Il monitoraggio dell'antibiotico-resistenza è essenziale non solo verso i batteri patogeni per l'uomo ma anche verso i batteri commensali e patogeni degli animali, in particolar modo di quelli selvatici. Gli obiettivi del presente studio erano di valutare le condizioni di antibiotico-resistenza di ceppi di E. coli fecali isolati da diverse categorie di volatili selvatici al momento del ricovero presso il Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.), sezione dell'Ospedale Veterinario Universitario di Torino, e valutare se un periodo di degenza, con o senza trattamento antibiotico, poteva indurre un aumento delle resistenze dei ceppi. Sono stati quindi eseguiti prelievi cloacali anche dopo 5 e 10 giorni di ricovero. È stata inoltre considerata la distribuzione spaziale dei ritrovamenti di animali rapaci e sinantropi in base alla Sostenibilità d'Uso del Suolo (SUS) e al grado di antropizzazione del territorio. Dal 2017 al 2019 sono stati campionati 145 rapaci (diurni, notturni) e specie aviarie sinantrope. Sui ceppi di E. coli isolati è stata testata la sensibilità a 7 antibiotici (tecnica Kirby-Bauer) e si sono ricercati ceppi di E. coli ESBL (test di combinazione con cefpodoxime e acido clavulanico). Nonostante sia stata individuata una differenza statisticamente significativa tra le diverse categorie di animali e le densità di popolazione dei luoghi di recupero, anche le specie che vivono in habitat più rurali, come i rapaci, sono portatori di ceppi batterici antibiotico-resistenti e multi-resistenti. Al momento del ricovero, l'89% dei ceppi di E. coli erano resistenti verso almeno 1 antibiotico e il 39% erano multi-resistenti (MDR). Le resistenze maggiori si sono avute verso amoxicillina-ac. clavulanico, cefalessina, sulfametossazolo-trimetoprim e tetraciclina. I ceppi di E. coli ESBL al momento del ricovero erano il 9%. A 10 giorni di ricovero si è avuto un aumento delle resistenze totali e verso alcuni principi attivi (marbofloxacina, sulfametossazolo-trimetoprim e tetraciclina), accentuato da un trattamento antibiotico. La presenza di MDR aumenta in modo statisticamente significativo (p<0,01) con il tempo di ricovero e con il trattamento antibiotico, ma questi dati non sembrano associati alle diverse categorie di volatili. Anche i ceppi E. coli ESBL aumentano con il tempo di ricovero e il trattamento ma non in modo statisticamente significativo. Per quanto ci è dato sapere, questo è il primo studio che valuti l'effetto di un periodo di ospedalizzazione e trattamento antibiotico sull'acquisizione di resistenze in ceppi di E. coli isolati da volatili selvatici.
Variazioni di antibiotico-resistenza in E. coli isolati da volatili selvatici ricoverati presso il C.A.N.C. (Università di Torino)
PRANDI, ILARIA
2018/2019
Abstract
Il monitoraggio dell'antibiotico-resistenza è essenziale non solo verso i batteri patogeni per l'uomo ma anche verso i batteri commensali e patogeni degli animali, in particolar modo di quelli selvatici. Gli obiettivi del presente studio erano di valutare le condizioni di antibiotico-resistenza di ceppi di E. coli fecali isolati da diverse categorie di volatili selvatici al momento del ricovero presso il Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.), sezione dell'Ospedale Veterinario Universitario di Torino, e valutare se un periodo di degenza, con o senza trattamento antibiotico, poteva indurre un aumento delle resistenze dei ceppi. Sono stati quindi eseguiti prelievi cloacali anche dopo 5 e 10 giorni di ricovero. È stata inoltre considerata la distribuzione spaziale dei ritrovamenti di animali rapaci e sinantropi in base alla Sostenibilità d'Uso del Suolo (SUS) e al grado di antropizzazione del territorio. Dal 2017 al 2019 sono stati campionati 145 rapaci (diurni, notturni) e specie aviarie sinantrope. Sui ceppi di E. coli isolati è stata testata la sensibilità a 7 antibiotici (tecnica Kirby-Bauer) e si sono ricercati ceppi di E. coli ESBL (test di combinazione con cefpodoxime e acido clavulanico). Nonostante sia stata individuata una differenza statisticamente significativa tra le diverse categorie di animali e le densità di popolazione dei luoghi di recupero, anche le specie che vivono in habitat più rurali, come i rapaci, sono portatori di ceppi batterici antibiotico-resistenti e multi-resistenti. Al momento del ricovero, l'89% dei ceppi di E. coli erano resistenti verso almeno 1 antibiotico e il 39% erano multi-resistenti (MDR). Le resistenze maggiori si sono avute verso amoxicillina-ac. clavulanico, cefalessina, sulfametossazolo-trimetoprim e tetraciclina. I ceppi di E. coli ESBL al momento del ricovero erano il 9%. A 10 giorni di ricovero si è avuto un aumento delle resistenze totali e verso alcuni principi attivi (marbofloxacina, sulfametossazolo-trimetoprim e tetraciclina), accentuato da un trattamento antibiotico. La presenza di MDR aumenta in modo statisticamente significativo (p<0,01) con il tempo di ricovero e con il trattamento antibiotico, ma questi dati non sembrano associati alle diverse categorie di volatili. Anche i ceppi E. coli ESBL aumentano con il tempo di ricovero e il trattamento ma non in modo statisticamente significativo. Per quanto ci è dato sapere, questo è il primo studio che valuti l'effetto di un periodo di ospedalizzazione e trattamento antibiotico sull'acquisizione di resistenze in ceppi di E. coli isolati da volatili selvatici.File | Dimensione | Formato | |
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