L'obiettivo del lavoro è analizzare l'intero sofisticato sistema di insediamento messo in atto dallo Stato di Israele nei Territori Palestinesi e valutarne i profili di compatibilità con il diritto internazionale. L'insediamento ex novo di comunità di civili di un determinato Stato in territori collocati fuori dai confini nazionali è un fenomeno decisamente raro nella storia dei conflitti internazionali, soprattutto considerando la durata (ormai superiore al mezzo secolo) di tale sistema. Tale specificità ha costituito un complesso ostacolo per le Nazioni Unite e l'ordinamento internazionale generale che hanno trovato difficoltà nell'affrontare, non solo giuridicamente, ma anche politicamente, la situazione. Verrà fatto riferimento al diritto internazionale umanitario e al regime giuridico dell'occupazione bellica e all'applicabilità delle norme che li regolano al contesto dei Territori Palestinesi, controllati da Israele fin dal 1967. Nell'elaborato verrà analizzato l'intero apparato creato nel corso degli anni dallo Stato di Israele per la costituzione, il mantenimento e l'espansione degli insediamenti: dalla nascita delle prime colonie alla costituzione degli avamposti illegali. Verrà esaminato l'iter burocratico seguito per l'istituzione di un insediamento in Cisgiordania, saranno individuate le varie possibili tipologie di insediamento, saranno trattati i modelli giuridici di volta in volta utilizzati dalle autorità israeliane per conseguire l'obiettivo della costituzione di un insediamento e il ruolo dei diversi poteri dello Stato, con un approfondimento in merito a quello svolto dalle corti giudiziari israeliane e dalla Corte Suprema. Il tema dominante di questo capitolo è la terra, come entità materiale e bene giuridico. I metodi di impossessamento della terra e le motivazioni giuridiche addotte da Israele per poter confiscare le proprietà immobiliari dei palestinesi sono il perno di tutto il sistema-insediamento. Il capitolo terzo è dedicato allo studio del caso specifico degli insediamenti presenti nella città palestinese di Hebron, nel cuore della Cisgiordania. Uno scorcio concreto di cosa rappresenta il sistema insediamento, delle conseguenze che esso determina sulla vita, sulla società e sull'economia della Palestina può permettere e facilitare la comprensione diretta della portata reale del fenomeno. Nel quarto capitolo, il tema verrà affrontato dal punto di vista del diritto internazionale. Il punto di riferimento fondamentale di tale complesso quadro normativo è rappresentato dalla IV Convenzione di Ginevra del 1949, il cui art. 49 par. 6 vieta esplicitamente la creazione di comunità di civili della Potenza occupante all'interno dei territori da essa occupati. Gli insediamenti in Cisgiordania costituiscono una serious violation del diritto internazionale consuetudinario, e saranno quindi viste nel capitolo finale, le varie conseguenze giuridiche che ciò comporta sul piano internazionale. Si tratta di doveri di vario contenuto gravanti tanto sullo stato di Israele, quanto sulla generalità degli Stati della comunità internazionale. Per questi ultimi si impone l'obbligo di non riconoscimento della situazione illegale creata da Israele come si vedrà valorizzando anche il contributo della giurisprudenza della Corte Internazionale di Giustizia e Corte Europea per i Diritti Umani di Strasburgo.

Gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi alla luce del diritto internazionale

CORBO, GIACOMO
2017/2018

Abstract

L'obiettivo del lavoro è analizzare l'intero sofisticato sistema di insediamento messo in atto dallo Stato di Israele nei Territori Palestinesi e valutarne i profili di compatibilità con il diritto internazionale. L'insediamento ex novo di comunità di civili di un determinato Stato in territori collocati fuori dai confini nazionali è un fenomeno decisamente raro nella storia dei conflitti internazionali, soprattutto considerando la durata (ormai superiore al mezzo secolo) di tale sistema. Tale specificità ha costituito un complesso ostacolo per le Nazioni Unite e l'ordinamento internazionale generale che hanno trovato difficoltà nell'affrontare, non solo giuridicamente, ma anche politicamente, la situazione. Verrà fatto riferimento al diritto internazionale umanitario e al regime giuridico dell'occupazione bellica e all'applicabilità delle norme che li regolano al contesto dei Territori Palestinesi, controllati da Israele fin dal 1967. Nell'elaborato verrà analizzato l'intero apparato creato nel corso degli anni dallo Stato di Israele per la costituzione, il mantenimento e l'espansione degli insediamenti: dalla nascita delle prime colonie alla costituzione degli avamposti illegali. Verrà esaminato l'iter burocratico seguito per l'istituzione di un insediamento in Cisgiordania, saranno individuate le varie possibili tipologie di insediamento, saranno trattati i modelli giuridici di volta in volta utilizzati dalle autorità israeliane per conseguire l'obiettivo della costituzione di un insediamento e il ruolo dei diversi poteri dello Stato, con un approfondimento in merito a quello svolto dalle corti giudiziari israeliane e dalla Corte Suprema. Il tema dominante di questo capitolo è la terra, come entità materiale e bene giuridico. I metodi di impossessamento della terra e le motivazioni giuridiche addotte da Israele per poter confiscare le proprietà immobiliari dei palestinesi sono il perno di tutto il sistema-insediamento. Il capitolo terzo è dedicato allo studio del caso specifico degli insediamenti presenti nella città palestinese di Hebron, nel cuore della Cisgiordania. Uno scorcio concreto di cosa rappresenta il sistema insediamento, delle conseguenze che esso determina sulla vita, sulla società e sull'economia della Palestina può permettere e facilitare la comprensione diretta della portata reale del fenomeno. Nel quarto capitolo, il tema verrà affrontato dal punto di vista del diritto internazionale. Il punto di riferimento fondamentale di tale complesso quadro normativo è rappresentato dalla IV Convenzione di Ginevra del 1949, il cui art. 49 par. 6 vieta esplicitamente la creazione di comunità di civili della Potenza occupante all'interno dei territori da essa occupati. Gli insediamenti in Cisgiordania costituiscono una serious violation del diritto internazionale consuetudinario, e saranno quindi viste nel capitolo finale, le varie conseguenze giuridiche che ciò comporta sul piano internazionale. Si tratta di doveri di vario contenuto gravanti tanto sullo stato di Israele, quanto sulla generalità degli Stati della comunità internazionale. Per questi ultimi si impone l'obbligo di non riconoscimento della situazione illegale creata da Israele come si vedrà valorizzando anche il contributo della giurisprudenza della Corte Internazionale di Giustizia e Corte Europea per i Diritti Umani di Strasburgo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/36662