BACKGROUND Lo shock cardiogeno rappresenta la manifestazione più severa dell’insufficienza cardiaca acuta; nonostante il progresso tecnologico e il miglioramento delle terapie, la mortalità intraospedaliera si è mantenuta molto elevata, attestandosi intorno al 30-50%. Non è dimostrato che l’utilizzo dei dispositivi di assistenza al circolo porti a un beneficio in termini di mortalità in questi pazienti. OBIETTIVI Il principale scopo di questo studio è paragonare l’efficacia e la sicurezza del supporto meccanico al circolo con il contropulsatore aortico (IABP) e con la pompa Impella nei pazienti con shock cardiogeno da prevalente disfunzione ventricolare sinistra. METODI In questo studio retrospettivo osservazionale sono stati arruolati 40 pazienti con shock cardiogeno, di cui 29 trattati con IABP e 11 con Impella. Gli endpoint erano: emorragia, sepsi, shock settico, emolisi, trombosi device-correlata, bisogno di RRT durante il ricovero, mortalità (intraospedaliera, a 30 giorni, a 6 mesi), durata della terapia con MCS, durata del ricovero, Δlattatemia tra giorno 0 e giorno 1 dall’impianto, ΔFE tra diagnosi e dimissione. RISULTATI Non è stata trovata una differenza statisticamente significativa in termini di mortalità tra i pazienti con IABP e Impella. Sono emersi un maggiore rischio di emolisi (p = 0,017) e una maggiore durata della terapia con MCS (p = 0,018) nei pazienti del gruppo Impella. CONCLUSIONI Lo studio, in accordo con la letteratura precedente, ha concluso che la scelta tra IABP e Impella non influenza in generale la sopravvivenza, bensì il rischio di complicanze; pertanto la selezione dell’MCS più idoneo dovrebbe essere fatta ad personam in funzione della gravità del quadro iniziale, dell’eziologia e delle comorbidità.

CONFRONTO TRA IL SUPPORTO MECCANICO AL CIRCOLO CON IMPELLA® VS IABP IN PAZIENTI CON SHOCK CARDIOGENO DA PREVALENTE DISFUNZIONE VENTRICOLARE SINISTRA

CARBONARO, ANDREA
2021/2022

Abstract

BACKGROUND Lo shock cardiogeno rappresenta la manifestazione più severa dell’insufficienza cardiaca acuta; nonostante il progresso tecnologico e il miglioramento delle terapie, la mortalità intraospedaliera si è mantenuta molto elevata, attestandosi intorno al 30-50%. Non è dimostrato che l’utilizzo dei dispositivi di assistenza al circolo porti a un beneficio in termini di mortalità in questi pazienti. OBIETTIVI Il principale scopo di questo studio è paragonare l’efficacia e la sicurezza del supporto meccanico al circolo con il contropulsatore aortico (IABP) e con la pompa Impella nei pazienti con shock cardiogeno da prevalente disfunzione ventricolare sinistra. METODI In questo studio retrospettivo osservazionale sono stati arruolati 40 pazienti con shock cardiogeno, di cui 29 trattati con IABP e 11 con Impella. Gli endpoint erano: emorragia, sepsi, shock settico, emolisi, trombosi device-correlata, bisogno di RRT durante il ricovero, mortalità (intraospedaliera, a 30 giorni, a 6 mesi), durata della terapia con MCS, durata del ricovero, Δlattatemia tra giorno 0 e giorno 1 dall’impianto, ΔFE tra diagnosi e dimissione. RISULTATI Non è stata trovata una differenza statisticamente significativa in termini di mortalità tra i pazienti con IABP e Impella. Sono emersi un maggiore rischio di emolisi (p = 0,017) e una maggiore durata della terapia con MCS (p = 0,018) nei pazienti del gruppo Impella. CONCLUSIONI Lo studio, in accordo con la letteratura precedente, ha concluso che la scelta tra IABP e Impella non influenza in generale la sopravvivenza, bensì il rischio di complicanze; pertanto la selezione dell’MCS più idoneo dovrebbe essere fatta ad personam in funzione della gravità del quadro iniziale, dell’eziologia e delle comorbidità.
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