Amblyopia also called "lazy eye" can be defined as a unilateral or bilateral reduction of visual acuity, in combination with an amblyopic factor in the absence of apparent anomalies of the visual system, which is not immediately resolved with refractive correction. It is a disorder characterized by an abnormal brain processing of visual images during the development of the eye system, within what is called “critical period''. It develops in the first half of the first decade and is reversible during the first seven to eight years of life. Amblyopia is a major public health problem, as it is the leading cause of reduced vision in children and one of the major causes of visual impairment in adults. This pathology is reversible if diagnosed early and treatable if treated properly. The prevalence of amblyopia varies in relation to different age groups: from 1% to 6% in children and from 1.43% to 5.64% in adults. On average it is around 2%, with a higher percentage in the European states (3.67%) North America compared to Asia and Africa. Recent epidemiological surveys show the incidence in Italy of amblyopia in the child population between 2% and 4%. Since it is an often asymptomatic pathology, it is essential to resort to visual prevention programs, which through screening tests allow to identify it. It merges the need to identify the age and the correct way to plan an effective preventive intervention. Studies that directly assess the effectiveness of early screening are limited, indirect issues support the usefulness of multiple screening tests to identify preschoolers at higher risk of visual impairment and the effectiveness of some treatments to improve their outcomes. The optimal protocol for screening remains unclear. There is currently insufficient evidence from good quality studies to allow the impact of screening to be accurately measured on amblyopia prevalence. There is a clear need for more reliable evidence, to facilitate this process, there is a need to carry out a systematic review to assess with methodology the evidence presents on early screening. The aim of this systematic review is to analyse whether there is a real reduction in the prevalence of amblyopia in children undergoing early visual screening before the age of three. After that, an appropriate, effective and safe child visual prevention protocol can be implemented.

L'ambliopia detta anche “occhio pigro” può essere definita come una riduzione unilaterale o bilaterale dell’acuità visiva, in associazione ad un fattore ambliopico in assenza di apparenti anomalie dell’apparato visivo, che non viene immediatamente risolto con la correzione refrattiva. È un disturbo caratterizzato da un’anomala elaborazione cerebrale delle immagini visive durante lo sviluppo del sistema oculare, all'interno di quello che viene definito ‘’periodo critico’’. Si sviluppa nella prima metà del primo decennio, ed è reversibile durante i primi sette-otto anni di vita. L’ambliopia rappresenta un importante problema di salute pubblica, poiché è la principale causa di riduzione della visione nei bambini e una delle maggiori cause di disturbo visivo negli adulti. Questa patologia è reversibile se diagnosticata precocemente e curabile se trattata correttamente. La prevalenza dell’ambliopia varia in relazione ai diversi gruppi di età: dall'1% al 6% nei bambini e dall'1,43% al 5,64% negli adulti. Mediamente si registra intorno al 2%, con una percentuale più alta negli Stati Europei (3,67%) e in Nord America rispetto all'Asia e all'Africa. Recenti indagini epidemiologiche evidenziano l’incidenza in Italia dell’ambliopia nella popolazione infantile tra il 2% e il 4 %. Poiché si tratta di una patologia spesso asintomatica, è fondamentale ricorrere a programmi di prevenzione visiva, che attraverso test di screening permettono di identificarla. Emerge l’esigenza di identificare l’età e la modalità corretta per la pianificazione di un intervento preventivo efficace. Gli studi che valutano direttamente l'efficacia dello screening precoce sono limitati, prove indirette supportano l'utilità di più test di screening per identificare i bambini in età prescolare a più alto rischio di problemi visivi e l'efficacia di alcuni trattamenti per migliorarne gli esiti. Il protocollo ottimale per lo screening rimane poco chiaro. Attualmente non vi sono prove sufficienti da studi di buona qualità per consentire di misurare con precisione l'impatto dello screening sulla prevalenza dell’ambliopia. Vi è una chiara necessità di prove più affidabili, per facilitare questo processo, emerge la necessità di effettuare una revisione sistematica per valutare con metodologia le evidenze presenti sullo screening precoce. L’obiettivo di questa revisione sistematica è quello di analizzare se vi è una reale riduzione della prevalenza dell’ambliopia nei bambini sottoposti a screening visivi precoci prima dei tre anni di età. Dopodiché, si potrà realizzare un protocollo di prevenzione visiva infantile adeguato, efficace e sicuro.

Efficacia dello screening visivo precoce nei bambini per l'ambliopia: Una Revisione Sistematica

ARTUSIO, VIOLA
2019/2020

Abstract

L'ambliopia detta anche “occhio pigro” può essere definita come una riduzione unilaterale o bilaterale dell’acuità visiva, in associazione ad un fattore ambliopico in assenza di apparenti anomalie dell’apparato visivo, che non viene immediatamente risolto con la correzione refrattiva. È un disturbo caratterizzato da un’anomala elaborazione cerebrale delle immagini visive durante lo sviluppo del sistema oculare, all'interno di quello che viene definito ‘’periodo critico’’. Si sviluppa nella prima metà del primo decennio, ed è reversibile durante i primi sette-otto anni di vita. L’ambliopia rappresenta un importante problema di salute pubblica, poiché è la principale causa di riduzione della visione nei bambini e una delle maggiori cause di disturbo visivo negli adulti. Questa patologia è reversibile se diagnosticata precocemente e curabile se trattata correttamente. La prevalenza dell’ambliopia varia in relazione ai diversi gruppi di età: dall'1% al 6% nei bambini e dall'1,43% al 5,64% negli adulti. Mediamente si registra intorno al 2%, con una percentuale più alta negli Stati Europei (3,67%) e in Nord America rispetto all'Asia e all'Africa. Recenti indagini epidemiologiche evidenziano l’incidenza in Italia dell’ambliopia nella popolazione infantile tra il 2% e il 4 %. Poiché si tratta di una patologia spesso asintomatica, è fondamentale ricorrere a programmi di prevenzione visiva, che attraverso test di screening permettono di identificarla. Emerge l’esigenza di identificare l’età e la modalità corretta per la pianificazione di un intervento preventivo efficace. Gli studi che valutano direttamente l'efficacia dello screening precoce sono limitati, prove indirette supportano l'utilità di più test di screening per identificare i bambini in età prescolare a più alto rischio di problemi visivi e l'efficacia di alcuni trattamenti per migliorarne gli esiti. Il protocollo ottimale per lo screening rimane poco chiaro. Attualmente non vi sono prove sufficienti da studi di buona qualità per consentire di misurare con precisione l'impatto dello screening sulla prevalenza dell’ambliopia. Vi è una chiara necessità di prove più affidabili, per facilitare questo processo, emerge la necessità di effettuare una revisione sistematica per valutare con metodologia le evidenze presenti sullo screening precoce. L’obiettivo di questa revisione sistematica è quello di analizzare se vi è una reale riduzione della prevalenza dell’ambliopia nei bambini sottoposti a screening visivi precoci prima dei tre anni di età. Dopodiché, si potrà realizzare un protocollo di prevenzione visiva infantile adeguato, efficace e sicuro.
Effectiveness of early vision screening in children for amblyopia: A Systematic Review
Amblyopia also called "lazy eye" can be defined as a unilateral or bilateral reduction of visual acuity, in combination with an amblyopic factor in the absence of apparent anomalies of the visual system, which is not immediately resolved with refractive correction. It is a disorder characterized by an abnormal brain processing of visual images during the development of the eye system, within what is called “critical period''. It develops in the first half of the first decade and is reversible during the first seven to eight years of life. Amblyopia is a major public health problem, as it is the leading cause of reduced vision in children and one of the major causes of visual impairment in adults. This pathology is reversible if diagnosed early and treatable if treated properly. The prevalence of amblyopia varies in relation to different age groups: from 1% to 6% in children and from 1.43% to 5.64% in adults. On average it is around 2%, with a higher percentage in the European states (3.67%) North America compared to Asia and Africa. Recent epidemiological surveys show the incidence in Italy of amblyopia in the child population between 2% and 4%. Since it is an often asymptomatic pathology, it is essential to resort to visual prevention programs, which through screening tests allow to identify it. It merges the need to identify the age and the correct way to plan an effective preventive intervention. Studies that directly assess the effectiveness of early screening are limited, indirect issues support the usefulness of multiple screening tests to identify preschoolers at higher risk of visual impairment and the effectiveness of some treatments to improve their outcomes. The optimal protocol for screening remains unclear. There is currently insufficient evidence from good quality studies to allow the impact of screening to be accurately measured on amblyopia prevalence. There is a clear need for more reliable evidence, to facilitate this process, there is a need to carry out a systematic review to assess with methodology the evidence presents on early screening. The aim of this systematic review is to analyse whether there is a real reduction in the prevalence of amblyopia in children undergoing early visual screening before the age of three. After that, an appropriate, effective and safe child visual prevention protocol can be implemented.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/3697