The Irritable bowel syndrome (IBS) is part of the functional disorders of the gastrointestinal system and has a global prevalence of 11%. Specifically, the Low FODMAP diet can represent a valid tool to counter this syndrome. The study aims to explore the presence of gastrointestinal symptoms, eating behaviors and the possible application of the diet in a general sample and a sports subgroup. Methods A cross-sectional study was conducted in the period of July 2021, through the administration of a questionnaire disseminated throughout Italy on the main social networks (Facebook, Instagram). The questionnaire included 5 sections: sociodemographic, eating behaviors, gastrointestinal symptoms, Perceived Stress Scale-10 (PSS-10) (the higher the score, the higher the stress) and sport. The first outcome is represented by having had abdominal pain in the last six months. The second outcome corresponds to knowing what the Low FODMAP diet is and the last outcome is having heard of IBS in the course of the participant life. Descriptive analyses and multivariable regression models were performed to investigate possible factors associated with the outcomes. Results The total sample consisted of 133 participants (54.1% women). Concerning the outcomes: 18.9% of the sample declared having had abdominal pain, 14.2% knew the Low FODMAP diet, and 67.2% had heard of IBS. A total of 0.9% could have IBS according to the Rome criteria; moreover, 100% of these participants were familiar with the Low FODMAP diet. As regards the first outcome, there was a different distribution of the PSS-10 score between those with abdominal pain and those without (p = 0.012): a median score of 16 was found for those who did not present abdominal pain and a median of 21 in those with abdominal pain. Regarding the second outcome, 50% of health professionals and 1.1% of non-health professionals confirmed that they knew what a low FODMAP diet is (p <0.019). Finally, the third outcome highlighted that women, compared with men, reported more frequently having heard of IBS (p = 0.005). Those who exclude some kind of food from their diets were more likely to have heard of IBS (p = 0.040). Those who practice sport represented 55.6% of the sample; in particular, among these, 17.6% practiced an endurance sport, for which a greater frequency of gastrointestinal symptoms has been highlighted in the literature. However, there were no statistically significant differences between playing sports and having gastrointestinal symptoms. Conclusions The present thesis has shown how gastrointestinal symptoms are frequent in the general population and how a low percentage of the population knows what the Low-FODMAP diet is. In light of this, it can be said that the dietician is fundamental in the management of patients with IBS, through the formulation of a personalized diet that takes into account the trigger foods for a particular patient and the moral support that he can offer during the follow-up for being able to guarantee greater compliance.
Introduzione La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) fa parte dei disturbi funzionali dell’apparato gastrointestinale ed ha una prevalenza a livello globale dell’11%. Nello specifico, la dieta low-FODMAP può rappresentare un valido strumento per contrastare questa sindrome. Lo studio ha lo scopo di esplorare in un campione generale e un sottogruppo sportivo la presenza di sintomi gastrointestinali, i comportamenti alimentari e la possibile applicazione della dieta. Metodi È stato condotto uno studio cross-sectional nel periodo di luglio 2021, tramite somministrazione di un questionario divulgato in tutta Italia sui principali social (Facebook, Instagram). Il questionario comprendeva 5 sezioni: sociodemografica, comportamenti alimentari, sintomi gastrointestinali, Perceived Stress Scale-10 (PSS-10) (a maggior punteggio corrisponde uno stress maggiore) e sport. Il primo outcome è rappresentato dall’aver avuto dolore addominale negli ultimi sei mesi. Il secondo corrisponde a sapere cosa sia la dieta Low FODMAP e infine l’ultimo è aver sentito parlare della IBS nel corso della propria vita. Sono state eseguite analisi descrittive e modelli di regressione multivariabile per studiare i possibili fattori associati agli outcome. Risultati Il campione totale è stato di 133 partecipanti (54,1% donne). Per quanto riguarda gli outcome: il 18,9% del campione ha dichiarato di aver avuto dolore addominale, il 14,2% conosce la dieta Low-FODMAP, ed infine il 67,2% ha sentito parlare della IBS. Lo 0,9% potrebbe avere la IBS secondo i criteri di Roma; inoltre, il 100% di questi partecipanti conosce la dieta low-FODMAP. Per quanto concerne il primo outcome, si evidenzia una distribuzione dello score della PSS-10 diverso tra coloro con dolore addominale e coloro senza (p=0,012): si è rilevato uno score mediano di 16 per coloro che non presentavano dolore addominale e uno score mediano di 21 in coloro che presentavano dolore addominale. Riguardo il secondo outcome, il 50% dei sanitari e l’1,1% dei non sanitari conferma di sapere cosa sia una dieta low FODMAP (p<0,01), l’essere sanitario, quindi, porta ad aver più probabilità nel sapere i principi e l’impiego della dieta. Infine, il terzo outcome evidenzia che le donne, rispetto agli uomini, dichiarano più frequentemente di aver sentito parlare di IBS (p=0,005). Coloro che escludono alimenti dalla propria dieta han una maggiore probabilità di aver sentito parlare di IBS (p=0.040). Chi pratica sport rappresenta il 55,6% del campione; in particolare, tra questi il 17,6% pratica uno sport di resistenza, per il quale è evidenziato in letteratura una maggior frequenza di sintomatologia gastrointestinale. Tuttavia, non si sono evidenziate differenze statisticamente significative tra il praticare sport ed aver sintomatologia gastrointestinale. Conclusioni La presente tesi ha mostrato come la sintomatologia gastrointestinale sia frequente nella popolazione generale e come una bassa percentuale della popolazione sappia cosa sia la dieta Low-FODMAP. Alla luce di ciò, si può affermare come il dietista sia fondamentale nella gestione di pazienti con IBS, tramite la formulazione di una dieta personalizzata che tenga conto degli alimenti trigger per un determinato paziente e il sostegno morale che può offrire durante i follow-up per poter garantire una compliance maggiore.
La dieta Low FodMap nei soggetti con sintomatologia gastrointestinale: uno studio cross-sectional
HOXHA, ENDI
2020/2021
Abstract
Introduzione La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) fa parte dei disturbi funzionali dell’apparato gastrointestinale ed ha una prevalenza a livello globale dell’11%. Nello specifico, la dieta low-FODMAP può rappresentare un valido strumento per contrastare questa sindrome. Lo studio ha lo scopo di esplorare in un campione generale e un sottogruppo sportivo la presenza di sintomi gastrointestinali, i comportamenti alimentari e la possibile applicazione della dieta. Metodi È stato condotto uno studio cross-sectional nel periodo di luglio 2021, tramite somministrazione di un questionario divulgato in tutta Italia sui principali social (Facebook, Instagram). Il questionario comprendeva 5 sezioni: sociodemografica, comportamenti alimentari, sintomi gastrointestinali, Perceived Stress Scale-10 (PSS-10) (a maggior punteggio corrisponde uno stress maggiore) e sport. Il primo outcome è rappresentato dall’aver avuto dolore addominale negli ultimi sei mesi. Il secondo corrisponde a sapere cosa sia la dieta Low FODMAP e infine l’ultimo è aver sentito parlare della IBS nel corso della propria vita. Sono state eseguite analisi descrittive e modelli di regressione multivariabile per studiare i possibili fattori associati agli outcome. Risultati Il campione totale è stato di 133 partecipanti (54,1% donne). Per quanto riguarda gli outcome: il 18,9% del campione ha dichiarato di aver avuto dolore addominale, il 14,2% conosce la dieta Low-FODMAP, ed infine il 67,2% ha sentito parlare della IBS. Lo 0,9% potrebbe avere la IBS secondo i criteri di Roma; inoltre, il 100% di questi partecipanti conosce la dieta low-FODMAP. Per quanto concerne il primo outcome, si evidenzia una distribuzione dello score della PSS-10 diverso tra coloro con dolore addominale e coloro senza (p=0,012): si è rilevato uno score mediano di 16 per coloro che non presentavano dolore addominale e uno score mediano di 21 in coloro che presentavano dolore addominale. Riguardo il secondo outcome, il 50% dei sanitari e l’1,1% dei non sanitari conferma di sapere cosa sia una dieta low FODMAP (p<0,01), l’essere sanitario, quindi, porta ad aver più probabilità nel sapere i principi e l’impiego della dieta. Infine, il terzo outcome evidenzia che le donne, rispetto agli uomini, dichiarano più frequentemente di aver sentito parlare di IBS (p=0,005). Coloro che escludono alimenti dalla propria dieta han una maggiore probabilità di aver sentito parlare di IBS (p=0.040). Chi pratica sport rappresenta il 55,6% del campione; in particolare, tra questi il 17,6% pratica uno sport di resistenza, per il quale è evidenziato in letteratura una maggior frequenza di sintomatologia gastrointestinale. Tuttavia, non si sono evidenziate differenze statisticamente significative tra il praticare sport ed aver sintomatologia gastrointestinale. Conclusioni La presente tesi ha mostrato come la sintomatologia gastrointestinale sia frequente nella popolazione generale e come una bassa percentuale della popolazione sappia cosa sia la dieta Low-FODMAP. Alla luce di ciò, si può affermare come il dietista sia fondamentale nella gestione di pazienti con IBS, tramite la formulazione di una dieta personalizzata che tenga conto degli alimenti trigger per un determinato paziente e il sostegno morale che può offrire durante i follow-up per poter garantire una compliance maggiore.File | Dimensione | Formato | |
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