The global health emergency associated with the SARS-CoV-2 virus pandemic necessarily led to rigid containment measures being taken to halt spreading. These included the suspension of numerous social activities and the closure of non-essential business activities . One of the first measures taken was the closure of all educational institutions. This decision was shared with many other countries and was taken due to dire necessity, reflecting the seriousness of the emergency situation. Nonetheless, it affected the everyday routine for 1.5 billion of students, their teachers and, consequently, society as a whole. The following phase witnessed a relaxation of restrictive measures in numerous European countries, including Italy and it was decided to close the academic year 2019-2020 adopting online teaching. This most likely contributed to the limitation of the contagion due to social interactions. This can be observed in the data published by the COVID-19 integrated surveillance system (sistema di sorveglianza integrato COVID-19) coordinated by the Italian National Institute of Health (Istituto Superiore di Sanità) which, as from 23rd March, 2020, evidenced a stable infection curve followed by a gradual drop in the number of new cases. However, educations depends on social interaction social interaction and education typically takes place in small social units, namely, through face-to-face interactions in which the participants mutually perceive each other. Indeed, the interruption of regular classes and the prolonged lockdown has substantial effects beyond education and included, psychological and health consequences. Therefore, it became imperative to reopen educational institutions with the use of “traditional” face-to face tutoring . However, this step necessitated balancing a series of complex issues, including the safety, emotional wellbeing of students and teachers and quality of educational processes in a wide framework of constitutional rights covering education and health. Indeed, education is not only a fundamental human right. It is an enabling right with direct impact on the realization of all other human rights. The data presented herein details the containment plan and adopted and emergency measures taken in an Italian high school in Torino, northern Italy ( institute IPSIA “D. Birago), in an effort to guarantee face-to- face educational activities at the beginning of the academic year 2020-2021. This plan was based on t epidemiological state and scientific knowledge available at the end of August, 2020. As the measures described are specific to the high school in question , i.e ., IPSIA "D.Birago", a direct carry over to other realities, at various educational levels, is difficult. However, the epidemiological analysis and the legislative elements, along with the underlying process that led to the measures taken are general enough to be potentially extended to other educational entities.
L’emergenza sanitaria globale derivante dal dilagare della pandemia dovuta al virus SARS-CoV-2 ha reso strettamente necessaria l’adozione di importanti azioni di contenimento, le quali hanno implicato la sospensione temporanea di numerose attività lavorative e sociali. Uno dei primi interventi adottati ha previsto l’interruzione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Tale decisione, condivisa a livello internazionale e scaturita da una situazione di assoluta ed inderogabile necessità, ha impattato sulla quotidianità di circa 1,5 miliardi di studenti, degli insegnanti e, conseguentemente, della società. Durante la successiva fase di mitigazione delle misure contenitive molti Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno deciso di concludere l’anno scolastico attraverso lo strumento della didattica a distanza. Questa scelta ha in parte contribuito a limitare il rischio di contagio dovuto al contatto e ai rapporti sociali, come dimostrato dal sistema di sorveglianza integrato COVID-19 il quale, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 23 marzo 2020 ha registrato una stabilizzazione seguita da una progressiva diminuzione dei nuovi casi. Tuttavia, l’elemento fondante del sistema scolastico ed educativo è rappresentato proprio dall’aggregazione sociale, e la sospensione delle attività scolastiche in presenza, seguita da mesi di isolamento, ha avuto su tutti gli allievi conseguenze educative, psicologiche e sanitarie non trascurabili, tali da rendere la ripresa delle attività scolastiche in presenza assolutamente necessaria. Ciò può avvenire solo rispettando un complesso equilibrio tra sicurezza legata al contenimento del rischio del contagio, benessere socio emotivo di studenti e lavoratori, e qualità dei contesti e dei processi di apprendimento, in un’ottica di rispetto dei diritti costituzionali relativi all’istruzione e alla salute. Il presente elaborato illustra le proposte di contenimento e le eventuali misure di emergenza attuate presso l’IPSIA “D. Birago” della città di Torino, ed è stato redatto per consentire l’avvio dell’anno scolastico 2020-21 con modalità in presenza, alla luce della situazione epidemiologia e delle conoscenze scientifiche maturate fino alla fine del mese di Agosto. Le misure predisposte riguardano lo specifico contesto di applicazione, e per tale motivo non possono essere generalizzate a tutte scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia, l’analisi della situazione epidemiologica, della normativa e della documentazione di riferimento, unitamente al processo che ha portato alla definizione di tali misure, sono di carattere generale e per questo motivo potenzialmente estendibili ad istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Covid-19 e scuola: le misure di emergenza e le proposte di contenimento in una scuola secondaria di secondo grado
ARMATO, FRANCESCO
2019/2020
Abstract
L’emergenza sanitaria globale derivante dal dilagare della pandemia dovuta al virus SARS-CoV-2 ha reso strettamente necessaria l’adozione di importanti azioni di contenimento, le quali hanno implicato la sospensione temporanea di numerose attività lavorative e sociali. Uno dei primi interventi adottati ha previsto l’interruzione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Tale decisione, condivisa a livello internazionale e scaturita da una situazione di assoluta ed inderogabile necessità, ha impattato sulla quotidianità di circa 1,5 miliardi di studenti, degli insegnanti e, conseguentemente, della società. Durante la successiva fase di mitigazione delle misure contenitive molti Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno deciso di concludere l’anno scolastico attraverso lo strumento della didattica a distanza. Questa scelta ha in parte contribuito a limitare il rischio di contagio dovuto al contatto e ai rapporti sociali, come dimostrato dal sistema di sorveglianza integrato COVID-19 il quale, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 23 marzo 2020 ha registrato una stabilizzazione seguita da una progressiva diminuzione dei nuovi casi. Tuttavia, l’elemento fondante del sistema scolastico ed educativo è rappresentato proprio dall’aggregazione sociale, e la sospensione delle attività scolastiche in presenza, seguita da mesi di isolamento, ha avuto su tutti gli allievi conseguenze educative, psicologiche e sanitarie non trascurabili, tali da rendere la ripresa delle attività scolastiche in presenza assolutamente necessaria. Ciò può avvenire solo rispettando un complesso equilibrio tra sicurezza legata al contenimento del rischio del contagio, benessere socio emotivo di studenti e lavoratori, e qualità dei contesti e dei processi di apprendimento, in un’ottica di rispetto dei diritti costituzionali relativi all’istruzione e alla salute. Il presente elaborato illustra le proposte di contenimento e le eventuali misure di emergenza attuate presso l’IPSIA “D. Birago” della città di Torino, ed è stato redatto per consentire l’avvio dell’anno scolastico 2020-21 con modalità in presenza, alla luce della situazione epidemiologia e delle conoscenze scientifiche maturate fino alla fine del mese di Agosto. Le misure predisposte riguardano lo specifico contesto di applicazione, e per tale motivo non possono essere generalizzate a tutte scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia, l’analisi della situazione epidemiologica, della normativa e della documentazione di riferimento, unitamente al processo che ha portato alla definizione di tali misure, sono di carattere generale e per questo motivo potenzialmente estendibili ad istituti scolastici di ogni ordine e grado.File | Dimensione | Formato | |
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