Background The skin diseases Pemphigus and Bullous Pemphigoid are two rare autoimmune diseases, characterised by the formation of intraepidermal and subepidermal bullae, caused by, respectively, the formation of autoantibodies directed against Dsg1 and Dsg3 in the former case, and against BP180 and BP230 in the latter. The existing literature lacks in suggesting prognostic factors for these diseases, and it is still difficult to estimate the disease outcome of an affected patient. Objectives To analyse various registry, laboratory, and clinical criteria in order to understand whether they may constitute useful prognostic factors in determining the course of autoimmune bullous skin diseases, Pemphigus and bullous Pemphigoid. Materials and methods The study is a retrospective monocentric analysis conducted on 33 patients with Pemphigus and 81 patients with bullous Pemphigoid, of the second-level centre of rare dermatologic diseases of the San Lazzaro Dermatologic Hospital in Turin, Italy. Patients in the study population were divided into two groups, "favourable" or "unfavourable" outcome, based on three clinical criteria: minimum disease-free period ≥ 12 consecutive months, < 2 relapses/year, and ≤ 2 drug therapies. Based on the existing literature, a set of registry, laboratory, and clinical characteristics that could correlate with the clinical course of disease was selected, and through cross-tables, Pearson's and Wilcoxon's tests for continuous and nominal variables were performed, respectively, to see if there was a significant difference in the distribution of variables in the two groups with opposite outcomes. After that, univariate logistic regression analyses, with 95% confidence interval, were performed to investigate whether there was a statistically significant correlation between individual characteristics and patient outcome group. Results It was observed that Pemphigus patients with anti-Dsg1 antibody positivity or scalp involvement have a decreased likelihood of favourable outcome. In addition, three variables were identified that have a peculiar distribution in the two groups with different outcomes: subjects diagnosed at an age >70 years fall into the group with favourable outcome; on the contrary, patients also suffering from Psoriasis and those who required hospitalization fall into the group of unfavourable outcome. Regarding bullous Pemphigoid, age at diagnosis >70 years, Gliptine intake and Vit D dosage correlate with a higher probability of favourable outcome; in contrast, hypovitaminosis D and need for hospitalization increase the probability of unfavourable outcome. In addition, although possible misleading factors are present, 100% of patients with Lichen sclero-atrophicus or Parkinson's disease are found to have favourable outcomes. Conclusions The study identified, in a statistically significant manner, 2 negative prognostic factors for Pemphigus (anti-Dsg1 antibody positivity and scalp involvement) and 2 negative prognostic factors for bullous Pemphigoid (hypovitaminosis D and need for hospitalization). In addition, 3 positive prognostic factors were identified for bullous Pemphigoid (age at diagnosis >70 years, Gliptin intake, and Vit D dosage).
Background Le patologie cutanee Pemfigo e Pemfigoide bolloso sono due malattie autoimmuni rare, caratterizzate rispettivamente dalla formazione di bolle intraepidermiche e sottoepidermiche, causate dalla formazione di autoanticorpi diretti nel primo caso contro Dsg1 e Dsg3, e contro BP180 e BP230 nel secondo. La letteratura esistente risulta carente per quanto concerne la ricerca di fattori prognostici per queste patologie e tuttora risulta difficile stimare l’esito di malattia di un paziente affetto. Obiettivi Analizzare diversi criteri anagrafici, laboratoristici e clinici, al fine di comprendere se essi possano costituire dei fattori prognostici utili nel determinare l’andamento delle patologie cutanee autoimmuni bollose Pemfigo e Pemfigoide bolloso. Materiali e metodi Lo studio è un’analisi retrospettiva monocentrica condotta su 33 pazienti affetti da Pemfigo e 81 pazienti affetti da Pemfigoide bolloso, afferenti al centro di secondo livello delle malattie rare dermatologiche dell’Ospedale San Lazzaro di Torino. I pazienti della popolazione di studio sono stati suddivisi in due gruppi, outcome “favorevole” o “sfavorevole”, sulla base di tre criteri clinici: periodo minimo libero da malattia ≥ 12 mesi consecutivi, < 2 recidive/anno e ≤ 2 terapie farmacologiche. Sulla base della letteratura esistente è stato selezionato un insieme di caratteristiche anagrafiche, laboratoristiche e cliniche che potessero correlare con l’andamento clinico di malattia e tramite cross-tables, sono stati effettuati i test di Pearson e di Wilcoxon, rispettivamente per le variabili continue e nominali, per verificare se vi fosse una differenza significativa nella distribuzione delle variabili nei due gruppi con outcome opposto. Dopodiché, sono state effettuate le analisi di regressione logistica univariata, con intervallo di confidenza al 95%, per indagare se ci fosse una correlazione statisticamente significativa tra le singole caratteristiche e il gruppo di outcome del paziente. Risultati È stato osservato che i pazienti affetti da Pemfigo con positività agli anticorpi anti-Dsg1 o interessamento del cuoio capelluto hanno una diminuita probabilità di ottenere outcome favorevole. Inoltre, sono state identificate tre variabili che presentano una distribuzione peculiare nei due gruppi con outcome differente: i soggetti con diagnosi ad un’età >70 anni ricadono nel gruppo con outcome favorevole; al contrario, i pazienti affetti anche da Psoriasi e coloro che hanno necessitato di ricovero ospedaliero ricadono nel gruppo avente outcome sfavorevole. Per quanto concerne il Pemfigoide bolloso, l’età alla diagnosi >70 anni, l’assunzione di Gliptine e il dosaggio di Vit D correlano con una probabilità maggiore di andamento favorevole; l’ipovitaminosi D e la necessità di ricovero aumentano invece la probabilità di outcome sfavorevole. Inoltre, benché siano presenti possibili fattori confondenti, il 100% dei pazienti con Lichen sclero-atrofico o morbo di Parkinson risulta avere outcome favorevole. Conclusioni Lo studio ha individuato, in maniera statisticamente significativa, 2 fattori prognostici negativi per il Pemfigo (positività agli anticorpi anti-Dsg1 e interessamento del cuoio capelluto) e 2 fattori prognostici negativi per il Pemfigoide bolloso (ipovitaminosi D e necessità di ricovero ospedaliero). Inoltre, sono stati identificati 3 fattori prognostici positivi per il Pemfigoide bolloso (età alla diagnosi >70 anni, assunzione di Gliptine e dosaggio di Vit D).
Fattori prognostici nelle patologie cutanee autoimmuni bollose: studio retrospettivo monocentrico
FIORIN, IRENE
2021/2022
Abstract
Background Le patologie cutanee Pemfigo e Pemfigoide bolloso sono due malattie autoimmuni rare, caratterizzate rispettivamente dalla formazione di bolle intraepidermiche e sottoepidermiche, causate dalla formazione di autoanticorpi diretti nel primo caso contro Dsg1 e Dsg3, e contro BP180 e BP230 nel secondo. La letteratura esistente risulta carente per quanto concerne la ricerca di fattori prognostici per queste patologie e tuttora risulta difficile stimare l’esito di malattia di un paziente affetto. Obiettivi Analizzare diversi criteri anagrafici, laboratoristici e clinici, al fine di comprendere se essi possano costituire dei fattori prognostici utili nel determinare l’andamento delle patologie cutanee autoimmuni bollose Pemfigo e Pemfigoide bolloso. Materiali e metodi Lo studio è un’analisi retrospettiva monocentrica condotta su 33 pazienti affetti da Pemfigo e 81 pazienti affetti da Pemfigoide bolloso, afferenti al centro di secondo livello delle malattie rare dermatologiche dell’Ospedale San Lazzaro di Torino. I pazienti della popolazione di studio sono stati suddivisi in due gruppi, outcome “favorevole” o “sfavorevole”, sulla base di tre criteri clinici: periodo minimo libero da malattia ≥ 12 mesi consecutivi, < 2 recidive/anno e ≤ 2 terapie farmacologiche. Sulla base della letteratura esistente è stato selezionato un insieme di caratteristiche anagrafiche, laboratoristiche e cliniche che potessero correlare con l’andamento clinico di malattia e tramite cross-tables, sono stati effettuati i test di Pearson e di Wilcoxon, rispettivamente per le variabili continue e nominali, per verificare se vi fosse una differenza significativa nella distribuzione delle variabili nei due gruppi con outcome opposto. Dopodiché, sono state effettuate le analisi di regressione logistica univariata, con intervallo di confidenza al 95%, per indagare se ci fosse una correlazione statisticamente significativa tra le singole caratteristiche e il gruppo di outcome del paziente. Risultati È stato osservato che i pazienti affetti da Pemfigo con positività agli anticorpi anti-Dsg1 o interessamento del cuoio capelluto hanno una diminuita probabilità di ottenere outcome favorevole. Inoltre, sono state identificate tre variabili che presentano una distribuzione peculiare nei due gruppi con outcome differente: i soggetti con diagnosi ad un’età >70 anni ricadono nel gruppo con outcome favorevole; al contrario, i pazienti affetti anche da Psoriasi e coloro che hanno necessitato di ricovero ospedaliero ricadono nel gruppo avente outcome sfavorevole. Per quanto concerne il Pemfigoide bolloso, l’età alla diagnosi >70 anni, l’assunzione di Gliptine e il dosaggio di Vit D correlano con una probabilità maggiore di andamento favorevole; l’ipovitaminosi D e la necessità di ricovero aumentano invece la probabilità di outcome sfavorevole. Inoltre, benché siano presenti possibili fattori confondenti, il 100% dei pazienti con Lichen sclero-atrofico o morbo di Parkinson risulta avere outcome favorevole. Conclusioni Lo studio ha individuato, in maniera statisticamente significativa, 2 fattori prognostici negativi per il Pemfigo (positività agli anticorpi anti-Dsg1 e interessamento del cuoio capelluto) e 2 fattori prognostici negativi per il Pemfigoide bolloso (ipovitaminosi D e necessità di ricovero ospedaliero). Inoltre, sono stati identificati 3 fattori prognostici positivi per il Pemfigoide bolloso (età alla diagnosi >70 anni, assunzione di Gliptine e dosaggio di Vit D).File | Dimensione | Formato | |
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