Introduction: Findings from national and international studies have revealed an increase in mental disorders in the general population following the Covid-19 pandemic, particularly in health care workers engaged in front-line emergency work. Among the psychological disorders that have emerged are frequently post-traumatic stress disorder (PTSD) and chronic adjustment disorder. The Competent Doctor (MC), through Health Surveillance, is able to detect risks in working environments, including those of a psychosocial nature, and/or any problems and disorders in workers. The MC is responsible for expressing the judgement of suitability for the specific task, reinforcing corrective measures and behaviour and preventing the worsening of the worker's state of health. In the present study we focused on the identification of the main disorders of a psychosocial nature in the population of workers belonging to the maternity and children's hospital of a large Piedmontese AOU, through the analysis of data collected as part of the Health Surveillance required by Legislative Decree 81/2008. In particular, psychiatric disorders reported during visits by a representative sample of the working population will be identified, as well as data on the consumption of psychotropic drugs, as a secondary indicator of the prevalence of these disorders. Materials and methods: Using the sanitary surveillance periodic and extraordinary examinations, data has been gathered and analysed from 566 employees with a full time job, in a period of time spanning from the 1st of January, 2022, to the 31st of July, 2022. For each employee sociodemographic, occupational and clinical information has been extracted and anonymised. Statistical analysis, of a descriptive and inferential kind, have been conducted by SPSS. Results: The prevalence of psychiatric illness through the examined workforce was 17,7%, with a 13,4% prevalence for the anxious-depressive spectrum. The prevalence of workers undergoing a psychiatric pharmacologic therapy was 17,1%. The most hit age range was the 50-59, according to the national trend. Statistical correlations have been demonstrated between psychiatric and muscoloskeletal diseases s (p<0.015) and between psychiatric illness and job type (p<0.012), showing as nurses aged 30-39 and administrative personnel aged 50-59 are the most at-risk groups. From the analysis of the eligibility judgments, psychiatric illness was linked to limitations about direct health assistance, load handling and shifts. Discussion and conclusions: This study demonstrated a higher prevalence of psychiatric illness in the analyzed sample confronted to the general population, thus suggesting the implementation of new practices, regarding organizational aspects and the occupational physician’s role. The need to safeguard fragile subjects, like workers affected by a psychiatric illness, have to confront the reality of the Italian Sanitary system, weakened by workforce shortages, turnover difficulties, increases in retirement age, with the consequent lenghtening of the working life. These conditions require that the Hospitals, with the aid of the occupational physician, manage to find new solutions and strategies aimed at maintaining an adequate working performance and personnel productivity, in order to deliver the best healtcare standards possible

Introduzione: Dai risultati ottenuti da studi nazionali e internazionali è emerso un aumento dei disturbi psichici nella popolazione generale in seguito alla pandemia da Covid-19 e, in particolare nei lavoratori sanitari impegnati in prima linea nell’emergenza. Tra i disturbi psichici emersi, vi è frequentemente presente il disturbo post traumatico da stress (PTSD) e il disturbo cronico dell’adattamento. Il Medico Competente (MC), tramite la Sorveglianza Sanitaria, è in grado di riscontrare negli ambienti lavorativi i rischi, anche di natura psicosociale, e/ o eventuali problematiche e disturbi nei lavoratori. Di competenza del MC è l’espressione del giudizio di idoneità alla mansione specifica, rafforzando misure e comportamenti correttivi e prevenendo il peggioramento dello stato di salute del lavoratore. Nel presente studio ci si è focalizzati sull’individuazione dei principali disturbi di natura psicosociale nella popolazione di lavoratori afferenti al presidio ospedaliero materno-infantile di una grande AOU piemontese, mediante l’analisi dei dati raccolti nell’ambito della Sorveglianza Sanitaria prevista ai sensi del D.Lgs. 81/2008. In particolar modo verranno identificati i disturbi psichiatrici riportati in sede di visita da parte di un campione rappresentativo della popolazione lavorativa, nonché i dati relativi al consumo di psicofarmaci, quale indicatore secondario di prevalenza di tali disturbi. Materiali e Metodi: Sono stati analizzati i dati raccolti nell’ambito della Sorveglianza Sanitaria, considerando 566 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, sottoposti a visita preventiva, periodica o su richiesta, nel periodo compreso tra l’1 Gennaio 2022 e il 31 Luglio 2022. Per ciascun lavoratore sono stati estratti, anonimizzati e raccolti in un database i dati socio demografici, lavorativi, clinici e i dati relativi al giudizio di idoneità espresso dal MC in sede di visita. I dati così ottenuti sono stati oggetto di analisi statistica descrittiva e inferenziale mediante il programma SPSS. Risultati: La percentuale di dipendenti con diagnosi di patologia psichiatrica è del 17,7%, con una prevalenza per i soli disturbi ansioso-depressivi pari al 13,4% e quella dei dipendenti in terapia psicofarmacologica pari al 17,1%. Dalle analisi effettuate risulta che la fascia d’età maggiormente coinvolta è quella compresa tra 50 e 59 anni, in linea con il trend nazionale. Inoltre, sono state riscontrate associazioni statisticamente rilevanti tra la presenza di disturbi psichiatrici e la presenza di disturbi muscolo-scheletrici (p value 0,015) e tra la presenza di disturbi psichiatrici e la mansione svolta (p value 0,012), identificando come più a rischio la popolazione degli infermieri tra i 30 e i 39 anni e quella degli amministrativi tra i 50 e i 59 anni. Per quanto riguarda le limitazioni espresse nel contesto del giudizio di idoneità alla mansione specifica, dalle analisi effettuate è emerso come avere una diagnosi di patologia psichiatrica correli strettamente con la presenza di limitazioni all’assistenza diretta, alla movimentazione dei carichi e limitazioni sui turni. Conclusioni: Lo studio ha evidenziato un aumento della prevalenza dei disturbi della sfera psichica nel campione analizzato rispetto alla popolazione generale. Ciò richiede riflessioni di carattere operativo e organizzativo, sia per quanto riguarda il ruolo del MC nella sorveglianza dei lavoratori sanitari.

Disturbi psichiatrici e consumo di psicofarmaci nel professionisti sanitari: analisi di un campione di lavoratori afferenti al Presidio materno-infantile di una grande AOU piemontese.

RIZZO, FEDERICA
2021/2022

Abstract

Introduzione: Dai risultati ottenuti da studi nazionali e internazionali è emerso un aumento dei disturbi psichici nella popolazione generale in seguito alla pandemia da Covid-19 e, in particolare nei lavoratori sanitari impegnati in prima linea nell’emergenza. Tra i disturbi psichici emersi, vi è frequentemente presente il disturbo post traumatico da stress (PTSD) e il disturbo cronico dell’adattamento. Il Medico Competente (MC), tramite la Sorveglianza Sanitaria, è in grado di riscontrare negli ambienti lavorativi i rischi, anche di natura psicosociale, e/ o eventuali problematiche e disturbi nei lavoratori. Di competenza del MC è l’espressione del giudizio di idoneità alla mansione specifica, rafforzando misure e comportamenti correttivi e prevenendo il peggioramento dello stato di salute del lavoratore. Nel presente studio ci si è focalizzati sull’individuazione dei principali disturbi di natura psicosociale nella popolazione di lavoratori afferenti al presidio ospedaliero materno-infantile di una grande AOU piemontese, mediante l’analisi dei dati raccolti nell’ambito della Sorveglianza Sanitaria prevista ai sensi del D.Lgs. 81/2008. In particolar modo verranno identificati i disturbi psichiatrici riportati in sede di visita da parte di un campione rappresentativo della popolazione lavorativa, nonché i dati relativi al consumo di psicofarmaci, quale indicatore secondario di prevalenza di tali disturbi. Materiali e Metodi: Sono stati analizzati i dati raccolti nell’ambito della Sorveglianza Sanitaria, considerando 566 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, sottoposti a visita preventiva, periodica o su richiesta, nel periodo compreso tra l’1 Gennaio 2022 e il 31 Luglio 2022. Per ciascun lavoratore sono stati estratti, anonimizzati e raccolti in un database i dati socio demografici, lavorativi, clinici e i dati relativi al giudizio di idoneità espresso dal MC in sede di visita. I dati così ottenuti sono stati oggetto di analisi statistica descrittiva e inferenziale mediante il programma SPSS. Risultati: La percentuale di dipendenti con diagnosi di patologia psichiatrica è del 17,7%, con una prevalenza per i soli disturbi ansioso-depressivi pari al 13,4% e quella dei dipendenti in terapia psicofarmacologica pari al 17,1%. Dalle analisi effettuate risulta che la fascia d’età maggiormente coinvolta è quella compresa tra 50 e 59 anni, in linea con il trend nazionale. Inoltre, sono state riscontrate associazioni statisticamente rilevanti tra la presenza di disturbi psichiatrici e la presenza di disturbi muscolo-scheletrici (p value 0,015) e tra la presenza di disturbi psichiatrici e la mansione svolta (p value 0,012), identificando come più a rischio la popolazione degli infermieri tra i 30 e i 39 anni e quella degli amministrativi tra i 50 e i 59 anni. Per quanto riguarda le limitazioni espresse nel contesto del giudizio di idoneità alla mansione specifica, dalle analisi effettuate è emerso come avere una diagnosi di patologia psichiatrica correli strettamente con la presenza di limitazioni all’assistenza diretta, alla movimentazione dei carichi e limitazioni sui turni. Conclusioni: Lo studio ha evidenziato un aumento della prevalenza dei disturbi della sfera psichica nel campione analizzato rispetto alla popolazione generale. Ciò richiede riflessioni di carattere operativo e organizzativo, sia per quanto riguarda il ruolo del MC nella sorveglianza dei lavoratori sanitari.
ITA
Introduction: Findings from national and international studies have revealed an increase in mental disorders in the general population following the Covid-19 pandemic, particularly in health care workers engaged in front-line emergency work. Among the psychological disorders that have emerged are frequently post-traumatic stress disorder (PTSD) and chronic adjustment disorder. The Competent Doctor (MC), through Health Surveillance, is able to detect risks in working environments, including those of a psychosocial nature, and/or any problems and disorders in workers. The MC is responsible for expressing the judgement of suitability for the specific task, reinforcing corrective measures and behaviour and preventing the worsening of the worker's state of health. In the present study we focused on the identification of the main disorders of a psychosocial nature in the population of workers belonging to the maternity and children's hospital of a large Piedmontese AOU, through the analysis of data collected as part of the Health Surveillance required by Legislative Decree 81/2008. In particular, psychiatric disorders reported during visits by a representative sample of the working population will be identified, as well as data on the consumption of psychotropic drugs, as a secondary indicator of the prevalence of these disorders. Materials and methods: Using the sanitary surveillance periodic and extraordinary examinations, data has been gathered and analysed from 566 employees with a full time job, in a period of time spanning from the 1st of January, 2022, to the 31st of July, 2022. For each employee sociodemographic, occupational and clinical information has been extracted and anonymised. Statistical analysis, of a descriptive and inferential kind, have been conducted by SPSS. Results: The prevalence of psychiatric illness through the examined workforce was 17,7%, with a 13,4% prevalence for the anxious-depressive spectrum. The prevalence of workers undergoing a psychiatric pharmacologic therapy was 17,1%. The most hit age range was the 50-59, according to the national trend. Statistical correlations have been demonstrated between psychiatric and muscoloskeletal diseases s (p<0.015) and between psychiatric illness and job type (p<0.012), showing as nurses aged 30-39 and administrative personnel aged 50-59 are the most at-risk groups. From the analysis of the eligibility judgments, psychiatric illness was linked to limitations about direct health assistance, load handling and shifts. Discussion and conclusions: This study demonstrated a higher prevalence of psychiatric illness in the analyzed sample confronted to the general population, thus suggesting the implementation of new practices, regarding organizational aspects and the occupational physician’s role. The need to safeguard fragile subjects, like workers affected by a psychiatric illness, have to confront the reality of the Italian Sanitary system, weakened by workforce shortages, turnover difficulties, increases in retirement age, with the consequent lenghtening of the working life. These conditions require that the Hospitals, with the aid of the occupational physician, manage to find new solutions and strategies aimed at maintaining an adequate working performance and personnel productivity, in order to deliver the best healtcare standards possible
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