Negli ultimi decenni diversi studi a carattere scientifico hanno permesso di identificare e di caratterizzare molteplici sostanze biologicamente attive estratte dagli organismi algali, aprendo la strada a potenziali applicazioni in ambito farmaceutico, alimentare e cosmetico. Il crescente interesse da parte dei consumatori circa le tematiche ambientali ha portato le aziende operanti in diversi settori, in particolar modo quello dei prodotti per il personal care, a ricercare materie prime alternative, preferenzialmente di origine naturale, efficaci e sostenibili. Di fatto, la pelle è spesso vista come un riflesso della salute dell’intero organismo, perciò prevenire e trattare i problemi cutanei è fondamentale per il benessere complessivo della persona. Le alghe sono organismi prevalentemente acquatici, unicellulari o pluricellulari, capaci di adattarsi e crescere in una vasta gamma di ambienti, anche in condizioni sfavorevoli. Inoltre, rappresentano una componente importante per l’ecosistema marino. Le loro dimensioni sono variabili, tanto da potersi distinguere organismi sia microscopici, sia macroscopici che possono raggiungere dimensioni fino a qualche decina di metri. Si differenziano in base alla struttura e ogni tipologia è dotata di caratteristiche uniche: alghe giallo-brune (Chrysophyta), dinoflagellate (Dynophyta), rosse (Rhodophyta), brune (Phaeophyta), verdi (Chlorophyta) e azzurre (Cyanobacteria). Le alghe rappresentano una risorsa promettente in virtù di versatilità, diffusione e ricchezza in contenuto di derivati ad elevato valore biologico. Nel corso degli anni sono state ottimizzate diverse tecniche di coltivazione, per poter far fronte alle grandi quantità di biomassa necessaria nei processi produttivi. Le alghe sono coltivate sia in sistemi di coltura aperti sia in sistemi chiusi, noti come fotobioreattori. Questi ultimi hanno riscontrato un notevole interesse dal momento che consentono un controllo più accurato delle condizioni di crescita. Infatti, micro- e macroalghe necessitano di opportuni requisiti di temperatura, luce, pH e nutrienti per potersi riprodurre in maniera ottimale. In aggiunta, è necessario effettuare un’adeguata selezione delle tecniche estrattive, al fine di ottenere i metaboliti desiderati. Ad oggi, alle procedure tradizionali si affiancano tecniche più innovative. Queste ultime sono preferite poiché offrono diversi vantaggi, tra cui tempi di estrazione più contenuti, minor uso di solventi, rese più elevate e miglior qualità del prodotto ricavato. La straordinaria varietà di composti bioattivi isolati dalle alghe, tra cui polisaccaridi, proteine, lipidi, fenoli, pigmenti e vitamine, si traduce in proprietà interessanti, applicabili in ambito industriale. I metaboliti secondari sono noti per offrire benefici alla pelle, come la capacità di proteggerla dai raggi ultravioletti e di ridurre inestetismi quali irregolarità dello strato superficiale, lassità e rughe. Tali composti sono stati ben caratterizzati e studiati per dimostrarne le funzioni a livello cutaneo, tra cui idratazione, fotoprotezione, attività antiossidante e anti-aging e correzione di alterazioni della pigmentazione. In futuro, le aziende che fabbricano cosmetici dovranno investire negli studi di R&D per approfondire le conoscenze su un “tesoro del mare” e sviluppare tecniche produttive sempre più innovative.
Impiego di micro- e macroalghe nei prodotti cosmetici: proprietà, applicazioni e benefici per la pelle
SCARNATO, IRENE
2023/2024
Abstract
Negli ultimi decenni diversi studi a carattere scientifico hanno permesso di identificare e di caratterizzare molteplici sostanze biologicamente attive estratte dagli organismi algali, aprendo la strada a potenziali applicazioni in ambito farmaceutico, alimentare e cosmetico. Il crescente interesse da parte dei consumatori circa le tematiche ambientali ha portato le aziende operanti in diversi settori, in particolar modo quello dei prodotti per il personal care, a ricercare materie prime alternative, preferenzialmente di origine naturale, efficaci e sostenibili. Di fatto, la pelle è spesso vista come un riflesso della salute dell’intero organismo, perciò prevenire e trattare i problemi cutanei è fondamentale per il benessere complessivo della persona. Le alghe sono organismi prevalentemente acquatici, unicellulari o pluricellulari, capaci di adattarsi e crescere in una vasta gamma di ambienti, anche in condizioni sfavorevoli. Inoltre, rappresentano una componente importante per l’ecosistema marino. Le loro dimensioni sono variabili, tanto da potersi distinguere organismi sia microscopici, sia macroscopici che possono raggiungere dimensioni fino a qualche decina di metri. Si differenziano in base alla struttura e ogni tipologia è dotata di caratteristiche uniche: alghe giallo-brune (Chrysophyta), dinoflagellate (Dynophyta), rosse (Rhodophyta), brune (Phaeophyta), verdi (Chlorophyta) e azzurre (Cyanobacteria). Le alghe rappresentano una risorsa promettente in virtù di versatilità, diffusione e ricchezza in contenuto di derivati ad elevato valore biologico. Nel corso degli anni sono state ottimizzate diverse tecniche di coltivazione, per poter far fronte alle grandi quantità di biomassa necessaria nei processi produttivi. Le alghe sono coltivate sia in sistemi di coltura aperti sia in sistemi chiusi, noti come fotobioreattori. Questi ultimi hanno riscontrato un notevole interesse dal momento che consentono un controllo più accurato delle condizioni di crescita. Infatti, micro- e macroalghe necessitano di opportuni requisiti di temperatura, luce, pH e nutrienti per potersi riprodurre in maniera ottimale. In aggiunta, è necessario effettuare un’adeguata selezione delle tecniche estrattive, al fine di ottenere i metaboliti desiderati. Ad oggi, alle procedure tradizionali si affiancano tecniche più innovative. Queste ultime sono preferite poiché offrono diversi vantaggi, tra cui tempi di estrazione più contenuti, minor uso di solventi, rese più elevate e miglior qualità del prodotto ricavato. La straordinaria varietà di composti bioattivi isolati dalle alghe, tra cui polisaccaridi, proteine, lipidi, fenoli, pigmenti e vitamine, si traduce in proprietà interessanti, applicabili in ambito industriale. I metaboliti secondari sono noti per offrire benefici alla pelle, come la capacità di proteggerla dai raggi ultravioletti e di ridurre inestetismi quali irregolarità dello strato superficiale, lassità e rughe. Tali composti sono stati ben caratterizzati e studiati per dimostrarne le funzioni a livello cutaneo, tra cui idratazione, fotoprotezione, attività antiossidante e anti-aging e correzione di alterazioni della pigmentazione. In futuro, le aziende che fabbricano cosmetici dovranno investire negli studi di R&D per approfondire le conoscenze su un “tesoro del mare” e sviluppare tecniche produttive sempre più innovative.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
818849_tesi_scarnato_irene.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
10.08 MB
Formato
Adobe PDF
|
10.08 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/37058