Introduzione: Le citopenie autoimmuni sono un gruppo di patologie definite dalla distruzione immuno-mediata delle linee cellulari ematologiche. In pediatria possono essere scatenate da una sindrome virale o una vaccinazione. Anche il Covid-19 e la vaccinazione Covid, sono associati allo sviluppo di citopenie autoimmuni, principalmente negli adulti. L’obiettivo di questo studio è di valutare se vi sia una correlazione tra l’infezione da SARS-COV2 e/o la vaccinazione contro il Covid-19 e l’esordio o la ricaduta di citopenia autoimmune nella popolazione pediatrica. Materiali e Metodi: I partecipanti dello studio sono una coorte di 336 pazienti pediatrici con citopenia autoimmune (PTI, neutropenia autoimmune e AEA), di età compresa tra 0 e 18 anni; 129 ad esordio nel periodo gennaio 2021 - dicembre 2022; i restanti 207 già in follow up. I dati sono stati raccolti dalle cartelle cliniche elettroniche. Inoltre, è stata effettuata una ricerca della letteratura sulle piattaforme Pubmed, Embase e Litcovid. Risultati: Nel periodo 2021-2022, delle 53 PTI di nuovo esordio, 8 (15%) sono post?Covid, il 62,5% risolte (4 trattate con Ig EV), e 3 (5,6%) postvaccinazione, il 66,7% risolte (2 trattate con Ig EV). Delle 70 neutropenie autoimmuni diagnosticate, 16 (22,8%) sono post-Covid, il 37,5% risolte; 2 trattate con G-CSF. Delle 7 AEA di nuova diagnosi, 2 (28,5%) sono post-infezione, entrambe trattate con terapia di prima linea e solo una risolta. Delle 113 PTI croniche in follow-up, 55 sono state vaccinate per Covid; di queste, 4 (7,27%) hanno avuto un calo della conta piastrinica post?vaccinazione a risoluzione spontanea; una (1,8%) è ricaduta con necessità di terapia di salvataggio con esito positivo. 48 PTI croniche (su 113) hanno superato l’infezione; 3 (6,25%) hanno avuto un calo delle piastrine a risoluzione spontanea e 3 hanno necessitato di rescue therapy con buon esito. Dall’analisi dicotomica si dimostra che non vi è relazione statisticamente significativa tra aumento/riduzione delle PLTS e la vaccinazione e/o l’infezione covid. Delle neutropenie autoimmuni e delle AEA in follow-up, nessuna è ricaduta né post-vaccinazione né post-infezione covid. Delle PTI guarite (49), una è recidivata post-vaccinazione, senza necessità di trattamento ma con conta piastrinica stabilmente < 50000/mmc; una è recidivata post-infezione, ha effettuato terapia di salvataggio con risoluzione. Delle neutropenie autoimmuni e delle AEA guarite, nessuna è recidivata né post-infezione né post-vaccinazione. Conclusione: Nel periodo considerato né il Covid-19 né la vaccinazione sono associati ad un rischio significativo di ricaduta di citopenia autoimmune cronica/guarita. L’incidenza di nuovi casi di citopenia autoimmune post-Covid o post-vaccinazione è in linea con quella post-virale degli anni pre-covid. Nella nostra casistica i casi post?infezione risultano più numerosi rispetto a quelli post-vaccinazione, come in epoca precedente. Anche l’andamento clinico e la risposta alle terapie messe in atto sono sovrapponibili ai dati degli anni antecedenti al 2020. La patologia più frequente è la PTI. Vanno sicuramente approfonditi questi dati con ulteriori studi.
Citopenie Autoimmuni dopo infezione da Sars-Cov-2 e dopo vaccinazione
TASCA, SOFIA
2021/2022
Abstract
Introduzione: Le citopenie autoimmuni sono un gruppo di patologie definite dalla distruzione immuno-mediata delle linee cellulari ematologiche. In pediatria possono essere scatenate da una sindrome virale o una vaccinazione. Anche il Covid-19 e la vaccinazione Covid, sono associati allo sviluppo di citopenie autoimmuni, principalmente negli adulti. L’obiettivo di questo studio è di valutare se vi sia una correlazione tra l’infezione da SARS-COV2 e/o la vaccinazione contro il Covid-19 e l’esordio o la ricaduta di citopenia autoimmune nella popolazione pediatrica. Materiali e Metodi: I partecipanti dello studio sono una coorte di 336 pazienti pediatrici con citopenia autoimmune (PTI, neutropenia autoimmune e AEA), di età compresa tra 0 e 18 anni; 129 ad esordio nel periodo gennaio 2021 - dicembre 2022; i restanti 207 già in follow up. I dati sono stati raccolti dalle cartelle cliniche elettroniche. Inoltre, è stata effettuata una ricerca della letteratura sulle piattaforme Pubmed, Embase e Litcovid. Risultati: Nel periodo 2021-2022, delle 53 PTI di nuovo esordio, 8 (15%) sono post?Covid, il 62,5% risolte (4 trattate con Ig EV), e 3 (5,6%) postvaccinazione, il 66,7% risolte (2 trattate con Ig EV). Delle 70 neutropenie autoimmuni diagnosticate, 16 (22,8%) sono post-Covid, il 37,5% risolte; 2 trattate con G-CSF. Delle 7 AEA di nuova diagnosi, 2 (28,5%) sono post-infezione, entrambe trattate con terapia di prima linea e solo una risolta. Delle 113 PTI croniche in follow-up, 55 sono state vaccinate per Covid; di queste, 4 (7,27%) hanno avuto un calo della conta piastrinica post?vaccinazione a risoluzione spontanea; una (1,8%) è ricaduta con necessità di terapia di salvataggio con esito positivo. 48 PTI croniche (su 113) hanno superato l’infezione; 3 (6,25%) hanno avuto un calo delle piastrine a risoluzione spontanea e 3 hanno necessitato di rescue therapy con buon esito. Dall’analisi dicotomica si dimostra che non vi è relazione statisticamente significativa tra aumento/riduzione delle PLTS e la vaccinazione e/o l’infezione covid. Delle neutropenie autoimmuni e delle AEA in follow-up, nessuna è ricaduta né post-vaccinazione né post-infezione covid. Delle PTI guarite (49), una è recidivata post-vaccinazione, senza necessità di trattamento ma con conta piastrinica stabilmente < 50000/mmc; una è recidivata post-infezione, ha effettuato terapia di salvataggio con risoluzione. Delle neutropenie autoimmuni e delle AEA guarite, nessuna è recidivata né post-infezione né post-vaccinazione. Conclusione: Nel periodo considerato né il Covid-19 né la vaccinazione sono associati ad un rischio significativo di ricaduta di citopenia autoimmune cronica/guarita. L’incidenza di nuovi casi di citopenia autoimmune post-Covid o post-vaccinazione è in linea con quella post-virale degli anni pre-covid. Nella nostra casistica i casi post?infezione risultano più numerosi rispetto a quelli post-vaccinazione, come in epoca precedente. Anche l’andamento clinico e la risposta alle terapie messe in atto sono sovrapponibili ai dati degli anni antecedenti al 2020. La patologia più frequente è la PTI. Vanno sicuramente approfonditi questi dati con ulteriori studi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/36874