La trattazione si concentra sul significato, il contenuto, la portata e le problematicità del diritto alla scienza. In particolare, l'elaborato si concentra sulle questioni giuridiche sollevate dalla ricerca biomedica e dalla ricerca sugli embrioni. Attraverso le decisioni della Corte Europea dei Diritti Umani, che concernono problematiche connesse a tali ambiti, si affronta la questione della difficile ricostruzione di un bilanciamento tra interessi contrapposti e di tutela di soggetti che hanno diritti tra loro confliggenti. Un aspetto che viene particolarmente approfondito, alla luce delle pronunce della Corte EDU è quello relativo alla definizione dello status di embrione che incide sul livello di tutela che ad esso deve essere accordato nel bilanciamento con il diritto alla ricerca scientifica. Dall'analisi emerge la necessità di ricorrere a strumenti internazionali in grado di porre solide basi per la creazione di un consenso tra gli Stati in materia di diritto alla scienza che per ora è inesistente. La soluzione pare trovarsi nel ricorso a strumenti di soft law e in strumenti vincolanti che siano mere dichiarazioni di principi al fine di ottenere la maggior adesione possibile, affinché, in attesa del raggiungimento di un più ampio consenso globale, almeno i diritti standard in materia siano condivisi da tutti gli Stati.
Diritto alla scienza e ricerca biomedica: il contributo della Corte Europea dei Diritti Umani
PESTARINO, ELEONORA
2017/2018
Abstract
La trattazione si concentra sul significato, il contenuto, la portata e le problematicità del diritto alla scienza. In particolare, l'elaborato si concentra sulle questioni giuridiche sollevate dalla ricerca biomedica e dalla ricerca sugli embrioni. Attraverso le decisioni della Corte Europea dei Diritti Umani, che concernono problematiche connesse a tali ambiti, si affronta la questione della difficile ricostruzione di un bilanciamento tra interessi contrapposti e di tutela di soggetti che hanno diritti tra loro confliggenti. Un aspetto che viene particolarmente approfondito, alla luce delle pronunce della Corte EDU è quello relativo alla definizione dello status di embrione che incide sul livello di tutela che ad esso deve essere accordato nel bilanciamento con il diritto alla ricerca scientifica. Dall'analisi emerge la necessità di ricorrere a strumenti internazionali in grado di porre solide basi per la creazione di un consenso tra gli Stati in materia di diritto alla scienza che per ora è inesistente. La soluzione pare trovarsi nel ricorso a strumenti di soft law e in strumenti vincolanti che siano mere dichiarazioni di principi al fine di ottenere la maggior adesione possibile, affinché, in attesa del raggiungimento di un più ampio consenso globale, almeno i diritti standard in materia siano condivisi da tutti gli Stati.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
777387_tesidacaricarepdf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.26 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.26 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/36918