Introduzione La resistenza agli antibiotici è un fenomeno naturale di adattamento dei microrganismi, che diventano capaci di sopravvivere in presenza di antibiotici che solitamente li ucciderebbero. L'uso eccessivo o improprio di questi farmaci favorisce l'emergere di ceppi resistenti, rendendo le infezioni più difficili da trattare, prolungando le malattie, aumentando le complicazioni e il rischio di morte, specialmente tra gli anziani. Questo allunga il periodo di contagiosità dei pazienti, incrementando il rischio di epidemie e aumentando i costi sanitari. Scopo della Tesi L'obiettivo principale della tesi è analizzare le abitudini prescrittive degli antibiotici nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e nei CAVS (Centri di Assistenza e Valutazione Sanitaria) dell'ASL Città di Torino, evidenziando le differenze di prescrizione in base ai diversi tipi di pazienti. La tesi esamina i consumi, i costi e l'appropriatezza delle prescrizioni secondo il Manuale AWaRe (Access, Watch e Reserve), che stabilisce le situazioni cliniche in cui l'uso degli antibiotici non è raccomandato. Materiale e Metodi I dati utilizzati provengono dall'Archivio Informatico Regionale FARSIADRP e dal gestionale amministrativo-contabile AREAS. FARSIADRP fornisce informazioni sulla popolazione delle RSA (età, genere, data di ingresso, tipo di assistenza e giorni di degenza), mentre AREAS fornisce dettagli sui farmaci dispensati dalla farmacia ospedaliera (codice identificativo del farmaco, unità posologiche consegnate, codice RSA e data di richiesta). Risultati È stato condotto uno studio di farmaco-utilizzazione per il periodo gennaio 2022 – dicembre 2023 sulla popolazione delle RSA e dei CAVS dell'ASL Città di Torino, utilizzando la metodologia ATC/DDD per stime affidabili dell’esposizione ai farmaci. Lo studio ha rilevato un uso minimo degli antibiotici "Reserve" e consumi simili per i gruppi "Access" e "Watch", con una leggera prevalenza del gruppo "Watch". I valori del 2022-2023 si discostano dall'obiettivo OMS del 60% di consumo per gli antibiotici "Access". Nel 2022, il distretto nord-ovest ha raggiunto quasi il 58% di consumo per gli antibiotici "Access", ma nel 2023 questo è diminuito a favore del gruppo "Watch". Nei CAVS, il consumo di antibiotici "Access" è stato del 47% nel 2023, con il CAVS Valletta che ha raggiunto il 53%, mentre Gradisca e Botticelli non hanno superato il 40%. Il protocollo H-CAVS ha influenzato l'aumento dell'uso di carbapenemi e fluorochinoloni. Conclusione L'indagine sul consumo di farmaci è essenziale per la programmazione e gestione delle risorse sanitarie. L'analisi fornisce un quadro accurato dei flussi prescrittivi e rappresenta uno strumento di supporto per le decisioni della Commissione Terapeutica Aziendale, che aggiorna il prontuario terapeutico aziendale (PTA). Inoltre, questa ricerca può essere estesa nel tempo per ulteriori analisi. I risultati suggeriscono l'utilità di creare un protocollo di terapia antibiotica per migliorare le prescrizioni nelle RSA, utilizzando uno schema simile al protocollo H-CAVS già esistente.

DESCRIZIONE DEL CONSUMO DI FARMACI ANTIBIOTICI DISPENSATI DALLA FARMACIA OSPEDALIERA ALLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) E AI PAZIENTI IN CONTINUITÀ ASSISTENZIALE A VALENZA SANITARIA (CAVS) DELL’ ASL CITTÀ DI TORINO

LIGORIO, EDOARDO
2023/2024

Abstract

Introduzione La resistenza agli antibiotici è un fenomeno naturale di adattamento dei microrganismi, che diventano capaci di sopravvivere in presenza di antibiotici che solitamente li ucciderebbero. L'uso eccessivo o improprio di questi farmaci favorisce l'emergere di ceppi resistenti, rendendo le infezioni più difficili da trattare, prolungando le malattie, aumentando le complicazioni e il rischio di morte, specialmente tra gli anziani. Questo allunga il periodo di contagiosità dei pazienti, incrementando il rischio di epidemie e aumentando i costi sanitari. Scopo della Tesi L'obiettivo principale della tesi è analizzare le abitudini prescrittive degli antibiotici nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e nei CAVS (Centri di Assistenza e Valutazione Sanitaria) dell'ASL Città di Torino, evidenziando le differenze di prescrizione in base ai diversi tipi di pazienti. La tesi esamina i consumi, i costi e l'appropriatezza delle prescrizioni secondo il Manuale AWaRe (Access, Watch e Reserve), che stabilisce le situazioni cliniche in cui l'uso degli antibiotici non è raccomandato. Materiale e Metodi I dati utilizzati provengono dall'Archivio Informatico Regionale FARSIADRP e dal gestionale amministrativo-contabile AREAS. FARSIADRP fornisce informazioni sulla popolazione delle RSA (età, genere, data di ingresso, tipo di assistenza e giorni di degenza), mentre AREAS fornisce dettagli sui farmaci dispensati dalla farmacia ospedaliera (codice identificativo del farmaco, unità posologiche consegnate, codice RSA e data di richiesta). Risultati È stato condotto uno studio di farmaco-utilizzazione per il periodo gennaio 2022 – dicembre 2023 sulla popolazione delle RSA e dei CAVS dell'ASL Città di Torino, utilizzando la metodologia ATC/DDD per stime affidabili dell’esposizione ai farmaci. Lo studio ha rilevato un uso minimo degli antibiotici "Reserve" e consumi simili per i gruppi "Access" e "Watch", con una leggera prevalenza del gruppo "Watch". I valori del 2022-2023 si discostano dall'obiettivo OMS del 60% di consumo per gli antibiotici "Access". Nel 2022, il distretto nord-ovest ha raggiunto quasi il 58% di consumo per gli antibiotici "Access", ma nel 2023 questo è diminuito a favore del gruppo "Watch". Nei CAVS, il consumo di antibiotici "Access" è stato del 47% nel 2023, con il CAVS Valletta che ha raggiunto il 53%, mentre Gradisca e Botticelli non hanno superato il 40%. Il protocollo H-CAVS ha influenzato l'aumento dell'uso di carbapenemi e fluorochinoloni. Conclusione L'indagine sul consumo di farmaci è essenziale per la programmazione e gestione delle risorse sanitarie. L'analisi fornisce un quadro accurato dei flussi prescrittivi e rappresenta uno strumento di supporto per le decisioni della Commissione Terapeutica Aziendale, che aggiorna il prontuario terapeutico aziendale (PTA). Inoltre, questa ricerca può essere estesa nel tempo per ulteriori analisi. I risultati suggeriscono l'utilità di creare un protocollo di terapia antibiotica per migliorare le prescrizioni nelle RSA, utilizzando uno schema simile al protocollo H-CAVS già esistente.
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