Il periodo neonatale (dalla nascita a 21 giorni di vita) è un periodo a rischio per la specie canina: il tasso di mortalità può raggiungere il 20%, la morte dei neonati avviene sempre in modo rapido, senza che sia possibile mettere in atto terapie efficaci. Un parametro molto utile per valutare lo stato di salute del neonato è il suo aumento di peso, che dipende da molti fattori, tra cui il peso alla nascita ed il peso che raggiungerà da adulto. L’obiettivo della tesi è stato quello di valutare l’accrescimento dei neonati di 5 razze diverse e di individuare eventuali fattori di rischio per morbilità e mortalità. Nello studio sono state incluse le cucciolate di 16 fattrici di cinque razze diverse (English Staffordshire Bull Terrier, American Staffordshire Terrier, Chihuahua, Boston Terrier, Cesky Fousek) appartenenti a 4 categorie di taglia diverse, provenienti da due allevamenti situati in provincia di Torino e da un allevatore privato. I cuccioli vivi (N=79) sono stati pesati dal giorno della nascita fino al massimo al ventunesimo giorno di vita, ogni giorno alla stessa ora, utilizzando una bilancia pediatrica precisa al grammo. Si è prestata attenzione ad eventuali segni di malattia e sono stati registrati i casi di morte. Si è valutato l’effetto di razza, categoria di taglia e sesso del neonato sul peso alla nascita e sull’accrescimento. Si sono inoltre valutati i seguenti fattori di rischio di mortalità neonatale: peso alla nascita, sesso del neonato, tipo di parto (naturale o cesareo), numero di parto delle fattrici, eterogeneità della cucciolata (odd ratio). Il peso medio alla nascita è ben distinto tra le razze, sia che appartengano a categorie di taglia diverse che alla stessa categoria di taglia. Così il peso medio alla nascita è di 142 (±15,6) nel Chihuahua, (cane di taglia “toy”), di 230,8 (±13,6) nel Boston Terrier (cane di taglia piccola), di 187g (±46,4) nell’English Staffordshire Bull Terrier (cane di taglia media), di 366,5 (± 74,5) nel Cesky Fousek, e infine di 282,5 (± 52,5) nell’American Staffordshire Terrier (cani di taglia grande). Il sesso del neonato non è risultato avere un effetto significativo sul peso alla nascita e sull’accrescimento neonatale. Se si considera il peso dei cuccioli in proporzione al peso materno, il Chihuahua nasce con un peso 3 volte maggiore rispetto a quello del Cesky Fousek e dell’American Staffordshire Terrier e raggiunge un peso due volte superiore al Cesky Fousek a 16 giorni di vita. In proporzione, il Chihuahua ha quindi un tasso di crescita più rapido, seguito da English Staffordshire Bull Terrier, Cesky Fousek e Amercian Staffordshire Terrier. Il tasso di mortalità è stato di 11,1%, con il 66,6% di soggetti morti il primo giorno e il 100% entro i 3 giorni di vita. Nessuno dei fattori di rischio di mortalità esaminati è risultato significativo, verosimilmente perché i dati poco numerosi hanno ridotto la sensibilità statistica. In letteratura, infatti, sono stati evidenziati diversi fattori di rischio quali un peso alla nascita inferiore al primo quartile, una forte eterogeneità della cucciolata, un parto con taglio cesareo d’urgenza. I dati ottenuti nella tesi sono preziosi per gli allevatori in quanto forniscono valori di riferimento molto importanti per l’identificazione dei soggetti più deboli, cui dev’essere dedicata maggiore attenzione.

Peso alla nascita e curva di accrescimento neonatale: implicazioni su morbilità e mortalità.

ROUX, JOHANNA
2021/2022

Abstract

Il periodo neonatale (dalla nascita a 21 giorni di vita) è un periodo a rischio per la specie canina: il tasso di mortalità può raggiungere il 20%, la morte dei neonati avviene sempre in modo rapido, senza che sia possibile mettere in atto terapie efficaci. Un parametro molto utile per valutare lo stato di salute del neonato è il suo aumento di peso, che dipende da molti fattori, tra cui il peso alla nascita ed il peso che raggiungerà da adulto. L’obiettivo della tesi è stato quello di valutare l’accrescimento dei neonati di 5 razze diverse e di individuare eventuali fattori di rischio per morbilità e mortalità. Nello studio sono state incluse le cucciolate di 16 fattrici di cinque razze diverse (English Staffordshire Bull Terrier, American Staffordshire Terrier, Chihuahua, Boston Terrier, Cesky Fousek) appartenenti a 4 categorie di taglia diverse, provenienti da due allevamenti situati in provincia di Torino e da un allevatore privato. I cuccioli vivi (N=79) sono stati pesati dal giorno della nascita fino al massimo al ventunesimo giorno di vita, ogni giorno alla stessa ora, utilizzando una bilancia pediatrica precisa al grammo. Si è prestata attenzione ad eventuali segni di malattia e sono stati registrati i casi di morte. Si è valutato l’effetto di razza, categoria di taglia e sesso del neonato sul peso alla nascita e sull’accrescimento. Si sono inoltre valutati i seguenti fattori di rischio di mortalità neonatale: peso alla nascita, sesso del neonato, tipo di parto (naturale o cesareo), numero di parto delle fattrici, eterogeneità della cucciolata (odd ratio). Il peso medio alla nascita è ben distinto tra le razze, sia che appartengano a categorie di taglia diverse che alla stessa categoria di taglia. Così il peso medio alla nascita è di 142 (±15,6) nel Chihuahua, (cane di taglia “toy”), di 230,8 (±13,6) nel Boston Terrier (cane di taglia piccola), di 187g (±46,4) nell’English Staffordshire Bull Terrier (cane di taglia media), di 366,5 (± 74,5) nel Cesky Fousek, e infine di 282,5 (± 52,5) nell’American Staffordshire Terrier (cani di taglia grande). Il sesso del neonato non è risultato avere un effetto significativo sul peso alla nascita e sull’accrescimento neonatale. Se si considera il peso dei cuccioli in proporzione al peso materno, il Chihuahua nasce con un peso 3 volte maggiore rispetto a quello del Cesky Fousek e dell’American Staffordshire Terrier e raggiunge un peso due volte superiore al Cesky Fousek a 16 giorni di vita. In proporzione, il Chihuahua ha quindi un tasso di crescita più rapido, seguito da English Staffordshire Bull Terrier, Cesky Fousek e Amercian Staffordshire Terrier. Il tasso di mortalità è stato di 11,1%, con il 66,6% di soggetti morti il primo giorno e il 100% entro i 3 giorni di vita. Nessuno dei fattori di rischio di mortalità esaminati è risultato significativo, verosimilmente perché i dati poco numerosi hanno ridotto la sensibilità statistica. In letteratura, infatti, sono stati evidenziati diversi fattori di rischio quali un peso alla nascita inferiore al primo quartile, una forte eterogeneità della cucciolata, un parto con taglio cesareo d’urgenza. I dati ottenuti nella tesi sono preziosi per gli allevatori in quanto forniscono valori di riferimento molto importanti per l’identificazione dei soggetti più deboli, cui dev’essere dedicata maggiore attenzione.
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