La tesi in esame si propone di analizzare l’utilizzo dei patti parasociali nelle operazioni di private equity e, più in particolare in quelle di venture capital. Nel primo capitolo è fornito un inquadramento generale su cosa si intende per patti parasociali, la loro natura giuridica e il loro percorso di riconoscimento normativo, senza tralasciare i relativi problemi che nell’arco del tempo si sono sviluppati rispetto ai loro profili di validità. È stata inoltre studiata la loro disciplina rispetto alle società per azioni, sia quotate che non, e presa in considerazione l’analisi delle tipologie e ipotesi più comuni di patti parasociali. Nel secondo capitolo, entrando in medias res, viene approfondito l’ambito di applicazione dei patti parasociali nel fenomeno circoscritto delle operazioni di venture capital, fornendone una definizione. Queste ultime, infatti, si sostanziano in operazioni di investimento che prevedono l’apporto di capitale azionario da parte di operatori specializzati, in un’ottica temporale di medio-lungo termine, effettuate nei confronti di imprese non quotate e con elevato potenziale di sviluppo in termini di nuovi prodotti o servizi, nuove tecnologie e/o nuove concezioni di mercato. Le fasi attraverso il quale si sviluppa tale processo di investimento includono diversi step che si affiancano in parallelo alla struttura del contratto di investimento nelle operazioni di acquisizione societarie. Nell’articolazione di tale percorso si snoda l’inserimento dei patti parasociali, utilizzati come risorse risolutive a diverse problematiche che si interfacciano nell’evoluzione di tali operazioni in cui coesistono asimmetrie, sia di interessi che informative, tra i vari soggetti in campo: investitori istituzionali da un lato, compagine sociale della società target dall’altro. Tra le problematiche esaminate più nel dettaglio, sempre nel secondo capitolo, rientrano quelle relative alle clausole di co-vendita, alle clausole put and call e di quelle volte a superare situazioni di stallo tra gli organi decisionali. In fine nell’ultimo capitolo viene approfondito l’utilizzo dei patti parasociali nella gestione strategica della target company e, concludendo trattando in ultima analisi, la tematica delle responsabilità degli amministratori e i cosiddetti patti di manleva.

I patti parasociali nelle operazioni di venture capital

CORSETTI, GIULIA
2021/2022

Abstract

La tesi in esame si propone di analizzare l’utilizzo dei patti parasociali nelle operazioni di private equity e, più in particolare in quelle di venture capital. Nel primo capitolo è fornito un inquadramento generale su cosa si intende per patti parasociali, la loro natura giuridica e il loro percorso di riconoscimento normativo, senza tralasciare i relativi problemi che nell’arco del tempo si sono sviluppati rispetto ai loro profili di validità. È stata inoltre studiata la loro disciplina rispetto alle società per azioni, sia quotate che non, e presa in considerazione l’analisi delle tipologie e ipotesi più comuni di patti parasociali. Nel secondo capitolo, entrando in medias res, viene approfondito l’ambito di applicazione dei patti parasociali nel fenomeno circoscritto delle operazioni di venture capital, fornendone una definizione. Queste ultime, infatti, si sostanziano in operazioni di investimento che prevedono l’apporto di capitale azionario da parte di operatori specializzati, in un’ottica temporale di medio-lungo termine, effettuate nei confronti di imprese non quotate e con elevato potenziale di sviluppo in termini di nuovi prodotti o servizi, nuove tecnologie e/o nuove concezioni di mercato. Le fasi attraverso il quale si sviluppa tale processo di investimento includono diversi step che si affiancano in parallelo alla struttura del contratto di investimento nelle operazioni di acquisizione societarie. Nell’articolazione di tale percorso si snoda l’inserimento dei patti parasociali, utilizzati come risorse risolutive a diverse problematiche che si interfacciano nell’evoluzione di tali operazioni in cui coesistono asimmetrie, sia di interessi che informative, tra i vari soggetti in campo: investitori istituzionali da un lato, compagine sociale della società target dall’altro. Tra le problematiche esaminate più nel dettaglio, sempre nel secondo capitolo, rientrano quelle relative alle clausole di co-vendita, alle clausole put and call e di quelle volte a superare situazioni di stallo tra gli organi decisionali. In fine nell’ultimo capitolo viene approfondito l’utilizzo dei patti parasociali nella gestione strategica della target company e, concludendo trattando in ultima analisi, la tematica delle responsabilità degli amministratori e i cosiddetti patti di manleva.
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