Interest towards postbiotics and their beneficial effects on animal health and production is increasing in the era of modern pig farming considering the demand for increasingly performing animals and, at the same time, the need to decrease the consumption of antibiotics. The study aimed to determine the effects of the addition in the sows’ diet of a postbiotic obtained from inactivated and stabilized whole-cells of Saccharomyces cerevisiae, administered during the sows’ gestation, on the mothers and litters. Information about maternal feed consumption, piglets’ growth, productive parameters, colostrum quality and antibiotic consumption were gathered. Piglets were followed up at two different post-weaning sites. A total number of 183 hyper-prolific sows were involved, divided after service in 2 dietary groups: treatment, 90 sows fed with gestation feed and 50 ml the postbiotic per day; control, 93 sows fed without any supplement. The animals were housed in the same facilities, sows’ meals were managed by an automatic feeder that recognized every sow by an electronic ear-tag. The day after farrowing, every litter was weighed and the number of the live and stillborn piglets was recorded. During lactation, the immunoglobulins level in the colostrum was estimated with the use of a refractometer and the sows’ feed intake was collected. Before weaning, the litter was weighed another time, then the piglets were housed in two different post-weaning sites, where mortality, antibiotic use and weight gain were recorded. In each post-weaning site there were the treated group and the control one, with identical condition of breeding. This trial showed that the lactational feed efficiency of the treated sows improved by +5.9% (41.3 vs. 35.4 %; P-value = 0.011). Lactating piglets’ mortality was lower in the treated group (25.1 vs. 28.8 %; P-value = 0.048). In the weaning sites there was a reduction of the mortality (weaning n.1 −42,3%, 1,2 vs. 2,08%, P-value = 0,092; weaning n.2 −55,9%, 0,71% vs 1,61%, P-value = 0,10) and a reduction of the use of antibiotic (weaning n.1; 0,72 ± 0,25 vs. 1,22 ± 0,30 DDDvet/PCU; P-value = 0,047). The same tendency was shown in both the weaning sites, together with a reduced antibiotic consumption in weaning site 1 (0.72 vs. 1.22 DDDvet/PCU; p = 0.047). The results confirm results from other authors and suggest that the inactivated and stabilized whole-cells of Saccharomyces cerevisiae can improve sows’ feed efficiency and modulate the piglets’ immune system, reduce the mortality and use of antibiotics. These outcomes are very important considering that costs of raw material are increasing and there’s the necessity to decrease the antibiotics’ consumption.
L’interesse per i postbiotici e i loro effetti benefici sulla salute e produzione animale sta aumentando nell’era moderna dell’allevamento suinicolo, considerando l’aumento del prezzo delle materie prime, la domanda di animali sempre più performanti e allo stesso tempo la necessità di un minor utilizzo di antibiotici. Scopo di questo lavoro è stato determinare gli effetti di cellule modificate di Saccharomyces cerevisiae, somministrate durante l’intera gestazione della scrofa, sulle performance di madre e nidiata. Sono stati valutati i consumi alimentari della madre, l’accrescimento ponderale dei suinetti, i parametri produttivi, la qualità del colostro e il consumo degli antibiotici. Sono state coinvolte 183 scrofe, suddivise subito dopo la fecondazione in: (1) scrofe alimentate con mangime gestazione e 50 ml giornalieri di cellule modificate di Saccharomyces cerevisiae (PROVA, n=90); (2) scrofe senza supplemento (CONTROLLO, n=93). Gli animali si trovavano simultaneamente in sale identiche dello stesso allevamento commerciale, le scrofe erano alimentate da un distributore automatico di mangime che riconosceva i vari soggetti in base alla lettura di un chip elettronico a livello auricolare. Il giorno dopo il parto ogni nidiata è stata pesata ed è stato registrato il numero dei suinetti nati. Oltre ai dati produttivi durante la lattazione (mortalità, consumo di antibiotici, score fecali) è stato stimato il livello di immunoglobuline presenti nel colostro tramite l’utilizzo di un rifrattometro e sono stati raccolti i dati riguardanti l’ingestione alimentare delle scrofe. Prima dello svezzamento i suinetti sono stati pesati ancora una volta per calcolare l’accrescimento. I suinetti sono stati seguiti anche post-svezzamento in due differenti siti commerciali per la valutazione di mortalità, consumo di antibiotico, accrescimento e resa alimentare. In entrambi i siti commerciali post-svezzamento erano simultaneamente presenti sia gruppo trattato che gruppo controllo, in condizioni identiche di allevamento. I risultati hanno dimostrato che l’efficienza della lattazione delle scrofe PROVA è migliorata, con una resa alimentare di quasi sei punti percentuali più alta (41,3 vs 35,4 %, P-value = 0,011). Inoltre, in entrambi gli svezzamenti, si è registrato un miglioramento della mortalità e del consumo dell'antibiotico. Il tasso di mortalità dei suinetti durante il periodo di lattazione è stato minore nel gruppo PROVA (25,1 vs. 28,8 %; P-value = 0,048). Inoltre, negli svezzamenti si è registrata una riduzione della mortalità (svezzamento n.1 −42,3%, 1,2 vs. 2,08%, P-value = 0,092; svezzamento n.2 −55,9%, 0,71% vs 1,61%, P-value = 0,10) e del consumo dell'antibiotico (svezzamento n.1; 0,72 ± 0,25 vs. 1,22 ± 0,30 DDDvet/PCU; P-value = 0,047). I risultati ottenuti suggeriscono la possibile capacità delle cellule modificate di Saccharomyces cerevisiae di modulare il sistema immunitario del suinetto. Inoltre, l'aumento dell'efficienza alimentare durante la lattazione si conferma un parametro interessante per valutare la sostenibilità dell’allevamento anche dal punto di vista economico nonché ambientale. I risultati sono incoraggianti considerando l'aumento del costo delle materie prime, la richiesta di animali sempre più performanti, e la necessità di diminuire il consumo dell'antibiotico.
Efficienza della lattazione e salute del suinetto post-svezzamento in seguito al supplemento di Saccharomyces cerevisiae nella dieta delle scrofe in gestazione
BORELLO, IRENE
2023/2024
Abstract
L’interesse per i postbiotici e i loro effetti benefici sulla salute e produzione animale sta aumentando nell’era moderna dell’allevamento suinicolo, considerando l’aumento del prezzo delle materie prime, la domanda di animali sempre più performanti e allo stesso tempo la necessità di un minor utilizzo di antibiotici. Scopo di questo lavoro è stato determinare gli effetti di cellule modificate di Saccharomyces cerevisiae, somministrate durante l’intera gestazione della scrofa, sulle performance di madre e nidiata. Sono stati valutati i consumi alimentari della madre, l’accrescimento ponderale dei suinetti, i parametri produttivi, la qualità del colostro e il consumo degli antibiotici. Sono state coinvolte 183 scrofe, suddivise subito dopo la fecondazione in: (1) scrofe alimentate con mangime gestazione e 50 ml giornalieri di cellule modificate di Saccharomyces cerevisiae (PROVA, n=90); (2) scrofe senza supplemento (CONTROLLO, n=93). Gli animali si trovavano simultaneamente in sale identiche dello stesso allevamento commerciale, le scrofe erano alimentate da un distributore automatico di mangime che riconosceva i vari soggetti in base alla lettura di un chip elettronico a livello auricolare. Il giorno dopo il parto ogni nidiata è stata pesata ed è stato registrato il numero dei suinetti nati. Oltre ai dati produttivi durante la lattazione (mortalità, consumo di antibiotici, score fecali) è stato stimato il livello di immunoglobuline presenti nel colostro tramite l’utilizzo di un rifrattometro e sono stati raccolti i dati riguardanti l’ingestione alimentare delle scrofe. Prima dello svezzamento i suinetti sono stati pesati ancora una volta per calcolare l’accrescimento. I suinetti sono stati seguiti anche post-svezzamento in due differenti siti commerciali per la valutazione di mortalità, consumo di antibiotico, accrescimento e resa alimentare. In entrambi i siti commerciali post-svezzamento erano simultaneamente presenti sia gruppo trattato che gruppo controllo, in condizioni identiche di allevamento. I risultati hanno dimostrato che l’efficienza della lattazione delle scrofe PROVA è migliorata, con una resa alimentare di quasi sei punti percentuali più alta (41,3 vs 35,4 %, P-value = 0,011). Inoltre, in entrambi gli svezzamenti, si è registrato un miglioramento della mortalità e del consumo dell'antibiotico. Il tasso di mortalità dei suinetti durante il periodo di lattazione è stato minore nel gruppo PROVA (25,1 vs. 28,8 %; P-value = 0,048). Inoltre, negli svezzamenti si è registrata una riduzione della mortalità (svezzamento n.1 −42,3%, 1,2 vs. 2,08%, P-value = 0,092; svezzamento n.2 −55,9%, 0,71% vs 1,61%, P-value = 0,10) e del consumo dell'antibiotico (svezzamento n.1; 0,72 ± 0,25 vs. 1,22 ± 0,30 DDDvet/PCU; P-value = 0,047). I risultati ottenuti suggeriscono la possibile capacità delle cellule modificate di Saccharomyces cerevisiae di modulare il sistema immunitario del suinetto. Inoltre, l'aumento dell'efficienza alimentare durante la lattazione si conferma un parametro interessante per valutare la sostenibilità dell’allevamento anche dal punto di vista economico nonché ambientale. I risultati sono incoraggianti considerando l'aumento del costo delle materie prime, la richiesta di animali sempre più performanti, e la necessità di diminuire il consumo dell'antibiotico.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/37042