Objectives: Primary outcome of our study was to evaluate if minimally-invasive surgery was associated with a lower morbidity and mortality rate compared to open surgery in obese patients underwent an anatomical pulmonary resection for Non-Small cell Lung Cancer; and if there was a difference between RATS and VATS approach. Secondary outcome was to evaluate if there is a difference between the RATS, VATS and open approach in technical feasibility and in short terms oncologic outcomes. Methods: We retrospectively analyzed all consecutive patients with a Body Mass Index (BMI) ≥ 30 underwent an anatomical lung resection for NSCLC between 2013 and 2022 in two high volume thoracic surgery centers. We divided these patients in tree groups according to surgical approach: RATS group, VATS group and open group. We analyzed as primary outcomes: post-operative complication rate, length of hospital stay (LOS), length of chest drain (LOD), in hospital, 30 and 90 days mortality, and estimated intraoperative blood loss (eIBL). Secondary outcomes were: conversion rate, overall, N1 and N2 lymph node stations harvested, nodal upstaging and operating time. Results: We collected a total of 348 patients, and divided them in three groups, according to approach: 122 in RATS group; 138 in VATS group; 88 in the open group. Compared to the open group, minimally-invasive surgery (RATS + VATS group) was associated with a significantly lower complication rate (58 vs 39,6%, respectively; P=0,002). Both RATS and VATS groups were associated with a significantly lower median LOS compared to the open group (5 vs 7 days; P<0,001; 5 vs 7 days; P<0,001); median LOD was lower in the RATS group compared with both VATS and open groups (2 vs 3, respectively; P<0,001; 2 vs 4, respectively; P<0,001). There was no significant difference between the groups in hospital, 30 and 90 days mortality. eIBL were significantly lower in the RATS group compared to VATS (25 vs 100 ml; P <0,001) and to open group (25 vs 250 ml; P<0,001). RATS approach was associated with a lower conversion rate compared to VATS (5,7% vs 12,3%), but the result wasn’t significant (P=0,067). In the RATS group the median overall lymph node stations harvested were significantly higher compared to VATS (7 vs 6; P<0,001) and open approach (7 vs 6; P<0,001); the median N2 lymph node stations were significantly higher in the RATS group compared to both open and VATS groups (4 vs 3; P<0,001; 4 vs 3; P<0,001). There were no statistically significant difference between RATS, VATS and open in the median N1 lymph node station harvested. The nodal upstaging rate did not significantly differ between RATS and VATS (14,4% vs 9%; P=0,182), while open group had a higher nodal upstaging rate compared to both VATS and RATS (27,6% vs 9%; P<0,001; 27,6% vs 14,4%; P=0,037). The RATS approach was associated to a significantly lower operating time compared to VATS (110 vs 120min; P=0,001) and open approach (110 vs 135min; P<0,001). Conclusions: In our series, minimally invasive surgery was associated with significantly lower post-operative complications, LOS and LOD compared to open surgery. RATS had a significantly ewer eIBL and LOD compared to the other approaches. Mortality rates did not differ between the approaches. Moreover, RATS was associated with a significant reduction of operating time and conversion rate, an higher median overall and N2 lymph node stations harvested.
Obiettivi: Obiettivo primario di questo studio è quello di valutare se la chirurgia mini-invasiva sia associata a morbidità e mortalità post-operatoria minore rispetto all’approccio open nel paziente obeso sottoposto a resezione polmonare per tumore non-a-piccole cellule (NSCLC), e se esistano differenze significative tra l’approccio RATS e quello VATS. L’obiettivo secondario è valutare se vi sono differenze nella complessità tecnica e nei risultati oncologici a breve termine tra gli approcci. Metodi: Sono stati analizzati in maniera retrospettiva tutti pazienti consecutivi con Body Mass Index (BMI) ≥ 30 sottoposti a resezione polmonare anatomica per NSCLC presso due centri di chirurgia toracica dal 2013 al 2022; tali pazienti sono stati divisi in tre coorti: VATS, RATS, e open. Tra gli outcomes primari sono stati inclusi: tasso di complicanze post-operatorie, durata del ricovero (LOS), durata di permanenza del drenaggio (LOD), mortalità intraospedaliera a 30 e 90 giorni e perdite ematiche intra-operatorie (eIBL). Gli outcomes secondari sono: tasso di conversione, mediana di stazioni linfonodali N1 ed N2 asportate, tasso di upstaging linfonodale post-operatorio e tempo operatorio. Risultati: Abbiamo raccolto un totale di 348 pazienti, divisi in tre coorti: RATS (n=122), VATS (n=138) e open (n=88). Complessivamente, la chirurgia mini-invasiva risulta associata ad un tasso di complicanze significativamente minore rispetto alla chirurgia open (58 vs 39,6%; P=0,002). Le coorti RATS e VATS rispetto alla coorte open sono associate ad una mediana di LOS significativamente ridotta (5 vs 7 days; P<0,001; 5 vs 7 days; P<0,001) e ad una mediana di LOD significativamente minore (2 vs 3; P<0,001; 2 vs 4; P<0,001). Non si evidenzia alcuna differenza significativa tra le coorti circa la mortalità intraospedaliera, a 30 e a 90 giorni. Le perdite ematiche intra-operatorie sono significativamente ridotte nella coorte RATS rispetto a quella VATS (25 vs 100 ml; P <0,001), e a quella open (25 vs 250 ml; P<0,001). L’approccio RATS è associato ad un minor tasso di conversione rispetto alla VATS (5,7% vs 12,3%) con una differenza non significativa (P=0,067). Nel gruppo RATS la mediana delle stazioni linfonodali totali asportate è significativamente maggiore rispetto alla VATS (7 vs 6; P<0,001) e all’open (7 vs 6; P<0,001); la mediana delle stazioni linfonodali N2 asportate è significativamente maggiore in RATS rispetto all’approccio VATS e open (4 vs 3; P<0,001; 4 vs 3; P<0,001). Non si riscontrano differenze significative tra RATS, VATS e open per la mediana delle stazioni linfonodali N1 asportate. Non si osserva una differenza significativa nel tasso di upstaging linfonodale tra il gruppo RATS e VATS, mentre nell’approccio open è risultato significativamente maggiore rispetto ai gruppi RATS e VATS (27,6% vs 9%; P<0,001; 27,6% vs 14,4%; P=0,037). La coorte RATS si associa ad un tempo chirurgico significativamente inferiore rispetto alla coorte VATS (110 vs 120min; P=0,001) e open (110 vs 135min; P<0,001). Conclusioni: La chirurgia mini-invasiva risulta associata ad un tasso di complicanze, una LOS e un LOD significativamente inferiori rispetto alla chirurgia open; eIBL e LOD risultano significativamente ridotti in RATS rispetto agli altri due approcci. La coorte RATS, inoltre, appare associata a una riduzione significativa del tempo operatorio e del tasso di conversione a chirurgia open con una maggior mediana di linfonodi totali ed N2 asportati.
La chirurgia mini-invasiva del tumore del polmone non a piccole cellule nei pazienti obesi: confronto tra chirurgia robotica e videotoracoscopica e i vantaggi rispetto all’approccio tradizionale toracotomico
FABBRI, GIULIA
2021/2022
Abstract
Obiettivi: Obiettivo primario di questo studio è quello di valutare se la chirurgia mini-invasiva sia associata a morbidità e mortalità post-operatoria minore rispetto all’approccio open nel paziente obeso sottoposto a resezione polmonare per tumore non-a-piccole cellule (NSCLC), e se esistano differenze significative tra l’approccio RATS e quello VATS. L’obiettivo secondario è valutare se vi sono differenze nella complessità tecnica e nei risultati oncologici a breve termine tra gli approcci. Metodi: Sono stati analizzati in maniera retrospettiva tutti pazienti consecutivi con Body Mass Index (BMI) ≥ 30 sottoposti a resezione polmonare anatomica per NSCLC presso due centri di chirurgia toracica dal 2013 al 2022; tali pazienti sono stati divisi in tre coorti: VATS, RATS, e open. Tra gli outcomes primari sono stati inclusi: tasso di complicanze post-operatorie, durata del ricovero (LOS), durata di permanenza del drenaggio (LOD), mortalità intraospedaliera a 30 e 90 giorni e perdite ematiche intra-operatorie (eIBL). Gli outcomes secondari sono: tasso di conversione, mediana di stazioni linfonodali N1 ed N2 asportate, tasso di upstaging linfonodale post-operatorio e tempo operatorio. Risultati: Abbiamo raccolto un totale di 348 pazienti, divisi in tre coorti: RATS (n=122), VATS (n=138) e open (n=88). Complessivamente, la chirurgia mini-invasiva risulta associata ad un tasso di complicanze significativamente minore rispetto alla chirurgia open (58 vs 39,6%; P=0,002). Le coorti RATS e VATS rispetto alla coorte open sono associate ad una mediana di LOS significativamente ridotta (5 vs 7 days; P<0,001; 5 vs 7 days; P<0,001) e ad una mediana di LOD significativamente minore (2 vs 3; P<0,001; 2 vs 4; P<0,001). Non si evidenzia alcuna differenza significativa tra le coorti circa la mortalità intraospedaliera, a 30 e a 90 giorni. Le perdite ematiche intra-operatorie sono significativamente ridotte nella coorte RATS rispetto a quella VATS (25 vs 100 ml; P <0,001), e a quella open (25 vs 250 ml; P<0,001). L’approccio RATS è associato ad un minor tasso di conversione rispetto alla VATS (5,7% vs 12,3%) con una differenza non significativa (P=0,067). Nel gruppo RATS la mediana delle stazioni linfonodali totali asportate è significativamente maggiore rispetto alla VATS (7 vs 6; P<0,001) e all’open (7 vs 6; P<0,001); la mediana delle stazioni linfonodali N2 asportate è significativamente maggiore in RATS rispetto all’approccio VATS e open (4 vs 3; P<0,001; 4 vs 3; P<0,001). Non si riscontrano differenze significative tra RATS, VATS e open per la mediana delle stazioni linfonodali N1 asportate. Non si osserva una differenza significativa nel tasso di upstaging linfonodale tra il gruppo RATS e VATS, mentre nell’approccio open è risultato significativamente maggiore rispetto ai gruppi RATS e VATS (27,6% vs 9%; P<0,001; 27,6% vs 14,4%; P=0,037). La coorte RATS si associa ad un tempo chirurgico significativamente inferiore rispetto alla coorte VATS (110 vs 120min; P=0,001) e open (110 vs 135min; P<0,001). Conclusioni: La chirurgia mini-invasiva risulta associata ad un tasso di complicanze, una LOS e un LOD significativamente inferiori rispetto alla chirurgia open; eIBL e LOD risultano significativamente ridotti in RATS rispetto agli altri due approcci. La coorte RATS, inoltre, appare associata a una riduzione significativa del tempo operatorio e del tasso di conversione a chirurgia open con una maggior mediana di linfonodi totali ed N2 asportati.File | Dimensione | Formato | |
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