Vaccines are the most important collective primary prevention tool against infectious diseases. Vaccination hesitancy, = the delay and / or refusal of vaccinations despite their availability, is a phenomenon that is increasingly spreading within the population, thus threatening the achievement of vaccination coverage percentages that allow health to be preserved even of those who, for health reasons, cannot get vaccinated. There are several determinants studied by the scientific literature that contribute to fueling the fears of those who are hesitant: the context in which the subjects live, individual perceptions and beliefs due to the scarcity of information, the lack of clarity on the risk / benefit ratio of the vaccine. The aim of this study is to determine how the Prevention Technician can participate in a health promotion process, building interventions and solutions useful for varying the awareness of those who do not trust vaccines and to improve health literacy on theme. In this regard, the research question is the following: How can the perception of those who do not trust vaccinations be varied? To answer the question, the parents (main actors in the vaccination choice of their children and also their own) were subjected to an online questionnaire administered through their child's school. The answers provided show that several parents declare themselves hesitant and concerned about childhood vaccines, thus preferring to delay or renounce the immunization of their children, hence the need for more effective communication regarding the effect of vaccinations. , the need to make institutional sources known as a key source of information and, last but not least, the need to work on institutions, such as schools, in order to ensure that they too become a source of information and promotion of health. It is therefore appropriate to address the problem in different contexts: the educational context, the school, the workplace, the healthcare environment, communication, mass media and social media.
I vaccini sono il più importante strumento di prevenzione primaria collettiva contro le malattie infettive. L’esitanza vaccinale, ovvero il ritardo e/o rifiuto delle vaccinazioni nonostante la loro diponibilità, è un fenomeno che sempre più si sta diffondendo all’interno della popolazione, minacciando così il raggiungimento di percentuali di copertura vaccinale che consentano di preservare la salute anche di chi, per motivi sanitari, non può vaccinarsi. Sono diversi i determinanti studiati dalla letteratura scientifica che concorrono ad alimentare le paure di chi è esitante: il contesto in cui i soggetti vivono, percezioni e convinzioni individuali dovuta alla scarsità di informazioni, la non chiarezza sul rapporto rischi/benefici del vaccino. L’obbiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo il Tecnico della Prevenzione può partecipare ad un processo di promozione della salute, costruendo interventi e soluzioni utili a variare la consapevolezza di chi non si fida dei vaccini e a migliorare l’alfabetizzazione sanitaria sul tema. A questo proposito, la domanda della ricerca è la seguente: In che modo si può variare la percezione di chi non si fida delle vaccinazioni? Per rispondere alla domanda, i genitori (principali attori della scelta vaccinale dei propri figli ed anche propria) sono stati sottoposti ad un questionario online somministrato tramite l’istituto scolastico di appartenenza del proprio figlio. Le risposte fornite mostrano che diversi genitori si dichiarano esitanti e preoccupati nei confronti dei vaccini per l’infanzia, preferendo così ritardare o rinunciare all’immunizzazione dei propri figli, da ciò scaturisce dunque la necessità di una comunicazione più efficace riguardo l’effetto delle vaccinazioni, la necessità di far conoscere le fonti istituzionali come fonte di informazione cardine e per ultimo, ma non meno importante, la necessità di lavorare sulle istituzioni, come quella scolastica, per poter fare in modo che diventi anch’essa una fonte di informazione e promozione della salute. È opportuno dunque affrontare il problema nei diversi contesti: il contesto educativo, la scuola, i luoghi di lavoro, l’ambiente sanitario, la comunicazione, i mass media e i social media.
Il ruolo del tecnico dell prevenzione nella promozione della salute: studio sull’esitanza vaccinale nella popolazione genitoriale scolastica
RUGGIERI, ANNARITA
2020/2021
Abstract
I vaccini sono il più importante strumento di prevenzione primaria collettiva contro le malattie infettive. L’esitanza vaccinale, ovvero il ritardo e/o rifiuto delle vaccinazioni nonostante la loro diponibilità, è un fenomeno che sempre più si sta diffondendo all’interno della popolazione, minacciando così il raggiungimento di percentuali di copertura vaccinale che consentano di preservare la salute anche di chi, per motivi sanitari, non può vaccinarsi. Sono diversi i determinanti studiati dalla letteratura scientifica che concorrono ad alimentare le paure di chi è esitante: il contesto in cui i soggetti vivono, percezioni e convinzioni individuali dovuta alla scarsità di informazioni, la non chiarezza sul rapporto rischi/benefici del vaccino. L’obbiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo il Tecnico della Prevenzione può partecipare ad un processo di promozione della salute, costruendo interventi e soluzioni utili a variare la consapevolezza di chi non si fida dei vaccini e a migliorare l’alfabetizzazione sanitaria sul tema. A questo proposito, la domanda della ricerca è la seguente: In che modo si può variare la percezione di chi non si fida delle vaccinazioni? Per rispondere alla domanda, i genitori (principali attori della scelta vaccinale dei propri figli ed anche propria) sono stati sottoposti ad un questionario online somministrato tramite l’istituto scolastico di appartenenza del proprio figlio. Le risposte fornite mostrano che diversi genitori si dichiarano esitanti e preoccupati nei confronti dei vaccini per l’infanzia, preferendo così ritardare o rinunciare all’immunizzazione dei propri figli, da ciò scaturisce dunque la necessità di una comunicazione più efficace riguardo l’effetto delle vaccinazioni, la necessità di far conoscere le fonti istituzionali come fonte di informazione cardine e per ultimo, ma non meno importante, la necessità di lavorare sulle istituzioni, come quella scolastica, per poter fare in modo che diventi anch’essa una fonte di informazione e promozione della salute. È opportuno dunque affrontare il problema nei diversi contesti: il contesto educativo, la scuola, i luoghi di lavoro, l’ambiente sanitario, la comunicazione, i mass media e i social media.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3657