L’idea della tesi di laurea è nata dall'intenzione di rispondere all'esigenza di realizzare una scuola che coinvolga tutti gli alunni con le proprie competenze e peculiarità, realizzando un percorso di apprendimento innovativo, che sia riproponibile in divenire, in situazioni e contesti diversi. Il metodo guida della tesi è l'apprendimento per scoperta attraverso la costruzione di artefatti concreti che si basano sull'utilizzo dello strumento digitale Makey-Makey abbinato alle metodologie attive. Il bambino diventa costruttore attivo della propria conoscenza. L'obiettivo iniziale è quello di potenziare l’aspetto relazionale, potenziare l’autonomia promuovendo un clima positivo e collaborativo. L'obiettivo finale è fornire una prospettiva approfondita sulle implicazioni di tali metodologie per migliorare l'esperienza di apprendimento degli alunni e promuovere l'interesse verso le discipline coinvolte. La prima parte del lavoro, ha previsto un excursus sulle Scuole nuove e attive ad oggi. Poi il discorso si è incentrato sulla metacognizione che è un aspetto insito nelle metodologie didattiche attive che sono state successivamente presentate e di cui sono state esplorate le evidenze empiriche a sostegno dell'efficacia delle didattiche attive nel miglioramento dell'apprendimento dei bambini. La seconda parte della tesi si è concentrata sull'applicazione pratica di una specifica esperienza di apprendimento basata sulle didattiche attive con l'utilizzo di Makey Makey. Il progetto ha mosso i suoi primi passi dall’esperienza professionale di questo anno in cui sono docente di sostegno di due alunni con legge 104/92. L’idea trasversale è stata quella di realizzare un percorso che potesse promuovere il loro interesse, stimolare le loro risorse personali e soprattutto che li includesse in modo attivo all’interno delle attività. La “speciale normalità "di cui parla Dario Ianes, riferita a strumenti e modalità didattiche adatte per tutti gli alunni, non soltanto gli alunni con sostegno, è stata la guida del mio percorso. Sono stati esaminati i risultati dei questionari iniziale e finale che sono la proiezione soggettiva delle aspettative di ogni singolo alunno ottenuti prima e dopo l'introduzione di Makey Makey in combinazione con le didattiche attive. Si sono analizzate le interazioni di gruppo, concentrandosi sulla collaborazione, la comunicazione e il coinvolgimento degli alunni. Inoltre, si è valutato l'interesse personale degli alunni verso le discipline coinvolte nel progetto. Il presente lavoro non si è focalizzato sui risultati degli apprendimenti nelle discipline, poichè l’intento è stato quello di rilevare se l’uso di metodologie innovative rispetto quelle tradizionali, possa avere effetto migliorativo sul piano relazionale e un maggior interesse da parte degli alunni. In conclusione si può sostenere che l'impiego del Makey Makey ha dimostrato di promuovere la socializzazione degli alunni e ha offerto un modo inclusivo per esprimere la creatività, senza richiedere competenze tecniche avanzate e ha influenzato positivamente le capacità di problem solving. Sulla base dei dati raccolti dai questionari e dalle prove valutate, delle osservazioni in itinere e delle opinioni degli alunni, si può concludere che l'uso di Makey Makey ha avuto un impatto positivo promuovendo sia il loro sviluppo sociale che le loro competenze di cittadinanza.
Le metodologie didattiche attive: esperienza in un contesto della scuola primaria
MARVULLI, SIMONA
2022/2023
Abstract
L’idea della tesi di laurea è nata dall'intenzione di rispondere all'esigenza di realizzare una scuola che coinvolga tutti gli alunni con le proprie competenze e peculiarità, realizzando un percorso di apprendimento innovativo, che sia riproponibile in divenire, in situazioni e contesti diversi. Il metodo guida della tesi è l'apprendimento per scoperta attraverso la costruzione di artefatti concreti che si basano sull'utilizzo dello strumento digitale Makey-Makey abbinato alle metodologie attive. Il bambino diventa costruttore attivo della propria conoscenza. L'obiettivo iniziale è quello di potenziare l’aspetto relazionale, potenziare l’autonomia promuovendo un clima positivo e collaborativo. L'obiettivo finale è fornire una prospettiva approfondita sulle implicazioni di tali metodologie per migliorare l'esperienza di apprendimento degli alunni e promuovere l'interesse verso le discipline coinvolte. La prima parte del lavoro, ha previsto un excursus sulle Scuole nuove e attive ad oggi. Poi il discorso si è incentrato sulla metacognizione che è un aspetto insito nelle metodologie didattiche attive che sono state successivamente presentate e di cui sono state esplorate le evidenze empiriche a sostegno dell'efficacia delle didattiche attive nel miglioramento dell'apprendimento dei bambini. La seconda parte della tesi si è concentrata sull'applicazione pratica di una specifica esperienza di apprendimento basata sulle didattiche attive con l'utilizzo di Makey Makey. Il progetto ha mosso i suoi primi passi dall’esperienza professionale di questo anno in cui sono docente di sostegno di due alunni con legge 104/92. L’idea trasversale è stata quella di realizzare un percorso che potesse promuovere il loro interesse, stimolare le loro risorse personali e soprattutto che li includesse in modo attivo all’interno delle attività. La “speciale normalità "di cui parla Dario Ianes, riferita a strumenti e modalità didattiche adatte per tutti gli alunni, non soltanto gli alunni con sostegno, è stata la guida del mio percorso. Sono stati esaminati i risultati dei questionari iniziale e finale che sono la proiezione soggettiva delle aspettative di ogni singolo alunno ottenuti prima e dopo l'introduzione di Makey Makey in combinazione con le didattiche attive. Si sono analizzate le interazioni di gruppo, concentrandosi sulla collaborazione, la comunicazione e il coinvolgimento degli alunni. Inoltre, si è valutato l'interesse personale degli alunni verso le discipline coinvolte nel progetto. Il presente lavoro non si è focalizzato sui risultati degli apprendimenti nelle discipline, poichè l’intento è stato quello di rilevare se l’uso di metodologie innovative rispetto quelle tradizionali, possa avere effetto migliorativo sul piano relazionale e un maggior interesse da parte degli alunni. In conclusione si può sostenere che l'impiego del Makey Makey ha dimostrato di promuovere la socializzazione degli alunni e ha offerto un modo inclusivo per esprimere la creatività, senza richiedere competenze tecniche avanzate e ha influenzato positivamente le capacità di problem solving. Sulla base dei dati raccolti dai questionari e dalle prove valutate, delle osservazioni in itinere e delle opinioni degli alunni, si può concludere che l'uso di Makey Makey ha avuto un impatto positivo promuovendo sia il loro sviluppo sociale che le loro competenze di cittadinanza.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
873782_marvullisimona873782.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
16.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
16.3 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/36993