Ad oggi, in medicina veterinaria gli studi inerenti all’anestesia epidurale toracica sono molto pochi e sono stati effettuati principalmente sulla specie canina; tale tecnica è risultata utile nei cani sottoposti a chirurgia del torace o dell’addome craniale, ma non vi sono studi riguardo al gatto. In questo preliminary study è stata valutata la distribuzione di una soluzione contenente un mezzo di contrasto iniettata nello spazio epidurale compreso fra T12 e T13 in tre cadaveri di gatto refrigerati per un tempo massimo di 36 ore. È stato utilizzato un ago di Quincke da 25 mm di calibro 25 G e, per valutare il corretto posizionamento dello stesso, è stata utilizzata la loss of resistance technique associata una adeguata scansione mediante tomografia computerizzata spirale. Sono state effettuate due iniezioni di una soluzione contenente 3 ml di soluzione salina e 1 ml di mezzo di contrasto: la prima inoculazione è stata effettuata ad un dosaggio di 0,3 ml/kg calcolata su 5 kg di peso, mentre la seconda, allo stesso dosaggio, calcolata sui kg ulteriori di peso del cadavere. Successivamente alle iniezioni è stata eseguita immediatamente una prima scansione tomografica e dopo 5 minuti di attesa ne è stata effettuata un’altra. Il primo caso è stato utilizzato come “caso test” per standardizzare la procedura e valutare la fattibilità dell’indagine: si è deciso, dunque, di somministrare un’unica dose di 1 ml di soluzione contenente il mezzo di contrasto e sono state effettuate due scansioni tomografiche, a distanza di 5 minuti. I risultati ottenuti confrontando il secondo ed il terzo caso hanno evidenziato come la distribuzione del mezzo di contrasto sembri essere influenzata fortemente dal volume dello stesso, sia in senso longitudinale sia circonferenziale. Al contrario, il tempo di attesa di 5 minuti successivamente all’iniezione sembra influire solo minimamente sullo spread, in quanto determina un’espansione dello stesso principalmente nei segmenti epidurali adiacenti a quelli in cui il tracciante è già presente.

Risultati preliminari sulla distribuzione di un mezzo di contrasto iniettato nello spazio epidurale toracico nel gatto

CASTRO, MARCO
2022/2023

Abstract

Ad oggi, in medicina veterinaria gli studi inerenti all’anestesia epidurale toracica sono molto pochi e sono stati effettuati principalmente sulla specie canina; tale tecnica è risultata utile nei cani sottoposti a chirurgia del torace o dell’addome craniale, ma non vi sono studi riguardo al gatto. In questo preliminary study è stata valutata la distribuzione di una soluzione contenente un mezzo di contrasto iniettata nello spazio epidurale compreso fra T12 e T13 in tre cadaveri di gatto refrigerati per un tempo massimo di 36 ore. È stato utilizzato un ago di Quincke da 25 mm di calibro 25 G e, per valutare il corretto posizionamento dello stesso, è stata utilizzata la loss of resistance technique associata una adeguata scansione mediante tomografia computerizzata spirale. Sono state effettuate due iniezioni di una soluzione contenente 3 ml di soluzione salina e 1 ml di mezzo di contrasto: la prima inoculazione è stata effettuata ad un dosaggio di 0,3 ml/kg calcolata su 5 kg di peso, mentre la seconda, allo stesso dosaggio, calcolata sui kg ulteriori di peso del cadavere. Successivamente alle iniezioni è stata eseguita immediatamente una prima scansione tomografica e dopo 5 minuti di attesa ne è stata effettuata un’altra. Il primo caso è stato utilizzato come “caso test” per standardizzare la procedura e valutare la fattibilità dell’indagine: si è deciso, dunque, di somministrare un’unica dose di 1 ml di soluzione contenente il mezzo di contrasto e sono state effettuate due scansioni tomografiche, a distanza di 5 minuti. I risultati ottenuti confrontando il secondo ed il terzo caso hanno evidenziato come la distribuzione del mezzo di contrasto sembri essere influenzata fortemente dal volume dello stesso, sia in senso longitudinale sia circonferenziale. Al contrario, il tempo di attesa di 5 minuti successivamente all’iniezione sembra influire solo minimamente sullo spread, in quanto determina un’espansione dello stesso principalmente nei segmenti epidurali adiacenti a quelli in cui il tracciante è già presente.
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