible to outline a "targeted project" that also provides for the direct involvement of businesses and social partners, in order to foster a positive synergy that increases health and safety in the workplace. The work carried out has made it possible to develop a targeted project, addressed to two central supply chains of the T / A sector, Spinning and Weaving, which involves the Prevention Department not only in the supervisory activities but provides for a real prevention intervention, to create a lasting collaboration with companies. This activity is aimed at removing the most frequent causes from which the accident arose, but also, as anticipated, at the proactive involvement of entrepreneurs in the sector and social partners. The improvement of working conditions cannot be delegated only to supervisory activities, but true prevention is built upstream of the system, since the mere application of the regulatory provisions in the form of sanctions does not guarantee results in the long term, therefore it was decided to both the path of strengthening and rationalizing the inspection action, and that of promoting the pure prevention activity, which also passes through the dissemination of knowledge and information, on key principles of the legislation and technical aspects, of the directly concerned.
Il seguente elaborato ha lo scopo di stabilire ed indentificare i criteri di priorità per la pianificazione delle future attività di vigilanza, nonché degli eventuali approcci metodologici, da applicare al fine di contenere o ridurre il numero di infortuni che si verificano ogni anno nel settore Tessile-Abbigliamento (T/A). Il lavoro svolto ha richiesto in prima battuta l’analisi dettagliata dei dati infortunistici nazionali, a questa sono seguite ulteriori analisi degli stessi dati a livello regionale e locale. È stato necessario monitorare l’andamento degli infortuni in tale comparto, prima di tracciare un intervento di vigilanza mirato. L’analisi ha, infatti, permesso di individuare a livello territoriale, i principali criteri di priorità da tenere in considerazione nell’ambito della pianificazione delle attività di vigilanza riferite al comparto T/A dell’area del distretto in esame, pertanto ha permesso di delineare un “progetto mirato” che preveda anche il coinvolgimento diretto delle imprese e delle parti sociali, allo scopo di favorire una sinergia positiva che accresca la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il lavoro svolto ha permesso di elaborare un progetto mirato, indirizzato a due filiere centrali del comparto T/A, Filatura e Tessitura, che coinvolge il Dipartimento di Prevenzione non solo nelle attività di vigilanza ma prevede un vero e proprio intervento di prevenzione, che mira a creare una collaborazione duratura con le aziende. Tale attività è volta alla rimozione delle cause più frequenti da cui è scaturito l’infortunio, ma anche, così come anticipato, al coinvolgimento proattivo degli imprenditori del settore e delle parti sociali. Il miglioramento delle condizioni di lavoro non può essere demandato solo alle attività di vigilanza, ma la vera prevenzione si costruisce a monte del sistema, poiché la mera applicazione del dettato normativo sotto forma esclusivamente sanzionatoria non garantisce risultati nel lungo termine, pertanto si è scelto di percorrere sia la strada del rafforzamento e della razionalizzazione dell’azione ispettiva, sia quella di promozione della pura attività di prevenzione, che passa anche attraverso la diffusione di conoscenza e dall’informazione, su principi cardine della normativa e aspetti tecnici, dei diretti interessati.
Rischi emergenti nel comparto tessile: analisi dei flussi infortunistici e definizione delle priorità d’intervento in vigilanza
DI GANGI, SALVATORE
2019/2020
Abstract
Il seguente elaborato ha lo scopo di stabilire ed indentificare i criteri di priorità per la pianificazione delle future attività di vigilanza, nonché degli eventuali approcci metodologici, da applicare al fine di contenere o ridurre il numero di infortuni che si verificano ogni anno nel settore Tessile-Abbigliamento (T/A). Il lavoro svolto ha richiesto in prima battuta l’analisi dettagliata dei dati infortunistici nazionali, a questa sono seguite ulteriori analisi degli stessi dati a livello regionale e locale. È stato necessario monitorare l’andamento degli infortuni in tale comparto, prima di tracciare un intervento di vigilanza mirato. L’analisi ha, infatti, permesso di individuare a livello territoriale, i principali criteri di priorità da tenere in considerazione nell’ambito della pianificazione delle attività di vigilanza riferite al comparto T/A dell’area del distretto in esame, pertanto ha permesso di delineare un “progetto mirato” che preveda anche il coinvolgimento diretto delle imprese e delle parti sociali, allo scopo di favorire una sinergia positiva che accresca la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il lavoro svolto ha permesso di elaborare un progetto mirato, indirizzato a due filiere centrali del comparto T/A, Filatura e Tessitura, che coinvolge il Dipartimento di Prevenzione non solo nelle attività di vigilanza ma prevede un vero e proprio intervento di prevenzione, che mira a creare una collaborazione duratura con le aziende. Tale attività è volta alla rimozione delle cause più frequenti da cui è scaturito l’infortunio, ma anche, così come anticipato, al coinvolgimento proattivo degli imprenditori del settore e delle parti sociali. Il miglioramento delle condizioni di lavoro non può essere demandato solo alle attività di vigilanza, ma la vera prevenzione si costruisce a monte del sistema, poiché la mera applicazione del dettato normativo sotto forma esclusivamente sanzionatoria non garantisce risultati nel lungo termine, pertanto si è scelto di percorrere sia la strada del rafforzamento e della razionalizzazione dell’azione ispettiva, sia quella di promozione della pura attività di prevenzione, che passa anche attraverso la diffusione di conoscenza e dall’informazione, su principi cardine della normativa e aspetti tecnici, dei diretti interessati.File | Dimensione | Formato | |
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