The use of cell phones has rapidly expanded and increased over the past decade. According to the International Telecommunications Union, the number of mobile phone users over the past decade increased to a total of 7 billion users worldwide in 2014. 2019 ended with 7.9 billion Sims worldwide. Mobile phone users are exposed to radio frequency electromagnetic fields. This exposure has been associated with a growing concern about the potential carcinogenic effects of exposure to EMFs emitted by cell phones, which has grown in parallel with increased use, particularly regarding a potential increased risk of brain tumors. In 2011, the International Agency for Research on Cancer (IARC) and a committee of the World Health Organization, appointed an expert working group to review all available evidence on cell phone use. The working group classified cell phone use as "possibly carcinogenic to humans"(category 2b). The Turin Court of Appeal ruling No. 721/2017, condemned INAIL to compensate an occupational disease to a worker who became ill with acoustic neurinoma by linking it to work-related cell phone use. This shows that it is necessary to identify, assess and manage this risk. The above judgment was also supported by the study "interphone" which shows the increased risk of gliomas and neurinomas with increasing cumulative dose of exposure to EMF. In my thesis project I therefore decided to design a training course aimed at professionals who may be exposed to this risk because they use the phone for more than two hours a day. The course aims to raise awareness of this risk, so that they adopt behaviors aimed at reducing exposure to electromagnetic fields. In addition, I then developed a questionnaire to survey the level of knowledge of these risks because the use of cell phones nowadays is a reality that involves the whole population. The questionnaire showed that most of the population interviewed expressed a strong interest in being informed and trained on the correct way to use the phone and the risks associated with improper use. I then devised as a further measure of management of this risk, an 'application that collects the total time spent in different modes of use of the device. In addition, the data obtained from the application could be used as the basis of a calculation to provide an indication of the user's exposure. I also came up with guidelines/procedures that could be applied in workplaces in order to reduce this risk. The project initially started with the goal of training workers exposed to this type of specific risk. Subsequently, after a more in-depth study of the situation, I decided to broaden the target audience by including the general population in my project to raise awareness of the proper use of cell phones and the risks associated with the use of such equipment. In conclusion, this project can be recognized as a suitable means of informing the general population, but also as a professional training aimed at exposed workers.

L'uso dei telefoni cellulari si è rapidamente ampliato ed è aumentato nell'ultimo decennio. Secondo l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, il numero di utenti di telefonia mobile nell'ultimo decennio è aumentato fino a raggiungere un totale di 7 miliardi di utenti in tutto il mondo nel 2014. Il 2019 si è chiuso con 7,9 miliardi di Sim nel mondo. Gli utenti di telefonia mobile sono esposti ai campi elettromagnetici a radiofrequenza. Tale esposizione è stata associata a una crescente preoccupazione per i potenziali effetti cancerogeni dell'esposizione ai campi elettromagnetici emessi dai telefoni cellulari, che è cresciuta parallelamente all'aumento dell'utilizzo, in particolare per quanto riguarda un potenziale aumento del rischio di tumori al cervello. Nel 2011, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) e una commissione dell'Organizzazione mondiale della sanità, hanno nominato un gruppo di lavoro esperto per esaminare tutte le prove disponibili sull'uso dei telefoni cellulari. Il gruppo di lavoro ha classificato l'uso del telefono cellulare come "possibilmente cancerogeno per l'uomo"(categoria 2b). La sentenza d’appello del tribunale di Torino n° 721/2017, ha condannato l’INAIL ad indennizzare la malattia professionale ad un lavoratore ammalatosi di neurinoma dell’acustico collegandolo all’utilizzo lavorativo del cellulare. Questo dimostra che bisogna identificare, valutare e gestire tale rischio. La sentenza sopracitata è stata anche supportata dallo studio “interphone” il quale evidenzia l’aumento del rischio di gliomi e neurinomi con l’aumentare della dose cumulativa di esposizione a CEM. Nel mio progetto di tesi ho quindi deciso di progettare un corso di formazione rivolto alle figure professionali che possono essere esposte a tale rischio in quanto usano il telefono per più di due ore al giorno. Il corso ha l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti sul presente rischio, in modo tale che adottino comportamenti rivolti a ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici. Inoltre ho poi sviluppato un questionario che sondasse il livello di conoscenza di questi rischi perché l’utilizzo del cellulare al giorno d’oggi è una realtà che coinvolge tutta la popolazione. Il questionario ha evidenziato che la maggior parte della popolazione intervistata ha espresso un forte interesse nell’essere informata e formata sulle corrette modalità di utilizzo del cellulare e sui rischi connessi ad un utilizzo improprio. Ho poi ideato come ulteriore misura di gestione di questo rischio, un’ applicazione che raccolga i tempi complessivi trascorsi nelle diverse modalità di utilizzo del dispositivo. Inoltre i dati ottenuti dall’applicazione potranno essere utilizzati come base di un calcolo per fornire un’indicazione sull’esposizione dell’utente. Ho anche pensato delle linee guida/procedure da poter applicare nei luoghi di lavoro in modo tale da ridurre questo rischio. Il progetto inizialmente era nato con l’obiettivo di formare i lavoratori esposti a questa tipologia di rischio specifico. Successivamente, dopo uno studio più approfondito della situazione, ho deciso di ampliare il target in studio includendo nel mio progetto anche la popolazione generale per sensibilizzarla sul corretto utilizzo del cellulare e sui rischi connessi all’utilizzo di tali apparecchiature. In conclusione questo progetto può essere riconosciuto come mezzo idoneo per l’informazione della popolazione generale, ma anche come una formazione professionale rivolta verso i lavoratori esposti.

Nesso di causalità tra l’utilizzo del cellulare e lo sviluppo di tumori cerebrali

TAGLIENTE, FEDERICO
2019/2020

Abstract

L'uso dei telefoni cellulari si è rapidamente ampliato ed è aumentato nell'ultimo decennio. Secondo l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, il numero di utenti di telefonia mobile nell'ultimo decennio è aumentato fino a raggiungere un totale di 7 miliardi di utenti in tutto il mondo nel 2014. Il 2019 si è chiuso con 7,9 miliardi di Sim nel mondo. Gli utenti di telefonia mobile sono esposti ai campi elettromagnetici a radiofrequenza. Tale esposizione è stata associata a una crescente preoccupazione per i potenziali effetti cancerogeni dell'esposizione ai campi elettromagnetici emessi dai telefoni cellulari, che è cresciuta parallelamente all'aumento dell'utilizzo, in particolare per quanto riguarda un potenziale aumento del rischio di tumori al cervello. Nel 2011, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) e una commissione dell'Organizzazione mondiale della sanità, hanno nominato un gruppo di lavoro esperto per esaminare tutte le prove disponibili sull'uso dei telefoni cellulari. Il gruppo di lavoro ha classificato l'uso del telefono cellulare come "possibilmente cancerogeno per l'uomo"(categoria 2b). La sentenza d’appello del tribunale di Torino n° 721/2017, ha condannato l’INAIL ad indennizzare la malattia professionale ad un lavoratore ammalatosi di neurinoma dell’acustico collegandolo all’utilizzo lavorativo del cellulare. Questo dimostra che bisogna identificare, valutare e gestire tale rischio. La sentenza sopracitata è stata anche supportata dallo studio “interphone” il quale evidenzia l’aumento del rischio di gliomi e neurinomi con l’aumentare della dose cumulativa di esposizione a CEM. Nel mio progetto di tesi ho quindi deciso di progettare un corso di formazione rivolto alle figure professionali che possono essere esposte a tale rischio in quanto usano il telefono per più di due ore al giorno. Il corso ha l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti sul presente rischio, in modo tale che adottino comportamenti rivolti a ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici. Inoltre ho poi sviluppato un questionario che sondasse il livello di conoscenza di questi rischi perché l’utilizzo del cellulare al giorno d’oggi è una realtà che coinvolge tutta la popolazione. Il questionario ha evidenziato che la maggior parte della popolazione intervistata ha espresso un forte interesse nell’essere informata e formata sulle corrette modalità di utilizzo del cellulare e sui rischi connessi ad un utilizzo improprio. Ho poi ideato come ulteriore misura di gestione di questo rischio, un’ applicazione che raccolga i tempi complessivi trascorsi nelle diverse modalità di utilizzo del dispositivo. Inoltre i dati ottenuti dall’applicazione potranno essere utilizzati come base di un calcolo per fornire un’indicazione sull’esposizione dell’utente. Ho anche pensato delle linee guida/procedure da poter applicare nei luoghi di lavoro in modo tale da ridurre questo rischio. Il progetto inizialmente era nato con l’obiettivo di formare i lavoratori esposti a questa tipologia di rischio specifico. Successivamente, dopo uno studio più approfondito della situazione, ho deciso di ampliare il target in studio includendo nel mio progetto anche la popolazione generale per sensibilizzarla sul corretto utilizzo del cellulare e sui rischi connessi all’utilizzo di tali apparecchiature. In conclusione questo progetto può essere riconosciuto come mezzo idoneo per l’informazione della popolazione generale, ma anche come una formazione professionale rivolta verso i lavoratori esposti.
Causal link between cell phone use and the development of brain tumors
The use of cell phones has rapidly expanded and increased over the past decade. According to the International Telecommunications Union, the number of mobile phone users over the past decade increased to a total of 7 billion users worldwide in 2014. 2019 ended with 7.9 billion Sims worldwide. Mobile phone users are exposed to radio frequency electromagnetic fields. This exposure has been associated with a growing concern about the potential carcinogenic effects of exposure to EMFs emitted by cell phones, which has grown in parallel with increased use, particularly regarding a potential increased risk of brain tumors. In 2011, the International Agency for Research on Cancer (IARC) and a committee of the World Health Organization, appointed an expert working group to review all available evidence on cell phone use. The working group classified cell phone use as "possibly carcinogenic to humans"(category 2b). The Turin Court of Appeal ruling No. 721/2017, condemned INAIL to compensate an occupational disease to a worker who became ill with acoustic neurinoma by linking it to work-related cell phone use. This shows that it is necessary to identify, assess and manage this risk. The above judgment was also supported by the study "interphone" which shows the increased risk of gliomas and neurinomas with increasing cumulative dose of exposure to EMF. In my thesis project I therefore decided to design a training course aimed at professionals who may be exposed to this risk because they use the phone for more than two hours a day. The course aims to raise awareness of this risk, so that they adopt behaviors aimed at reducing exposure to electromagnetic fields. In addition, I then developed a questionnaire to survey the level of knowledge of these risks because the use of cell phones nowadays is a reality that involves the whole population. The questionnaire showed that most of the population interviewed expressed a strong interest in being informed and trained on the correct way to use the phone and the risks associated with improper use. I then devised as a further measure of management of this risk, an 'application that collects the total time spent in different modes of use of the device. In addition, the data obtained from the application could be used as the basis of a calculation to provide an indication of the user's exposure. I also came up with guidelines/procedures that could be applied in workplaces in order to reduce this risk. The project initially started with the goal of training workers exposed to this type of specific risk. Subsequently, after a more in-depth study of the situation, I decided to broaden the target audience by including the general population in my project to raise awareness of the proper use of cell phones and the risks associated with the use of such equipment. In conclusion, this project can be recognized as a suitable means of informing the general population, but also as a professional training aimed at exposed workers.
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