Le esperienze vissute durante la scuola primaria influenzano significativamente il futuro approccio del bambino allo studio e all'apprendimento. Un'esperienza positiva, ricca e stimolante può predisporlo favorevolmente e alimentare il desiderio di imparare. È fondamentale che noi insegnanti coltiviamo quella sete di conoscenza che spinge i bambini a voler sapere di più, a voler approfondire, e a non percepire lo studio come un mero obbligo per ottenere un titolo di studio, ma come un piacere. Per questo motivo ho deciso di offrire agli alunni di una classe quarta della scuola primaria un'esperienza didattica mirata a stimolare la loro curiosità, coinvolgendoli attivamente e rendendoli protagonisti del loro processo di apprendimento. Uno degli obiettivi principali di questo progetto sperimentale è aiutare gli studenti a sviluppare un approccio critico verso la realtà circostante, spingendoli ad approfondire la comprensione degli eventi al di là delle apparenze. A tale scopo ben si presta l’argomento trattato durante il percorso intrapreso ovvero quello dei miscugli omogenei ed eterogenei e le tecniche di separazione. La tesi è suddivisa in quattro capitoli il primo dei quali è dedicato all’evoluzione della legislazione scolastica italiana, dalla nascita del sistema scolastico che convenzionalmente si fa risalire al 1859, anno dell’approvazione della legge Casati, fino alla legge 107 del 2015. Nel secondo capitolo vengono esaminate le principali correnti pedagogiche che l’hanno influenzata, con particolare attenzione ai contributi di pedagogisti e teorici come John Dewey, Maria Montessori, Jerome Bruner, il cui lavoro ha modellato le metodologie didattiche adottate nelle scuole italiane. Il terzo capitolo tratta la didattica delle scienze nella scuola primaria, esamina le diverse modalità di insegnamento e sottolinea l'importanza della didattica laboratoriale. Illustra inoltre come la scienza, in particolare la chimica, svolga un ruolo fondamentale nella formazione dei futuri cittadini del mondo. Viene approfondito il ruolo dell'insegnante e l'importanza di mettere l'alunno al centro del processo educativo. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato alla sperimentazione svolta in classe. Nella prima fase del percorso sono state esplorate le concezioni e le idee degli studenti in merito alla chimica e a ciò che essa studia al fine di identificare preconoscenze ed eventuali misconcezioni. Successivamente, è stato approfondito il concetto di miscugli eterogenei ed omogenei attraverso un approccio laboratoriale, esplorando anche le tecniche di separazione ad essi associate. La metodologia didattica si è basata sull'apprendimento per scoperta, la sperimentazione diretta e la discussione collettiva e metacognitiva per arrivare a una co-costruzione della conoscenza. Come verifica dell'apprendimento, è stata proposta un'Escape Room digitale. Un momento cruciale del percorso è stato la messa in campo delle competenze acquisite con la creazione di un libro digitale che riassumesse i contenuti appresi e la preparazione e successiva erogazione di una lezione alla classe parallela. Gli alunni hanno avuto l'opportunità di mettersi in gioco completamente. Per la valutazione delle competenze, è stata utilizzata la "tela del ragno" proposta dall'Associazione Il Baobab, che è servita sia come strumento valutativo delle competenze per il docente sia come autovalutazione per gli alunni, con una fase successiva di confronto tra le due.

C'è... ma non si vede! Un progetto sperimentale svolto nella scuola Primaria

FASSI, FRANCESCA
2023/2024

Abstract

Le esperienze vissute durante la scuola primaria influenzano significativamente il futuro approccio del bambino allo studio e all'apprendimento. Un'esperienza positiva, ricca e stimolante può predisporlo favorevolmente e alimentare il desiderio di imparare. È fondamentale che noi insegnanti coltiviamo quella sete di conoscenza che spinge i bambini a voler sapere di più, a voler approfondire, e a non percepire lo studio come un mero obbligo per ottenere un titolo di studio, ma come un piacere. Per questo motivo ho deciso di offrire agli alunni di una classe quarta della scuola primaria un'esperienza didattica mirata a stimolare la loro curiosità, coinvolgendoli attivamente e rendendoli protagonisti del loro processo di apprendimento. Uno degli obiettivi principali di questo progetto sperimentale è aiutare gli studenti a sviluppare un approccio critico verso la realtà circostante, spingendoli ad approfondire la comprensione degli eventi al di là delle apparenze. A tale scopo ben si presta l’argomento trattato durante il percorso intrapreso ovvero quello dei miscugli omogenei ed eterogenei e le tecniche di separazione. La tesi è suddivisa in quattro capitoli il primo dei quali è dedicato all’evoluzione della legislazione scolastica italiana, dalla nascita del sistema scolastico che convenzionalmente si fa risalire al 1859, anno dell’approvazione della legge Casati, fino alla legge 107 del 2015. Nel secondo capitolo vengono esaminate le principali correnti pedagogiche che l’hanno influenzata, con particolare attenzione ai contributi di pedagogisti e teorici come John Dewey, Maria Montessori, Jerome Bruner, il cui lavoro ha modellato le metodologie didattiche adottate nelle scuole italiane. Il terzo capitolo tratta la didattica delle scienze nella scuola primaria, esamina le diverse modalità di insegnamento e sottolinea l'importanza della didattica laboratoriale. Illustra inoltre come la scienza, in particolare la chimica, svolga un ruolo fondamentale nella formazione dei futuri cittadini del mondo. Viene approfondito il ruolo dell'insegnante e l'importanza di mettere l'alunno al centro del processo educativo. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato alla sperimentazione svolta in classe. Nella prima fase del percorso sono state esplorate le concezioni e le idee degli studenti in merito alla chimica e a ciò che essa studia al fine di identificare preconoscenze ed eventuali misconcezioni. Successivamente, è stato approfondito il concetto di miscugli eterogenei ed omogenei attraverso un approccio laboratoriale, esplorando anche le tecniche di separazione ad essi associate. La metodologia didattica si è basata sull'apprendimento per scoperta, la sperimentazione diretta e la discussione collettiva e metacognitiva per arrivare a una co-costruzione della conoscenza. Come verifica dell'apprendimento, è stata proposta un'Escape Room digitale. Un momento cruciale del percorso è stato la messa in campo delle competenze acquisite con la creazione di un libro digitale che riassumesse i contenuti appresi e la preparazione e successiva erogazione di una lezione alla classe parallela. Gli alunni hanno avuto l'opportunità di mettersi in gioco completamente. Per la valutazione delle competenze, è stata utilizzata la "tela del ragno" proposta dall'Associazione Il Baobab, che è servita sia come strumento valutativo delle competenze per il docente sia come autovalutazione per gli alunni, con una fase successiva di confronto tra le due.
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